Martedì 19 Novembre 2024

Milan e Napoli, sofferenze da... tre punti. Inter senza rischi, pari in Lazio-Udinese e Spezia-Cremonese

 
 
 
 
 

Verona-Milan 1-2 Marcatori: 9' pt autogol Veloso, 19' pt Gunter; 36' st Tonali. Verona: Montipò 7; Hien 6, Magnani 5.5 (25' st Cabal 6), Gunter 7; Faraoni 5.5, Tameze 6.5 (20' st Hongla 5.5), Veloso 5, Depaoli 6; Hrustic 5 (19' st Piccoli 6), Verdi 6 (26' st Kallon); Henry 6 (20' st Djuric 6). Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Kalulu 6, Gabbia 5.5, Tomori 6, Hernandez 6.5; Tonali 7.5, Krunic 5 (15' st Pobega 5.5); Diaz 6 (1' st Rebic 6.5), Adli 5.5 (15' st Bennacer 6), Leao 6.5 (38' st Thiaw 6.5); Giroud 5 (1' st Origi 6.5). In panchina: Mirante, Jungdal, Ballo-Touré, Bakayoko, Dest, Messias, Vranckx. Allenatore: Pioli 6.5. Arbitro: Massa di Imperia 6. Il Milan soffre ma si impone sul campo di un buon Verona, per 2-1, al termine di una sfida molto combattuta. A decidere la gara sono un’autorete di Veloso e un guizzo di Tonali, già due volte a segno qui sul finire della scorsa stagione, che vanificano il momentaneo pareggio di Gunter. Buona, nonostante il risultato, la prima di Bocchetti sulla panchina del club veneto. I campioni d’Italia in carica passano in vantaggio già al 9'. Hrustic perde un pallone sanguinoso che viene recuperato da Giroud, con il francese che serve Leao che sgasa sulla sinistra, mette in mezzo trovano Veloso che interviene maldestramente con il corpo trafiggendo Montipò per l’1-0. Due minuti dopo, Giroud si mangia il 2-0 calciando fuori a tu per tu con il portiere dopo un triangolo chiuso splendidamente con Diaz. Gli ospiti sembrano in controllo, ma al 19' subiscono il pari avversario. La difesa si fa trovare messa male quando la palla gira sulla sinistra per Gunter che va al tiro in modo non irresistibile ma sulla traiettoria ci mette il piede Gabbia che spiazza Tatarusanu provocando quindi l'1-1. La partita viene decisa al 36', quando su un’accelerazione improvvisa ospiti portano Rebic a correre sulla destra e a mettere dentro un rasoterra che taglia fuori tutta la difesa in favore di Tonali, che infila di piatto Montipò per il definitivo 2-1. Nel finale, il Milan serra i ranghi, sventa due mischie pericolose e porta a casa un successo tanto sudato quanto importante che riporta la squadra in terza posizione a quota 23, a 3 lunghezze di ritardo dalla capolista Napoli. Non basta il coraggio a un ottimo Verona, che esce dal Bentegodi a mani vuote, rimanendo così terzultimo con soli 5 punti all’attivo. Napoli-Bologna 3-2 Marcatori: 40' pt Zirkzee, 45' pt Jesus; 3' st Lozano, 6' st Barrow, 25' st Osimhen. Napoli (4-3-3): Meret 4.5; Di Lorenzo 6, Kim 6, Jesus 7, Mario Rui 6; Ndombelè 6 (25' st Elmas 6), Lobotka 6 (36' st Demme sv), Zielinski 6; Politano 5 (1' st Lozano 7), Raspadori 6 (1' st Osimhen 7.5), Kvaratskhelia 8. Allenatore: Spalletti 7. Bologna: (4-2-3-1): Skorupski 6; Posch 5.5 (33' st Lykogiannis sv), Lucumi 6, Bonifazi 6, Cambiaso 6.5 (44' st De Silvestri sv); Medel 5.5 (25' st Moro 6), Ferguson 6; Aebischer 5.5 (33' st Sansone sv), Dominguez 6.5, Barrow 7; Zirkzee 7. Allenatore: Motta 6.5. Arbitro: Cosso di Reggio Calabria 6.5. Il Napoli si riprende la testa della classifica che aveva ceduto per 24 ore all’Atalanta. Gli azzurri soffrono contro il Bologna ma alla fine riescono a portare a casa un successo importante e complessivamente anche meritato centrando la decima vittoria consecutiva tra campionato e Champions. La squadra di Thiago Motta non solo si difende con ordine e con buona coordinazione tra i reparti, ma quando può, soprattutto nei momenti della partita in cui si trova in svantaggio, è animata da coraggio e forza d’animo e mette in difficoltà la capolista. Spalletti manda inizialmente in panchina Osimhen e non rinuncia a Raspadori che si piazza al centro dell’attacco. Ndombelè prende il posto dell’infortunato Anguissa ma il suo raggio d’azione, almeno inizialmente, è decisamente spostato in avanti, immediatamente a ridosso delle punte. D’altro canto l'interpretazione della gara da parte del Bologna è quasi esclusivamente difensiva e questo giustifica una più spiccata vocazione offensiva del centrocampo. Il Napoli nella prima fase di gioco sembra appannato rispetto alla recenti prestazioni e il Bologna si difende con ordine senza soffrire troppo le iniziative degli azzurri. La squadra di Spalletti riesce a costruire una sola azione da gol clamorosa. Al 27' Kvaratskhelia dopo uno spunto in velocità tocca il pallone per l’esterno di destra che solo davanti alla porta manda il pallone sopra la traversa. Il Bologna bada essenzialmente a contenere gli attacchi del Napoli ma nel finale della prima frazione di gioco sposta sensibilmente il proprio raggio d’azione nella metà campo avversaria e costruisce con pazienza l’azione che porta al gol del vantaggio. E’ Cambiaso da sinistra che al 41' trova smarcato a centro area Zirkzee il quale non ha difficoltà ad insaccare con un tiro rasoterra. Gli azzurri reagiscono con grinta e trovano il pareggio al 45' in maniera un pò casuale. E’ Juan Jesus che dopo un rimpallo in area di rigore su azione da calcio d’angolo trova lo spazio per far partire un rasoterra in diagonale da distanza ravvicinata che finisce in rete. Nella ripresa Spalletti sostituisce subito Raspadori con Osimhen e Politano con Lozano. Il Napoli passa in vantaggio dopo soli 3' proprio con il messicano. Dopo un irresistibile spunto sulla sinistra, Kvaratskhelia tira a Skorupski respinge come può. Nasce una mischia conclusa da Lozano con un tiro angolato che si insacca. Sembrerebbe una svolta favorevole alla capolista ma il Bologna reagisce a al 6' trova il pareggio. Barrow da 20 metri fa partire una conclusione in diagonale sulla quale Meret si distende ma non trova con i guanti il pallone che finisce in fondo alla rete. La reazione degli azzurri è furibonda e porta al 24' al gol del vantaggio. E’ ancora una vola Kvaratskhelia che lancia Osimhen con un passaggio in verticale. Il nigeriano scavalca Skorupski con un pallonetto e manda il pallone in rete. Il Bologna a questo punto tenta il tutto per tutto e si riversa in attacco, esponendosi inevitabilmente al contropiede degli azzurri che sfiorano il quarto gol con una conclusione di Lozano respinta da Skorupski. I rossoblù, a loro volta, si fanno minacciosi con Ferguson che non riesce a deviare il pallone in porta da distanza ravvicinata. Finisce con la vittoria del Napoli che riprende la sua marcia in testa alla classifica. Resta la buona prova del Bologna che sembra aver trovato con Thiago Motta al timone il giusto assetto di squadra. Inter-Salernitana 2-0 Marcatori: nel pt 14' Lautaro; nel st 13' Barella. Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Acerbi; Dumfries (44' st Bellanova), Barella, Calhanoglu (44' st Darmian), Mkhitaryan (27' st Asllani), Dimarco (18' st Gosens); Dzeko (27' st Correa), Lautaro (1 Handanovic, 21 Cordaz, 33 D’Ambrosio, 45 Carboni, 46 Zanotti, 50 Stankovic, 95 Bastoni). All.: S.Inzaghi. Salernitana (3-5-2): Sepe; Gyomber, Daniliuc, Pirola (36' st Sambia); Candreva, Coulibaly, Kastanos (15' st Valencia), Vilhena (31' st Bohinen), Mazzocchi (36' st Bronn); Piatek (15' st Bonazzoli), Dia (1 Fiorillo, 71 De Matteis, 3 Bradaric, 11 Botheim, 28 Capezzi, 35 Motoc, 39 Iervolino). All.: Nicola. Arbitro: Sacchi di Macerata. Note: Angoli: 6-4 per l’Inter. Recupero: 1' e 3'. Ammonito: Daniliuc per gioco falloso. Spettatori: 75.452. L’Inter conferma il momento positivo degli ultimi 10 giorni e si prende la seconda vittoria consecutiva in campionato ai danni della Salernitana. A San Siro finisce 2-0 grazie alle reti di Lautaro Martinez e Barella, che permettono alla squadra di Inzaghi di salire a 18 punti in classifica. Dopo il successo all’ultimo respiro con il Verona, invece, gli uomini di Nicola tornano a perdere restando fermi a quota 10. Lazio-Udinese 0-0 Lazio (4-3-3): Provedel 6.5; Lazzari 6, Casale 6, Romagnoli 6, Marusic 6; Milinkovic-Savic 6.5, Cataldi 6 (20' st Luis Alberto 6), Vecino 6; Felipe Anderson 5.5 (43' st Cancellieri sv), Immobile 6 (29' pt Pedro 6), Zaccagni 6.5. In panchina: Luis Maximiano, Adamonis, Patric, Radu, Hysaj, Gila, Kamenovic, Marcos Antonio, Basic, Romero. Allenatore: Sarri 6. Udinese (3-5-2): Silvestri 7; Becao 5.5 (18' st Ebosse 6), Bijol 6, Perez 6; Pereyra 6, Samardzic 6.5 (17' st Lovric 6), Walace 6, Makengo 6.5 (25' st Arslan 6.5), Udogie 6 (38' st Ehizibue sv); Deulofeu 6, Beto 5.5 (17' st Success 6.5) In panchina: Padelli, Piana, Ebosele, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski. Allenatore: Sottil 6 Arbitro: Colombo di Como 6 Note: serata serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Becao, Perez, Milinkovic-Savic, Lovric, Ehizibue. Angoli: 7-3. Recupero: 2' pt; 3' st. Termina senza reti lo scontro diretto di alta classifica tra Lazio ed Udinese, sfida valevole per la decima giornata di Serie A. Un pareggio tutto sommato giusto per quello che si è visto all’Olimpico, ma è uno 0-0 non veritiero per le emozioni e le potenziali occasioni non sfruttate da entrambe le squadre, cui si aggiungono anche le due traverse colpite dai friulani. Sia biancocelesti che bianconeri salgono così a quota 21 punti in classifica, ma la squadra di Sarri è in ansia per le condizioni di Immobile, uscito per un problema muscolare da valutare nelle prossime ore. Spezia-Cremonese 2-2 Marcatori: 2' pt Dessers, 19' pt Nzola, 22' pt Holm; 7' st Pickel. Spezia (4-4-2): Dragowski 6.5; Amian 6, Ampadu 6, Caldara 6, Nikolaou 6; Holm 7 (35' st Verde 6), Agudelo 6.5 (19' st Maldini 6), Bourabia 6, Kiwior 6 (28' st Ekdal 6); Gyasi 6, Nzola 7. In panchina: Hristov, Ferrer, Sala, Nguiamba, Beck, Sher, Ellertsson, Sanca, Strelec, Zovko, Zoet. Allenatore: Gotti 6. Cremonese (4-2-3-1): Carnesecchi 6.5; Sernicola 6.5, Bianchetti 5.5, Lochoshvili 6 (32' st Vasquez 6), Valeri 6; Castagnetti 6, Pickel 7 (13' st Quagliata 6); Okereke 5.5, Meitè 6 (1' st Ascacibar 6), Zanimacchia 6 (12' st Afena-Gyan 6); Dessers 7 (27' st Ciofani 6). In panchina: Aiwu, Ghiglione, Acella, Milanese, Escalante, Buonaiuto, Baez, Tsadjout, Saro, Sarr.Allenatore: Alvini 6. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. Note: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Agudelo, Caldara. Angoli: 8-6 per la Cremonese. Recupero: 1'; 4'. Spezia e Cremonese non si fanno del male e chiudono sul 2-2 lo scontro salvezza della decima giornata di Serie A. Aprono gli ospiti con Dessers, i liguri ribaltano tutto con Nzola e Holm, salvo poi farsi riprendere nella ripresa da Pickel: con questo pareggio la squadra di Gotti sale a 9 punti in classifica, mentre gli uomini di Alvini, ancora senza vittorie in quest’avvio di stagione, si portano a quota 4.

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