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“La morte del re”, i giornali italiani ed esteri celebrano Pelè. Ronaldo: “Tu il vero fenomeno” PRIME PAGINE

Tutti a celebrare O Rei. Il campione brasiliano si è spento nella giornata di ieri dopo una lunga sofferenza. E dopo che, da diversi giorni, i figli e le persone più vicine a lui si erano recate al capezzale. Ha lottato finché ha potuto, ma alla fine ha dovuto arrendersi. I giornali italiani ed esteri hanno commentato la scomparsa della stella brasiliana che ha illuminato per decenni il calcio internazionale.

Ronaldo: “Il vero fenomeno eri tu”

«Lo hanno detto anche di me, ma quel soprannome che mi porto ancora addosso, Fenomeno, l’ho sempre sentito 'largò quando pensavo a quanto lo era stato lui: era Pelè il vero Fenonomeno": ad affermarlo è l’ex attaccante brasiliano dell’Inter, Ronaldo, in un articolo per la Gazzetta. Ronaldo ricorda che nel 2000 Pelè volle fare tappa a Milano prima di ripartire dall’Italia per fargli visita dopo la rottura del tendine rotuleo e lo incoraggiò ricordando il suo infortunio nel mondiale del 1966.
Per Luìs Nazàrio de Lima, Pelè è stato «il più forte calciatore di tutti i tempi": «Per questo quando mi definivano il suo erede ho sempre sorriso, impossibile. Per questo non l’ho mai sentito come un peso, ma ho sempre voluto considerarlo un orgoglio».

L'arco di Wembley diventa verdeoro

L’arco di Wembley si è illuminato con i colori del Brasile come tributo alla scomparsa del campione. Una foto della «casa del calcio inglese» in verdeoro, con una foto del tre volte campione del mondo e la data di nascita e di morte sullo schermo davanti allo stadio, è stata rilanciata sui social della nazionale dei Tre leoni. «Rendiamo omaggio a una vera icona del calcio. Riposa in pace Pelè», si legge nel post.

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