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Super Milan a Zagabria, ottavi di Champions più vicini. Disastro Juve a Lisbona

Dinamo Zagabria 0
Milan 4

Marcatori: 39'pt Gabbia; 5'st Leao, 14'st Giroud (rig), 24'st Ljubicic (aut).

Dinamo Zagabria (3-5-2): Livakovic 7; Ristovski 5 (13'st Spikic 6), J. Sutalo 5, Peric 6; Moharrami 5.5, Ivanusec 5, Misic 5.5 (30'st Bulat sv), Ademi 5 (13'st Baturina 6), Ljubicic 4.5; Petkovic 5 (13'st Drmic 6), Orsic 5.5 (30'st Bockaj sv). In panchina: Zagorac, Stefulj, Lauritsen, Emreli, Marin, Theophile-Catherine, Menalo. Allenatore: Cacic 5.

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6.5; Kalulu 6.5, Gabbia 7.5, Kjaer 7, Hernandez 7 (25'st Ballo-Tourè 6); Tonali 7, Bennacer 6.5 (25'st Pobega 6); Rebic 6.5, De Ketelaere 5 (7'st Krunic 6), Leao 8 (25' st Messias 6); Giroud 7 (36'st Origi sv). In panchina: Nava, Jungdal, Diaz, Coubis. Allenatore: Pioli 7.

Arbitro: Marciniak (Pol) 6.5.

Note: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Ademi, De Ketelaere, Ljubicic. Angoli: 8-0 per il Milan. Recupero: 1'; 0'.

Il Milan si prende una vittoria d’autorità in casa della Dinamo Zagabria e si avvicina agli ottavi di finale di Champions League. Finisce 4-0 grazie alla prima rete assoluta in maglia rossonera di Gabbia e ai sigilli di Leao e Giroud, oltre all’autogol di Ljubicic: la squadra di Pioli sale al secondo posto nel Gruppo E a +1 sul Salisburgo, ultimo avversario da affrontare a San Siro e contro cui basterà anche soltanto un punto per centrare la qualificazione.

La prima grande occasione del match è per i rossoneri con Kjaer, che al 10' si coordina molto bene per un sinistro al volo salvato letteralmente da Peric a Livakovic battuto. Al 27' è bravo anche Misic a murare una conclusione molto pericolosa di Rebic, mentre qualche istante più tardi ci pensa direttamente Livakovic a dire di no a Giroud su un colpo di testa. Per il vantaggio del Milan bisogna aspettare il 40', quando Gabbia si butta in tuffo su una punizione tagliata di Tonali, battendo di testa il portiere croato per l’1-0.
A inizio ripresa la squadra di Pioli trova anche l’immediato raddoppio con il solito straripante Leao, che approfitta di un buco nella difesa della Dinamo, si presenta davanti a Livakovic e lo fulmina per il 2-0. Al 59' il Milan chiude anticipatamente i conti grazie al calcio di rigore trasformato da Giroud, concesso per un fallo di Ljubicic ai danni di Tonali, poi lo stesso giocatore austriaco è sfortunato protagonista di un clamoroso autogol che incrementa il vantaggio rossonero sul 4-0. Nel finale viene prima annullato un gol a Pobega, poi Krunic e Rebic falliscono le chances per il pokerissimo soli davanti a Livakovic

Benfica 4
Juventus 3

Marcatori: 17'pt Antonio Silva, 21'pt Kean, 28'pt Joao Mario (rig), 35'pt e 5'st Rafa Silva, 32'st Milik, 34'st McKennie.

Benfica (4-2-3-1): Vlachodimos 6; Bah 6, Antonio Silva 6.5, Otamendi 6, Grimaldo 6.5; Fernandez 6.5, Florentino 6.5; Rafa Silva 8 (42'st Musa sv), Joao Mario 7.5 (49'st Chiquinho sv), Aursnes 6.5; Goncalo Ramos 6 (42'st Neres sv). In panchina: Leite, Gilberto, Verissimo, Diogo Goncalves, Ristic, Brooks, Victor, Henrique Araujo, Paulo Bernardo Allenatore: Schmidt 6.5.

Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Danilo 5.5, Bonucci 4 (15'st Alex Sandro 5.5), Gatti 5; Cuadrado 4 (15'st Miretti 6), McKennie 6, Locatelli 5.5, Rabiot 5.5, Kostic 5.5 (25'st Iling-Junior 7); Vlahovic 5 (25'st Soulè sv), Kean 6 (1'st Milik 6.5). In panchina: Pinsoglio, Perin, Rugani, Fagioli. Allenatore: Allegri 5.

Arbitro: Jovanovic (Srb) 6.

Note: cielo coperto, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Danilo, Fernandez. Angoli: 8-7 per il Benfica. Recupero: 3'; 4'.

La Juventus perde in casa del Benfica e dice definitivamente addio alle speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League. Allo stadio Da Luz i portoghesi s'impongono 4-3 grazie alle reti di Antonio Silva, Joao Mario e alla doppietta di Rafa Silva, che condannano i bianconeri all’eliminazione con un turno di anticipo. Non bastano i gol di Vlahovic, Milik e Mckennie alla squadra di Allegri, che nonostante tanto orgoglio con i giovanissimi entrati nel finale, quando era sotto di tre reti, ora deve puntare quantomeno a difendere il terzo posto sinonimo di Europa League.

I portoghesi partono meglio e al 17' sbloccano le marcature con il colpo di testa del giovane Antonio Silva, bravo a prendere il tempo a Gatti sul cross di Fernandez e a battere Szczesny per l’1-0. La reazione bianconera però è immediata e al 22' arriva il pareggio di Vlahovic: tutto nasce da una situazione di corner, la palla arriva al serbo che sotto porta viene prima respinto da Vlachodimos, poi ribatte in rete l’1-1. Neanche il tempo di riassestarsi che il Benfica trova subito l’episodio per tornare avanti, grazie ad un calcio di rigore di Joao Mario dopo un tocco di mano in area di Cuadrado. La partita è bella e divertente, la Juve comunque non si tira indietro e al 34' si costruisce una buona opportunità per il nuovo pareggio, fallita da Vlahovic su cross di Kostic. Sul ribaltamento di fronte però i portoghesi trovano addirittura il tris con una meraviglia di Rafa Silva, che si avventa di tacco su servizio di Joao Mario firmando il 3-1.
A inizio ripresa si fa notte fonda per la squadra di Allegri, costretta ad incassare anche il poker ancora ad opera di Rafa Silva, freddissimo a superare Szczesny con un tocco morbido a tu per tu. Sembra davvero finita per la Juve, ma nell’ultimo quarto d’ora di gara, nel giro di due minuti, le reti di Milik e Mckennie rimettono tutto clamorosamente in discussione dopo diverse occasioni fallite dal Benfica per chiudere definitivamente il discorso. Anche all’86' Rafa Silva avrebbe sul destro la palla della tripletta personale, ma davanti a Szczesny colpisce un incredibile palo. In un finale concitato è invece Gatti ad andare a centimetri da quello che sarebbe stato un clamoroso pareggio, sfiorando il palo con un colpo di testa.

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