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Cristiano Ronaldo, parte l'avventura all'Al Nassr. "Farò crescere questo paese"

Cristiano Ronaldo è in Arabia Saudita, ma non per predicare nel deserto. Anzi, si aspetta che il suo arrivo a Riad, con la maglia dell’Al-Nassr, possa essere di stimolo, spinga «a cambiare la mentalità delle nuove generazioni. Non voglio solo sviluppare il calcio, ma anche questo Paese fantastico». Completo grigio, camicia bianca e cravatta azzurra, CR7 ha esordito con questo ambizioso programma, nella prima conferenza stampa da giocatore del club saudita che con un ingaggio da mille e una notte lo ha strappato alla concorrenza. Perché, ha assicurato il fuoriclasse portoghese, nonostante i 37 anni suonati lo avevano cercato società «dal Portogallo e dal Brasile, in Australia e Stati Uniti. Ma avevo dato la mia parola all’Al-Nassr» ha aggiunto. Nel suo contratto, secondo quanto scrive Marca, c'è comunque una clausola che ne prevede la cessione in prestito al Newcastle nel caso quest’ultimo si qualifichi alla prossima Champions League. Il club inglese dal 2021 appartiene ad un consorzio guidato dal Public Investment Fund, fondo sovrano dell’Arabia Saudita. «Mi sento bene, sono felice di aver preso questa decisione. Il mio lavoro in Europa è finito, ho vinto tutto con i migliori club» ha aggiunto, seduto tra l’allenatore francese Rudi Garcia ed il presidente Saud Al Suwailem. «E' una nuova sfida in Asia e sono grato al club per avermi dato questa opportunità. Ho battuto record in ogni campionato in cui ho giocato, lo voglio fare anche qui».

Ha quindi ringraziato la famiglia per il supporto che gli ha dato, «soprattutto i miei figli». «Molti dicono che questo campionato sia scadente, ma sono persone che non capiscono nulla di calcio e non hanno mai visto una partita. Io l’ho fatto e credo che questo Paese abbia molto da dare» ha proseguito CR7, citando ad esempio «la vittoria dell’Arabia Saudita al Mondiale nella prima partita. Ormai, anche dai risultati delle squadre africane, si può capire come il calcio sia diffuso e difficile ovunque». Praticamente sconosciuto all’estero, in casa l’Al-Nassr ha vinto tutto: nove campionati, sei King's Cup e tre volte ciascuna la Princès Cup o la Federation Cup. Ora vuole una vetrina più ampia, a cominciare da quella Champions asiatica che ancora gli manca. «Ronaldo è una leggenda del calcio, uno dei migliori giocatori del mondo. Io non ho mai allenato un giocatore simile, nessuno si può avvicinare al suo livello - ha ammesso Garcia - Di calciatori come lui ne ho visti pochi in tutta la mia carriera. Spero che possa godersi il suo tempo qui. Avremo modo di parlare, la cosa più importante sarà fare la differenza in campo e vincere».

 

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