Mercoledì 20 Novembre 2024

Vittorie per Milan, Samp e Roma. L'Atalanta si salva a Spezia, pari Torino-Verona. Lazio ko a Lecce

 
 
 
Calabria e Tonali
 
 
 

Salernitana Milan 1-2 Marcatori: 10'pt Leao, 15'pt Tonali, 38'st Bonazzoli Salernitana (3-5-2): Ochoa 7; Lovato 5 (18'st Daniliuc 5.5), Radovanovic 5, Fazio 5; Sambia 5.5 (39'st Valencia sv), Coulibaly 5.5, Bohinen 5.5 (39'st Kastanos sv), Vilhena 5.5 (18'st Bonazzoli 7), Bradaric 5.5; Piatek 5.5, Dia 5.5. In panchina: Fiorillo, Bronn, Botheim, Capezzi, Motoc, Iervolino, de Matteis, Pinola. In panchina: Nicola 5.5. Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Calabria 6 (27'st Gabbia 6), Kalulu 6, Tomori 6.5, Hernandez 6; Bennacer 6, Tonali 7.5; Saelemaekers 6 (40'st Dest sv), Diaz 6.5 (18'st De Ketelaere 5.5), Leao 7.5; Giroud 5.5 (40'st Vranckx sv). In panchina: Mirante, Adli, Bakayoko, Lazetic, Thiaw, Pobega, Nava, Bozzolan. In panchina: Pioli 6.5. Arbitro: Fourneau di Roma 5.5 Note: mattinata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Giroud, Piatek, Bradaric, Coulibaly, Daniliuc. Angoli: 6-2. Recupero: 2'pt, 8'st. Due reti nel primo quarto d’ora per il Milan che comincia il 2023 sbancando l’Arechi. Leao e Tonali abbattono la Salernitana a cui non basta la rete nel finale di Bonazzoli: finisce 1-2 per i rossoneri che provano a mettere un pò di pressione al Napoli capolista. Tra i pali della porta granata esordio immediato per il messicano Ochoa. Parte forte la Salernitana che prova con il pressing alto a mettere alle corde il Milan, ma la prima vera chance arriva in contropiede ed è per i rossoneri: Leao brucia in velocità Lovato e Fazio e si presenta davanti ad Ochoa, bravo a rimanere in piedi fino all’ultimo sporcando con il piede la conclusione dell’avversario. Lo stesso duello si ripete meno di 5 minuti più tardi e questa volta però, a vincere è il portoghese. Sul preciso lancio di Tonali, Leao prende il tempo al portiere e lo dribbla prima di insaccare da posizione defilata con un preciso rasoterra. Il gol subito pietrifica i granata che incassano pure il raddoppio. Dopo l’assist c'è anche la rete per Tonali, il quale calcia due volte dal limite nel giro di pochi attimi: la conclusione vincente è la seconda (sulla prima si era opposto Ochoa) e il Milan va avanti 0-2. Prima dell’intervallo i granata provano a reagire con una bella azione corale che non si concretizza per la provvidenziale chiusura di Tomori su Dia ma sono ancora gli ospiti a spingere sfiorando il tris in più circostanze con Diaz, Giroud (liberato da un tacco geniale di Leao) e Theo Hernandez. Un’altra clamorosa occasione per la squadra di Pioli arriva a inizio ripresa: Giroud riceve nell’area piccola e anticipa Ochoa saltandolo, ma non riesce a indirizzare il pallone nello specchio della porta. Entra in rete invece un pallone che passa tra una selva di gambe nell’area della Salernitana e alla fine viene toccato da Diaz. Anche questa volta però, non c'è 3-0 perché il gol viene annullato dopo la review al Var per fuorigioco dello spagnolo. Sono due in realtà le circostanze in cui l’arbitro Fourneau ricorre alla tecnologia: è sempre il Var a convincere l'arbitro a cancellare il rosso diretto (trasformato in giallo) che aveva esibito a Bradaric per un fallo su Kalulu. Nel finale il Milan prova ancora a chiuderla ma Ochoa fa i miracoli su Giroud e De Ketelaere e allora il neoentrato Bonazzoli regala ultimi minuti incandescenti sfruttando un cross sul secondo palo per l’1-2. Gli assalti finali della Salernitana infiammano l’Arechi però non fanno male. I campioni d’Italia controllano e sfiorano ancora il gol trovando ancora i guantoni dell’ottimo Ochoa che tiene in vita i suoi fino al triplice fischio. Sassuolo Sampdoria 1-2 Marcatori: 25'pt Gabbiadini, 28'pt Augello, 19'st Berardi (rig) Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Toljan 6, Tressoldi 5, Ferrari 5, Rogerio 5; Frattesi 6 (36'st Defrel sv), Henrique 6, Thorstvedt 4.5 (1'st Traorè 6.5); Berardi 6 (42'st Ceide sv), Pinamonti 6 (36'st Alvarez sv), Laurientè 6. In panchina: Pegolo, Russo, Marchizza, Ayhan, Romagna, Erlic, Kyriakopoulos, Obiang, Antiste, D’Andrea. Allenatore: Dionisi 6 Sampdoria (3-5-2): Audero 8; Bereszynski 6.5, Nuytinck 6, Amione 5.5 (27'st Murru 6); Leris 6, Rincon 6.5, Vieira 6, Verre 6.5 (42'st Murillo sv), Augello 7; Lammers 5.5 (27'st Montevago sv), Gabbiadini 7. In panchina: Contini, Ravaglia, Villar, Yepes, Malagrida, Villa, Paoletti, Trimboli. Allenatore: Stankovic 6.5. Arbitro: Maresca di Napoli 6.5 Note: Spettatori 13.000 circa. Ammoniti: Vieira, Berardi, Amione, Montevago, Rogerio. Angoli: 9-1. Recupero: 1', 10'. Venti minuti a rincorrere Berardi e Laurientè poi la Sampdoria prende le redini del match, rifila due ceffoni in pieno volto al Sassuolo e, grazie ad un super Audero, gestisce la partita al meglio, resistendo all’imperioso ritorno dei neroverdi e conquistando la seconda vittoria del suo campionato. La prima chance, per i doriani, al 20' quando Gabbiadini scambia con Vieira, poi conclude in maniera imprecisa. Cinque minuti e i blucerchiati sbloccano il risultato. Verre calcia da corner, torre di Amione e rovesciata di Gabbiadini: 0-1. Il gol ha un effetto deflagrante per il Sassuolo. Thorstvedt perde palla, Augello tira immediatamente, Consigli è battuto: raddoppio doriano. I neroverdi non riescono ad uscire dall’impasse, Gabbiadini (32') esalta ancora Consigli. Gli ospiti non mollano la presa. Augello scappa a sinistra, cross per Gabbiadini che arriva con un secondo di ritardo sulla sfera. Il Sassuolo si sveglia al 40'. Tiro di Frattesi, Audero respinge, palla a Berardi, tiro a due passi dal palo. Nella ripresa Toljan (5') si fa 50 metri palla al piede, serve Berardi schermato da Bereszynski. Audero ferma uno scatenato Traorè quindi proteste dei neroverdi per un gomito di Amione su un tiro di Berardi (9'). La partita si incendia. Frattesi per Pinamonti, Nuytinck lo atterra, il check indica che il fallo è in area. Rigore che Berardi trasforma. Sassuolo all’assalto, Audero ferma Laurientè (24'), Consigli blocca un tiro di Verre. Finale in apnea per la Samp. Ancora Audero diventa protagonista assoluto andando a deviare un tiro di Laurientè destinato all’angolino (90'). Nei cinque minuti di recupero il leit motiv è lo stesso. Sassuolo avanti e Samp a difendersi con le unghie e con i denti. Soffrono i blucerchiati ma, alla fine, conquistano i tre punti. Spezia Atalanta 2-2 Marcatori: 7'pt Gyasi, 32' pt Nzola, 32' st Hojlund, 48' st Pasalic Spezia (3-5-2): Zoet sv (17' pt Zovko 6); Amian 6.5, Kiwior 6.5, Nikolaou 6; Holm 6, Bourabia 7, Ampadu 7 (33' st Ekdal sv), Bastoni 6 (33' st Kovalenko sv), Reca 6 (22' st Moutinho 6); Nzola 7 (22' st Maldini 6), Gyasi 6.5. In panchina: Dido, Sala, Hristov, Beck, Ferrer, Ellertsson, Caldara, Agudelo, Strelec, Sanca. Allenatore: Gotti 6 Atalanta (3-4-1-2): Sportiello 5.5; Toloi 5.5, Palomino 5.5, Scalvini 5 (36' st Malinovskyi sv); Maehle 5.5 (12' st Zappacosta 5.5), De Roon 6, Ederson 5 (12' st Pasalic 6.5), Ruggeri 5.5; Koopmeiners 5; Lookman 5 (12' st Muriel 6.5), Zapata 6 (28' pt Hojlund 7). In panchina: Rossi, Bertini, Okoli, Boga, Djimsiti, Zortea, Vorlicky, Hateboer, Soppy. Allenatore: Gasperini 6 Arbitro: Giua di Olbia 6 Note: Spettatori 7417, incasso: 157.813 euro. 1320 i tifosi atalantini in Curva Piscina. Ammoniti: Lookman, Kiwior, Ampadu, Zappacosta, Nikolaou, Koopmeiners. Angoli: 3-8. Recupero: 6' pt, 6' st. L’Atalanta salva la pelle in extremis in casa dello Spezia, tornando a casa con un quasi insperato pareggio per 2-2. Ci pensa Pasalic al 92' a regalare un punto ai bergamaschi, dopo che Hojlund era riuscito a dimezzare lo svantaggio in seguito alle reti nel primo tempo di Gyasi e Nzola. Tanto amaro in bocca per la squadra di Gotti che sale a 14 punti in classifica, mentre gli uomini di Gasperini mettono fine alla striscia di tre ko consecutivi, staccando momentaneamente di un punto la Roma, impegnata ora con il Bologna. L’avvio di gara è tutto a favore dei bianconeri, che all’8' passano subito in vantaggio grazie al tocco sotto porta di Gyasi su assist dalla destra di Nzola. Colpiti a freddo, i bergamaschi provano a rispondere al 23' con un colpo di testa di Zapata, respinto in corner da Zovko (entrato al posto dell’infortunato Zoet dopo un contrasto con lo stesso Zapata, costretto anche lui ad uscire successivamente). Superata da poco la mezz'ora lo Spezia colpisce di nuovo: Bourabia vince un contrasto nella zona mediana del campo e lancia sul filo del fuorigioco Nzola, che solo davanti a Sportiello non può fallire il 2-0. Situazione che si ripete molto simile a ridosso dell’intervallo, ma stavolta è provvidenziale un recupero in extremis di Palomino a negare la possibile doppietta all’attaccante bianconero. Nella ripresa, al 60', arriverebbe il tris dello Spezia ad opera di Ampadu, ma il gol del gallese viene annullato per una precedente posizione di fuorigioco di Gyasi. Ampadu non si scoraggia e ci riprova una dozzina di minuti più tardi mettendo di pochissimo alto sulla traversa, ma al 77' è invece l’Atalanta a colpire con Hojlund che insacca il 2-1 che riapre il discorso. La Dea ci crede e proprio in extremis, al 92', trova il quasi insperato pareggio con Pasalic, che sotto porta tocca quel tanto che basta per firmare il 2-2 su assist di Koopmeiners. Torino Verona 1-1 Marcatori: 45' pt Djuric, 19' st Miranchuk Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Djidji 5.5, Schuurs 6, Rodriguez 5.5; Lazaro 6, Lukic 6, Ricci 6 (45' st Linetty sv), Vojvoda 5; Miranchuk 6.5, Radonjic 5.5 (20' st Sanabria 6); Vlasic 6. In panchina: Berisha, Gemello, Zima, Bayeye, Dembelè, Adopo, Gineitis, Seck, Karamoh. Allenatore: Juric 6. Verona (3-4-2-1): Montipò 6; Dawidowicz 6, Hien 6, Ceccherini 6; Depaoli 6.5 (41' st Hrustic sv), Sulemana 5.5 (27' st Verdi sv), Tameze 5.5, Doig 6; Lazovic 6 (36' st Terracciano sv), Kallon 5 (27' st Ilic 5.5); Djuric 7. In panchina: Berardi, Perilli, Veloso, Henry, Piccoli, Günter, Magnani, Cabal, Coppola. Allenatore: Zaffaroni 6 Arbitro: Dionisi di L’Aquila 6 Note: spettatori 15.000 circa. Ammoniti Schuurs, Dawidowicz. Angoli 6-3. Recupero: 2', 6'. Torino e Verona aprono il proprio anno con un pareggio nella sfida valevole per la 16 giornata di Serie A. 1-1 il risultato finale grazie alle reti di Djuric e Miranchuk: si tratta del secondo pari di fila per la squadra di Juric che sale a 22 punti, mentre i gialloblù interrompono la lunga striscia negativa di dieci sconfitte tornando a smuovere la propria classifica, ma restando ultimi in fondo a quota 6. In un primo tempo molto equilibrato ma giocato su ritmi non particolarmente intensi, sono pochissime le occasioni degne di nota da segnalare. I granata provano a costruire qualcosa in più rispetto ai veronesi, ma proprio allo scoccare del 45' sono gli ospiti a colpire sbloccando il risultato: dal corner di Lazovic è Djuric a prendere il tempo a tutti, insaccando di testa alle spalle di Milinkovic il suo primo gol in maglia gialloblu. Nella ripresa il Torino si scuote e al 64' rimette tutto in equilibrio grazie ad una perla di Miranchuk, che si libera per il mancino dalla distanza indirizzandolo dove Montipò non può arrivare. Il Verona però non si scoraggia e appena un minuto più tardi avrebbe una palla gol gigante per tornare subito avanti, ma Lazovic la spreca con un colpo di testa impreciso da due passi. La gara resta in completo equilibrio e proprio in extremis Lukic avrebbe la chance per completare la rimonta granata, ma spedisce di pochissimo a lato di testa su un’uscita a vuoto di Montipò. Lecce-Lazio 2-1 Marcatori: 14'pt Immobile, 12'st Strefezza, 26'st Colombo. Lecce (4-3-3): Falcone 6.5; Gendrey 6, Baschirotto 5.5, Umtiti 6, Gallo 5.5; Gonzalez 6 (44'st Maleh sv), Hjulmand 6.5, Blin 5.5 (44'st Askildsen sv); Strefezza 7 (28'st Oudin 5.5), Colombo 6.5 (39'st Ceesay sv), Banda 5 (1'st Di Francesco 6.5). In panchina: Bleve, Brancolini, Pongracic, Tuia, Voelkerling, Lemmens, Pezzella, Rodiguez. Allenatore: Baroni 6.5. Lazio (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6, Casale 6.5, Romagnoli 5.5, Marusic 6; Milinkovic 6 (17'st Vecino 6), Cataldi 5 (34'st Marcos Antonio sv), Basic 5.5 (40'st Romero sv); Pedro 5 (17'st Felipe Anderson 5.5), Immobile 6.5, Zaccagni 5.5 (34'st Cancellieri sv). In panchina: Maximiano, Adamonis, Patric, Hysaj, Radu, M.Floriani, Bertini. Allenatore: Sarri 5. Arbitro: Marinelli di Tivoli 6. Note: Pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Banda, Baroni, Casale, Gallo, Hjulmand, Cancellieri. Angoli: 4-3. Recupero: 1', 7'. Il primo colpaccio del 2023 lo piazza un grande Lecce, capace di ribaltare in casa una Lazio bella solo per mezz'ora. Finisce 2-1 al Via del Mare grazie alle reti di Strefezza e Colombo, che annullano l’iniziale vantaggio di un ritrovato Immobile. La squadra di Sarri però comincia il nuovo anno così come aveva chiuso quello passato, rimediando il secondo ko di fila e restando ferma a 30 punti, mentre i salentini di Baroni vincono per la terza volta consecutiva in campionato facendo un bel balzo in avanti e toccando quota 18 in classifica. I biancocelesti partono meglio e al 6' vanno subito vicini al vantaggio con Casale, che svetta di testa sulla punizione di Cataldi costringendo Falcone ad un grande intervento. Neanche una decina di minuti più tardi, lo stesso difensore laziale indovina il lancio verticale per Immobile, che scappa a tu per tu con Falcone e lo batte con un preciso diagonale di destro. Qualche istante più tardi ancora pericolosissimo il capitano degli ospiti, che si avvita sulla pennellata di Milinkovic mettendo di poco sulla traversa. I salentini provano a crescere con il passare dei minuti, ma di fatto non sono mai pericolosi dalle parti di Provedel, ma nella ripresa entrano in campo con un altro piglio e al 57' rimettono tutto in equilibrio: Di Francesco calcia in porta chiamando alla respinta il portiere ospite, sulla ribattuta si avventa Strefezza che senza pensarci scaraventa in rete l’1-1. La sfida cambia completamente volto e al 71' Colombo la ribalta anche nel risultato, firmando il 2-1 giallorosso su assist di un ottimo Di Francesco. La Lazio accusa il colpo e sembra quasi sparire dal campo, salvo poi tentare gli ultimi disperati assalti nel finale e nei lunghissimi 7 minuti di recupero. L’orgoglio però non basta e al triplice fischio fanno festa i salentini. Roma-Bologna 1-0 Marcatori: 6' pt Pellegrini (rig). Roma (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 6, Smalling 6.5, Ibanez 6; Celik 6, Tahirovic 6 (19' st Matic 6), Cristante 6, Pellegrini 6.5, El Shaarawy 6 (19' Zalewski 6); Zaniolo 6 (15' st Abraham 7), Dybala 6.5 (29' st Bove 6). In panchina: Boer, Svilar, Vina, Kumbulla, Spinazzola, Camara, Volpato, Shomurodov, Majchrzak. Allenatore: Mourinho (squalificato, Foti in panchina) 6. Bologna (4-2-3-1): Skorupski 6.5; Posch 6 (38' st Pyythia 6), Soumaoro 6, Lucumì 5, Lykogiannis 6 (20' st Cambiaso 6); Medel 6 (20' st Schouten 6), Ferguson 6; Orsolini 6.5, Dominguez 6, Soriano 6 (12' st Aebischer 6); Arnautovic 6.5. In panchina: Bagnolini, Sosa, Moro, Sansone, Raimondo. Allenatore: Thiago Motta 6. Arbitro: Santoro di Messina 6. Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti Ibanez, Ferguson, Thiago Motta, Celik, Aebischer, Dominguez. Angoli: 3-1. Recupero: 1', 6'. Un calcio di rigore di Pellegrini basta alla Roma per bagnare con un successo la prima gara del 2023. All’Olimpico il Bologna è costretto a cedere di misura 1-0 al termine di un match non bellissimo e privo di grandi emozioni. Per la squadra di Mourinho però sono 3 punti molto importanti, perchè le permettono di lasciarsi alle spalle gli ultimi tre turni senza vittorie (due pareggi e una sconfitta) e agguantare la Lazio a 30 punti in classifica, in attesa anche della sfida dell’Inter con il Napoli. Gli uomini di Motta invece tornano a casa a mani vuote restando fermi a quota 19. Pronti via e allo scoccare del 4' arriva il primo episodio del match: Dybala s'incunea in area e viene steso da Lykogiannis, l’arbitro fischia il rigore e Pellegrini (non lo stesso Dybala) si presenta dal dischetto spiazzando Skorupski e firmando l’1-0. Una decina di minuti più tardi i giallorossi si fanno rivedere pericolosamente in avanti con un tiro dalla distanza di Mancini, deviato appena da Zaniolo che per poco non sorprende il portiere felsineo. I rossoblu fanno fatica a reagire e prima dell’intervallo non calciano mai nello specchio della porta romanista, mentre la squadra dello squalificato Mourinho prima del riposo ci provano ancora un paio di volte con Dybala e Zaniolo, entrambi imprecisi con i rispettivi tentativi di mancino. Nella ripresa il Bologna prova ad alzare il baricentro proponendosi con più insistenza nei pressi dell’area capitolina, reclamando anche un calcio di rigore a ridosso del 70' per un presunto contatto tra Zalewski e Ferguson (ammonito per simulazione il calciatore rossoblu). La Roma invece si preoccupa più di difendere il minimo vantaggio piuttosto che cercare il gol della sicurezza, tant'è che dalle parti di Skorupski non arrivano altri pericoli. Così nel finale gli emiliani tentano gli ultimi disperati assalti, ma devono gettare lo spugna dopo i salvataggi provvidenziali di Smalling e soprattutto di Abraham su Lucumi proprio all’ultimo respiro.

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