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Milan e Lazio, che scivoloni! Atalanta senza freni. Pari tra Cremonese e Udinese, Fiorentina rinata

Torino-Milan 2-1

Marcatori: 35' pt Djidji, 37' pt Miranchuk; 22' st Messias.

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 5; Djidji 7.5, Schuurs 6.5 (31' st Zima sv), Buongiorno 5 (28' st Rodriguez sv); Singo 7, Lukic 6.5, Ricci 6.5 (39' st Linetty sv), Lazaro 7; Miranchuk 7 (39' st Adopo sv), Vlasic 6.5; Pellegri 6.5 (28' st Karamoh sv). In panchina: Gemello, Bayeye, Vojvoda, Garbett, Seck, Radonjic. Allenatore: Juric 7
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 5; Kalulu 5 (1' st Dest 6), Gabbia 5, Tomori 5, Hernandez 5; Tonali 6 (25' st Bennacer 6), Pobega 5; Messias 6.5 (33' st Giroud sv), Diaz 5.5 (1' st De Ketelaere 5), Leao 4 (1' st Rebic 5.5); Origi 5. In panchina: Mirante, Kjaer, Thiaw, Ballo-Tourè, Krunic, Adli, Vranckx. Allenatore: Pioli 5.

Le big chiamano, ma il Milan non risponde: i rossoneri cadono a Torino, Pioli scivola terzo dietro all’Atalanta e a sei punti dal Napoli capolista. Juric (espulso per proteste), invece, si gode il primo successo contro una grande grazie al letale uno-due di Djidji e Miranchuk tra il 35' e il 37', mentre Messias riapre la sfida a metà ripresa. E il suo Toro consolida il nono posto, tornando ad esultare
davanti ai propri tifosi dopo quasi due mesi. Pioli sceglie Origi come unica punta e piazza l’ex Pobega in mezzo al campo con Tonali, mentre Diaz vince il duello con De Ketelaere per agire da trequartista. Nel Toro, invece, si rivede Singo al posto dell’infortunato Aina, con Lazaro sull'out opposto e la coppia Miranchuk-Vlasic alle spalle di Pellegri. Leao avvisa subito il Toro, nei primi sei minuti di gara ha due occasioni clamorose ma non è freddo davanti a Milinkovic-Savic e le spreca entrambe. I granata prendono le misure agli avversari e cominciano a creare, Tatarusanu è costretto ad un grande intervento su Pellegri e poi controlla agevolmente la girata di Schuurs. L’olandese viene ammonito così come Buongiorno, ma il Toro cresce ulteriormente e trova un gol meritato al 35': punizione tagliata di Lazaro, Djidji anticipa tutti e firma l'1-0. Il gol non basta ai granata, 120 secondi dopo è Miranchuk a far impazzire il Grande Torino con il raddoppio immediato. Il Milan è tramortito e Pioli cerca la scossa durante l’intervallo, il tecnico decide di cominciare il secondo tempo con Dest, De Ketelaere e Rebic al posto di Kalulu, Diaz e, sorprendentemente, di Leao. I rossoneri rientrano in campo con un altro piglio, ma di grandi pericoli dalle parti di Milinkovic-Savic non se ne vedono. Al 67' l’episodio che riapre la partita: il portiere serbo esce dalla sua area di rigore, Messias viene a contatto con Buongiorno e con un pallonetto deposita in rete a porta vuota. La panchina del Toro protesta veementemente, Juric viene ammonito e poi espulso perché è una furia. Nei granata entra Karamoh per sfruttare gli spazi aperti mentre Zima e Rodriguez danno il cambio agli ammoniti Schuurs e Buongiorno, Pioli tenta il tutto per tutto inserendo anche Giroud oltre a Bennacer. Il finale è infuocato, ma di grandi occasioni non ce ne sono: Abisso concede cinque minuti di recupero e ne aggiunge uno extra, la difesa del Toro resiste agli assalti del Milan e batte i campioni d’Italia. Mercoledì Pioli avrà l’impegno di Champions contro il Salisburgo per strappare il pass per gli ottavi di finale, Juric colleziona il secondo successo di fila dopo quello di Udine e si prepara alle sfide sulla carta più agevoli contro Bologna e Sampdoria.
Arbitro: Abisso 5.

Lazio-Salernitana 1-3

Marcatori:41' pt Zaccagni; 6' st Candreva, 23' st Fazio, 31' st Dia.

Lazio (4-3-3): Provedel 5.5; Lazzari 5.5, Casale 6, Romagnoli 6, Marusic 5 (42' st Hysaj sv); Vecino 5, Cataldi 6 (36' st Basic sv), Luis Alberto 6.5 (19' st Milinkovic-Savic 6); Pedro 5.5 (36' st Cancellieri sv), Felipe Anderson 6, Zaccagni 7. In panchina: Maximiano, Adamonis, Radu, Gila, Kamenovic, Marcos Antonio, Romero. Allenatore: Sarri 5. Salernitana (3-5-2): Sepe 6; Gyomber sv (10' pt Bronn 6), Daniliuc 6, Fazio 7; Mazzocchi 7, Candreva 7, Radovanovic 6, Coulibaly 5.5 (37' Bohinen sv), Bradaric 6.5 (38' st Vilhena sv); Piatek 5.5 (37' st Botheim sv), Bonazzoli 5.5 (19' st Dia 7). In panchina: Fiorillo, Micai, Sambia, Valencia, Kastanos, Capezzi, Iervolino, Lovato, Pirola. Allenatore: Nicola 7. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5.5. Note: serata serena, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Coulibaly, Milinkovic-Savic, Marusic, Sepe, Dia, Cancellieri. Angoli: 5-4 per la Salernitana. Recupero: 2'; 5'.

La Salernitana, con una clamorosa rimonta, batte la Lazio 3-1 allo stadio Olimpico nella 12esima giornata di Serie A. I biancocelesti erano andati in vantaggio con Zaccagni nel primo tempo ma nella ripresa la squadra di Nicola prima ha pareggiato con l’ex biancoceleste Candreva e poi ha trovato il successo grazie a Fazio (ex Roma) e a Dia. Milinkovic-Savic, in campo nella ripresa, in quanto diffidato, ha preso un cartellino giallo: salterà il derby di domenica prossima. La Salernitana ha perso per infortunio, dopo appena dieci minuti, Gyomber, colonna portante di una difesa che sin dall’inizio deve arginare le avanzate della Lazio. Al 21' Felipe Anderson ha trovato la via del gol ma l’illusorio 1-0 è stato annullato per fuorigioco. Al 38' Pedro ha ravvivato la partita, centrando in pieno il palo. La squadra di Sarri è poi salita di intensità e pochi minuti dopo è arrivato il vantaggio. Zaccagni si è inserito e ha calciato di destro in rete, dopo il bel suggerimento di Luis Alberto.

I biancocelesti hanno sbloccato meritatamente la gara, considerati il palo e il gol annullato. La Salernitana non è stata mai pericolosa ma alla prima occasione utile del secondo tempo è riuscita a trovare il pareggio. La firma al 51' è di Candreva, che ha battuto Provedel dopo esser stato imbeccato in area da Mazzocchi. La Lazio ha provato a reagire ma si è schiantata sul muro degli uomini di Nicola: così Sarri ha provato a pescare la soluzione dalla panchina, inserendo Milinkovic-Savic (fino a quel punto a "riposo precauzionale). E invece sono stati ancora gli ospiti a far male, completando la rimonta iniziata nella ripresa. Al 68' di nuovo Mazzocchi ha confezionato l’assist che l’ex giallorosso Fazio ha mandato di piatto in gol per l’1-2. I campani a ruota possono festeggiare il clamoroso tris, con il definitivo 1-3 siglato al 76' dal subentrato Dia, imbeccato da Bradaric. La vittoria a sorpresa della Salernitana la lancia a quota 16; mentre la Lazio rallenta la corsa e resta a 24 punti.

Empoli Atalanta 0-2
Marcatori: 31'pt Hateboer; 14'st Lookman.
Empoli (4-3-3): Vicario 7; Ebuehi 5.5, De Winter 6 (10'st Ismajli 5.5), Luperto 6 (1'st Walukievicz 5.5), Cacace 5; Henderson 5 (22'st Fazzini 6), Marin 5.5, Bandinelli 5.5 (32'st Akpa Akpro sv); Bajrami 5, Destro 5.5, Pjaca 5.5 (11'st Cambiaghi 5). In panchina: Perisan, Ujkani, Parisi, Ekong, Degli Innocenti, Baldanzi, Stojanovic, Haas, Lammers, Satriano. Allenatore: Zanetti 5.
Atalanta (3-4-1-2): Musso 6; Toloi 6, Demiral 6, Scalvini 5.5 (10'st Djimsiti 6); Hateboer 6.5, Mahle 6 (43'st Zortea sv), Koopmeiners 5, Ederson 6.5 (20'st Malinovsky 6); Pasalic 6; Lookman 7 (43'st Okoli sv), Hojlund 6 (20'st Zapata 6). In panchina: Rossi, Sportiello, Ruggeri, Soppy, Boga. Allenatore: Gasperini 7.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6.5.
Note: pomeriggio mite, terreno in buone condizioni. Spettatori: 4000 circa. Al 42'pt Vicario para un rigore a Koopmeiners. Ammoniti: De Winter, Destro, Hateboer. Angoli: 5-1 per l’Empoli. Recupero: 2'; 4'.

Dopo la battuta d’arresto interna con la Lazio, l’Atalanta riprende subito a correre battendo a domicilio l’Empoli. Al Castellani finisce 2-0 grazie alle reti di Hateboer e Lookman, con i bergamaschi che falliscono anche un rigore con Koopmeiners: la squadra di Gasperini si riporta così momentaneamente al secondo posto a -5 dal Napoli capolista, mentre gli azzurri di Zanetti, costretti al quinto ko in campionato, restano a quota 11 punti.
La prima grande doppia occasione del match capita sui piedi di Ederson al 16mo, ma il solito attentissimo Vicario e successivamente il provvidenziale De Winter dopo la respinta del portiere, negano al brasiliano il gol del vantaggio ospite. L’equilibrio si rompe una volta superata la mezz'ora di gioco, grazie alla zampata sotto porta di Hateboer: l’esterno bergamasco non può sbagliare dopo una conclusione di Lookman deviata dalla difesa.
A ridosso dell’intervallo la Dea avrebbe anche la chance per raddoppiare con un calcio di rigore, assegnato per un fallo di mano di Destro sulla punizione di Lookman: dal dischetto va Koopmeiners che però si lascia ipnotizzare con i piedi da Vicario. Nelle prime battute della ripresa l’Empoli prova a prendere coraggio, ma senza riuscir mai ad impensierire seriamente Musso; dall’altra parte invece, al 59mo, ci pensa Lookman ad allungare le distanze per l’Atalanta, mettendosi in proprio e trafiggendo Vicario con un diagonale destro dopo aver seminato il panico in area toscana. Al 71mo viene annullato un gol al neo entrato Zapata per fuorigioco precedente proprio di Lookman, che qualche istante più tardi fallisce la doppietta personale facendosi ipnotizzare da Vicario a tu per tu. Nel finale la squadra di Zanetti tenta il possibile per riaprire il discorso, vedendosi anche annullare un gol di Ebuehi per fuorigioco sul tiro di Walukiewicz respinto da Musso.

Cremonese Udinese 0-0

Cremonese (3-5-2): Carnesecchi 6.5; Aiwu 6.5, Bianchetti 6, Lochoshvili 6.5 (39'st Vasquez sv); Sernicola 6, Meitè 5.5 (20'st Escalante 6), Ascacibar 6, Pickel 6, Valeri 6 (20'st Quagliata 6); Okereke 6 (39'st Ciofani sv), Dessers sv (22'pt Buonaiuto 7). In panchina: Saro, Sarr, Hendry, Baez, Ghiglione, Castagnetti, Felix, Milanese, Tsajoudt, Zanimacchia. Allenatore: Alvini 6.
Udinese (3-5-2): Silvestri 6; Perez 6, Bijol 5.5, Ebosse 6; Pereyra 6.5 (30'st Makengo 6), Arslan 6 (20'st Ehizibue 6), Walace 6, Lovric 6 (7'st Samardzic 6.5), Udogie 6; Success 5.5 (30'st Beto 6), Deulofeu 5.5. In panchina: Padelli, Piana, Ebosele, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski. Allenatore: Sottil 6.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6.
Note: giornata serena e calda, terreno in buone condizioni. Spettatori 12810. Ammoniti: Meitè. Angoli 7-4 per la Cremonese. Recupero: 1'; 4'.

La Cremonese resta ancora l’unica squadra senza successi in Serie A, ma riesce a mettersi in tasca un punto tutto sommato importante contro l’Udinese. Allo Zini finisce 0-0, al termine di un match molto equilibrato ma privo di grandi emozioni, con una grande palla gol fallita da Deulofeu proprio all’ultimo respiro.
Con questo punto la squadra di Alvini si porta a quota 5 restando però in fondo alla classifica, mentre gli uomini di Sottil, che non vincono da quattro turni, salgono a 22. Come prevedibile sono i bianconeri che partono con più convinzione, spaventando subito Carnesecchi in pochi istanti con Deulofeu prima e Lovric poi. La squadra di Sottil sembra mantenere senza troppi problemi il comando delle operazioni, pur facendo difficoltà a trovare il varco giusto per far male ai padroni di casa. I grigiorossi si difendono con ordine e solo nella parte finale di prima frazione provano a mettere fuori il naso, facendosi vedere con un colpo di testa di Okereke bloccato senza troppi problemi da Silvestri. Il portiere friulano è invece chiamato agli straordinari da Buonaiuto ad inizio ripresa, quando il numero 10 locale si mette in proprio e dal limite dell’area lascia partire un destro a giro, deviato quel tanto che basta da Silvestri per finire in corner. L’Udinese fa invece fatica a proporsi con pericolosità in attacco, lasciando di fatto inoperoso Carnesecchi, mentre la squadra di Alvini prova con il cuore ad andare a caccia del colpo da tre punti. La più grande palla gol del match però capita sul destro di Deulofeu allo scadere dei 4' di recupero, con lo spagnolo che cestina una ripartenza incredibile guidata da Samardzic.

Spezia Fiorentina 1-2
Marcatori: 14' pt Milenkovic, 35' pt Nzola; 45' st Cabral.
Spezia (3-5-2): Dragowski 6; Ampadu 6, Kiwior 6, Nikolaou 4.5; Reca 6 (15' st Amian 6), Agudelo 6, Ekdal 6.5, Bourabia 6, Holm 5.5 (23' st Strelec 6); Nzola 7, Gyasi 6.5 (38' st Hristov sv). In panchina: Caldara, Sala, Ferrer, Beck, Ellertsson, Nguiamba, Sher, Maldini, Sanca, Zovko, Zoet, Verde. Allenatore: Gotti 6. Fiorentina (4-3-3): Terracciano 7; Dodo 5.5 (32' st Terzic 6), Milenkovic 7, Quarta 6, Biraghi 6.5; Mandragora 5.5, Amrabat 5.5 (1' st Duncan 6), Bonaventura 6 (17' st Saponara 6); Ikonè 6.5 (47' st Maleh sv), Jovic 6.5 (32' st Cabral 7), Kouamè 6. In panchina: Ranieri, Julio, Venuti, Barak, Zurkowski, Bianco, Cerofolini, Gollini. Allenatore: Italiano 6.5.
Arbitro: Massa di Imperia 6.5.
Note: pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in perfette condizioni. Espulso: Nikolaou, al 37' st, per gioco pericoloso. Ammoniti: Nikolaou, Ikonè, Amrabat, Gyasi, Ekdal, Amian, Maleh. Angoli: 5-5. Recupero: 1'; 5'.

Dopo aver strappato anticipatamente il pass per la prossima fase della Conference League, la Fiorentina vince al 90' contro lo Spezia. Al Picco finisce 2-1 grazie al gol di Cabral in extremis dopo il botta e risposta nel primo tempo tra Milenkovic e Nzola. La squadra dell’ex Italiano torna così a vincere in campionato dopo quattro turni di astinenza, salendo a 13 punti in classifica, mentre gli uomini di Gotti, alla quinta gara senza vittorie, restano fermi a quota 9.
I padroni di casa partono forte e in pochi minuti creano due importanti opportunità per il possibile vantaggio, prima con Nzola e poi con Gyasi, entrambi respinti egregiamente da un attento Terracciano.  I viola escono dal guscio poco alla volta e al 14' sbloccano il risultato grazie a Milenkovic, che svetta di testa sul corner di Biraghi fulminando Dragowski. Passano una manciata di minuti e la Fiorentina sfiora anche il raddoppio, colpendo un palo con Jovic dopo l’assist di Ikone. Lo Spezia non si abbatte e al 23' si ripresenta pericolosamente dalle parti di Terracciano, ancora super in volo a dire di no ad un colpo di testa di Nzola, che però al 35' trova la fiammata per pareggiare i conti, risolvendo un’azione confusa in area ospite. Nella ripresa resiste il grande equilibrio, la Fiorentina prova a rendersi pericolosa con alcune sgasate di Ikone e Kouame, ma la chance più ghiotta capita sul mancino di Jovic al 72': il serbo si libera al limite dell’area e lascia partire una conclusione che sibila vicino al palo alla destra di Dragowski.
Lo Spezia risponde una manciata di minuti più tardi con un tiro di Strelec parato ancora da Terracciano, poi dall’82' i bianconeri sono costretti all’inferiorità numerica per il rosso diretto sventolato a Nikolaou, autore di un brutto fallo ai danni di Duncan. I viola ne approfittano e, proprio al 90', trovano il colpo da 3 punti con il neo entrato Cabral, che risolve un batti e ribatti in area dopo una parata di Dragowski su Saponara.

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