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Juventus, ottava vittoria di fila: il Napoli è a -4. Inter beffata al 93', autogol di Dumfries

Juventus-Udinese 1-0
Marcatore: 41’ st Danilo.
Juventus: Szczesny 6; Danilo 7, Rugani 6.5, Alex Sandro 6; McKennie 6, Miretti 5.5 (17'st Chiesa 6.5), Locatelli 6 (17'st Paredes 6.5), Rabiot 6.5, Kostic 6 (35'st Soulé sv); Di Maria 6 (21'st Milik 6); Kean 5 (35'st Fagioli sv). Allenatore: Allegri 6.5.
Udinese: Silvestri 6.5; Becao 6, Bijol 5.5, Perez 5.5; Pereyra 5.5, Lovric 6.5 (25'st Samardzic 6), Walace 6 (42'st Nestorovski sv), Makengo 5.5 (21'st Arslan), Udogie 5 (25'st Ebosse 5); Beto 5.5, Success 5 (25'st Ehizibue 5.5). Allenatore: Sottil 6.
Arbitro: Marchetti di Ostia 6.
Note: Ammoniti: Locatelli, Success, Bijol, Allegri. Angoli: 5-4 per la Juventus. Recupero: 0'; 4'.

Torino. La Juventus vince ancora di misura nelle battute finali di gara, beffando l’Udinese nel secondo anticipo della 17. di Serie A. Finisce 1-0 grazie al sigillo di Danilo all’86', che permette ai bianconeri di mettersi in tasca l’ottavo successo di fila ancora una volta senza subire gol. La squadra di Allegri sale così momentaneamente al secondo posto a +1 sul Milan e a -4 dal Napoli capolista, costringendo invece gli uomini di Sottil al secondo ko nelle ultime tre gare. È un primo tempo molto equilibrato e giocato a viso aperto da entrambe le squadre quello che va in scena all’Allianz Stadium: i padroni di casa provano a fare la partita, ma gli ospiti sono ben messi in campo, concedono poco e provano a farsi vedere anche in avanti. La prima chance infatti è proprio per i friulani al 18', con Walace che svetta sul secondo palo dopo un cross di Lovric, chiamando Szczesny alla respinta. Dall’altra parte, invece, una punizione di Di Maria pesca a centro area Rugani, il cui colpo di testa viene smanacciato da Silvestri. Il portiere dell’Udinese è bravo anche al 38' sul tentativo di Kean, imbeccato molto bene in verticale da Di Maria ma poco freddo sotto porta. L’ultimo squillo prima del riposo è ancora di Walace: stavolta il centrocampista ospite ci prova con un destro dalla distanza, impegnando Szczesny in due tempi. Nella ripresa la Juve prova ad aumentare i giri del proprio motore costruendo diverse buone occasioni, un paio con Kean che non riesce ad inquadrare lo specchio, un’altra con Kostic che viene chiuso da Silvestri dopo un tocco in verticale di Locatelli. Sembra non esser la serata giusta, offensivamente parlando, per gli uomini di Allegri, ma all’86' una bella giocata del neo entrato Chiesa permette a Danilo di segnare a porta vuota l’1-0 decisivo, che lancia ancor di più i bianconeri nei piani più alti della classifica.

Monza-Inter 2-2
Marcatori: 10'pt Darmian, 11'pt Ciurria, 22'pt Lautaro; 48'st Dumfries (aut.)
Monza: Di Gregorio 5.5; Marlon 5 (1'st Caldirola 7), Pablo Marì 5, Izzo 5 (43'st Caprari sv); Birindelli 6 (28'st Colpani 6.5), Pessina 6.5, Machin 6 (21'st Ranocchia 6), Carlos Augusto 5.5; Ciurria 7.5, Mota Carvalho 5.5; Petagna 5.5 (21'st Gytkjaer 6). Allenatore: Palladino 6.
Inter: Onana 6.5; Skriniar 6.5, Acerbi 6, Bastoni 6.5; Darmian 7 (35'st Dumfries 5.5), Barella 6 (18'st Gagliardini 6), Calhanoglu 6.5 (10'st Asllani 6), Mkhitaryan 5, Dimarco 6 (35'st Gosens sv); Dzeko 5.5 (10'st Lukaku 5.5), Lautaro 7.5. Allenatore: Inzaghi 6.5.
Arbitro: Sacchi di Macerata 6.
Note: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 13.622. Ammoniti: Mkhitaryan, Gagliardini, Inzaghi, Skriniar. Angoli: 5-3 per l’Inter. Recupero: 1'; 5'.
Monza. Un autogol di Caldirola al 93' regala al Monza un punto pesantissimo nella sfida contro l’Inter, che esce dal Brianteo con tantissimo amaro in bocca. Ai nerazzurri non bastano i gol di Darmian e Lautaro Martinez, mentre l’altra rete biancorossa porta la firma di Ciurria, al primo sigillo in Serie A. È un avvio di gara infuocato quello che va in scena al Brianteo: dopo dieci giri d’orologio i nerazzurri passano avanti grazie alla zampata sotto porta di Darmian, che sorprende Carlos Augusto sul cross di Bastoni, ma non hanno neanche il tempo di esultare che Ciurria pareggia dopo un minuto con un bel mancino a giro. Al 22' è un pacchiano errore di Pablo Marì a regalare il nuovo vantaggio interista a Lautaro Martinez, intelligente a portare pressione e sradicare palla al difensore, scaraventandola poi in rete per il 2-1 ospite. Superata da poco la mezz'ora la squadra di Inzaghi ci riprova prima con Dimarco poi con lo stesso Lautaro, ma entrambi non trovano fortuna.
Nella ripresa però l’Inter abbassa troppo il baricentro e lascia più libertà di manovra al Monza, che prende coraggio e con insistenza si fa vedere dalle parti di Onana, che al 72' è costretto a respingere in qualche modo un colpo di testa di Marì su un corner dalla sinistra. Gli ospiti fanno più fatica in fase offensiva, ma nel finale si vedono annullare un gol di Acerbi per un presunto fallo di Gagliardini, poi colpiscono un palo con Lautaro che va ad un passo dal colpo del ko. Sembra fatta per l’Inter, ma al 93' un colpo di testa di Caldirola fa esplodere il Brianteo per il 2-2, rovinando la possibile festa nerazzurra.

Fiorentina-Sassuolo 2-1
Marcatori: 3' st Saponara, 12' st Berardi, 46' st Gonzalez.
Fiorentina: Terraciano 6.5; Venuti 6 (9' st Dodo 5), Milenkovic 6, Igor 6, Biraghi 6 (31' st Terzic 6.5), Bianco 6 (1' st Castrovilli 6), Duncan 5.5 (27' st Gonzalez 7), Ikone 5.5, Bonaventura 6.5, Kouame 5.5, Cabral 5.5 (1' st Saponara 7). Allenatore: Italiano 6.
Sassuolo: Consigli 6.5; Toljan 6, Ruan 5, Ferrari 5, Rogerio 6, Frattesi 6.5, Obiang 6.5, Traorè 5.5 (47' st Defrel sv), Berardi 7, Pinamonti 6 (24' st Alvarez 6), Laurientè 6 (34' st Ceide sv). Allenatore: Dionisi 5.5.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5.
Note: Ammoniti: Milenkovic, Traorè, Ruan, Dodo, Castrovilli, Gonzalez. Angoli: 6-3. Recupero: 2'+1, 9'+1.
Firenze. La Fiorentina è tornata a vincere dopo aver chiuso il primo tempo tra i fischi e grazie ad un rigore al 91' di Nico Gonzalez, al rientro dopo vari stop per infortunio, ha superato il Sassuolo che pure a inizio ripresa aveva pareggiato con Berardi dopo il momentaneo vantaggio viola di Saponara. Decisivi i giocatori schierati nella ripresa, su tutti l’esterno argentino che avrebbe potuto diventare campione del mondo senza l’nfortunio.

 

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