Mercoledì 20 Novembre 2024

Il Napoli torna a vincere. Autogol Milan: con la Roma da 2-0 all'87' al 2-2

 
 
Esultanza Torino
Gioia dopo il gol per Sanabria
Vilhena esulta
 
 
 
 

Sampdoria-Napoli 0-2 RETI: 19' pt Osimhen; 36' st Elmas (rig.). SAMPDORIA (3-4-1-2): Audero 7; Murillo 5 (1' st Zanoli 6), Nuytinck 5, Murru 5; Leris 5.5, Vieira 5 (38' st Paoletti sv), Rincon 4, Augello 5; Verre 5 (9' st Villar 5.5); Gabbiadini 6 (1' st Djuricic 5.5), Lammers 5.5 (38' st Montevago sv). In panchina: Contini, Ravaglia, Winks, Yepes, Villa, Trimboli. Allenatore: Stankovic 5. NAPOLI (4-3-3): Meret 6.5; Di Lorenzo 6.5, Kim 6 (1' st Rrahmani 6.5), Juan Jesus 6.5, Mario Rui 7; Anguissa 6.5 (21' st Ndombele 6), Lobotka 6.5, Elmas 7 (42' st Raspadori sv); Politano 5 (18' st Zielinski 6), Osimhen 7.5, Kvaratskhelia 5.5 (18' st Lozano 6). In panchina: Marfella, Sirigu, Demme, Olivera, Simeone, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano. Allenatore: Spalletti 6.5. ARBITRO: Abisso di Palermo 6. NOTE: giornata piovosa; terreno di gioco in discrete condizioni. Al 6' pt Audero para un rigore calciato da Politano. Espulso: Rincon, al 39' pt, per gioco pericoloso. Ammoniti: Murru, Murillo, Juan Jesus, Anguissa, Leris. Angoli: 2-5. Recupero 5'; 4'. Il Napoli si mette alle spalle la sconfitta con l’Inter che aveva fatto aleggiare e risponde alla rimonta della Juventus battendo 2-0 la Sampdoria nella notte dedicata al ricordo di due condottieri blucerchiati, Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic. Ma la squadra di Spalletti pare aver perso brillantezza: è vero che la vittoria è netta, ma non è stata semplice. Basta sottolineare un particolare. Il gol tranquillità è arrivato solo su rigore al 37' della ripresa, dopo che la Samp era rimasta in 10 per l’espulsione di Rinco al 38' del primo tempo. Ha controllato con ordine ma non è apparsa efficace come era prima della sosta per il Mondiale. Onore, quindi, alla squadra di Stankovic che, forse spinta anche dalla voglia di omaggiare due condottieri come Luca e Sinisa, ha lottato spesso alla pari. Ma il Napoli ha un super Osimhen a indicare la strada: è vero che ha sbagliato qualcosa di troppo, ma la gara la sblocca e poi ci pensa Elmas su rigore a firmare il successo. Prima della reta di Osimhen, Politano si era fatto parare un rigore da Audero (6' pt) che si conferma uno specialista contro i tiri dal dischetto. Ma per il Napoli sono tre punti per allungare sulla Juve che adesso si trova più lontana, adesso sono 7 le lunghezze che separano campani e bianconeri. E venerdì nel big match con gli uomini di Allegri al San Paolo ci sarà l’occasione per mandare un messaggio forte nella corsa scudetto. Il Napoli quindi si rimette in marcia, mentre la Sampdoria andrà valutata nella trasferta di Empoli, perché l’espulsione di Rincon l’ha penalizzata non poco. In Toscana si capirà se la rimonta è possibile o se la vittoria contro il Sassuolo è stata solo una parentesi felice in una stagione tormentata in campo e nelle scrivanie, con i problemi societari che al momento non trovano soluzione. La squadra di Spalletti ci mette subito il piglio giusto, dopo 3' minuti il contatto tra Murru e Anguissa nell’area dorianacosta il penalty al Doria dopo una lunga consultazione al Var dell’arbitro Abisso. Dal dischetto Politano si fa ipnotizzare da Audero, il portiere tocca il pallone che sbatte poi sul palo. Ma il Napoli però ha il grande pregio di spingere ancora sull'acceleratore anche se l’occasione perduta potrebbe togliere sprint al morale. Invece i boys di Spalletti mettono pressione al Doria che resiste ma cade quando Mario Rui ispira Osimhen che anticipa Murru e fulmina Audero dalla brevissima distanza quando siamo al 19'. Sono guai per la Samp che non trova le coordinate per fare male al Napoli che controlla e riparte con disinvoltura. E quando Rincon stende Osimhen lanciato a rete si materializza un altro gigantesco ostacolo per questa Samp che vorrebbe tanto un risultato positivo: cartellino rosso per il colombiano al 38'. Stankovic prova il giro di carte per dare una scossa e trovare le giuste contromisure con l’inserimento di Djuricic al posto di Gabbiadini e il debutto in difesa del neo arrivato Zanoli che sostituisce l’incerto Murillo. E’ un secondo tempo dai ritmi più contenuti con il Napoli che controlla. Poi il tocco di mano galeotto di Vieira in piena area. Dal dischetto Elmas scrive la parola fine. Il coro della Sud per Luca Vialli quando si avvicina il 90' è la colonna sonora sui titoli di coda di una serata intrisa di emozioni e commozioni, cori e lacrime e amore per Vialli e Mihajlovic. Milan-Roma 2-2 Marcatori: 30' Kalulu; 32' st Pobega, 42' st Ibanez, 48' st Abraham. Milan: Tatarusanu 6; Calabria 6, Kalulu 6.5, Tomori 5.5, Theo Hernandez 6.5; Bennacer 6.5 (29' st Vranckx 5), Tonali 6.5; Saelemaekers 6.5 (40' st Gabbia sv), Diaz 6 (25' st Pobega 6.5), Leao 7; Giroud 6.5 (40' st De Ketelaere sv). All.: Pioli 5.5. Roma: Rui Patricio 5.5; Mancini 6 (44' st Belotti sv), Smalling 6, Ibanez 7; Celik 6 (33' st El Shaarawy 6.5), Cristante 5.5 (21' st Matic 7), Pellegrini 6.5, Zalewski 6; Dybala 6, Zaniolo 5 (21' st Tahirovic 6.5); Abraham 7. All.: Mourinho (squalificato, Foti in panchina) 6.5. Arbitro: Massa di Imperia 6. Note: ammoniti: Celik, Mancini, Leao, Zalewski, Zaniolo, Bennacer, Tomori, Tonali, Pioli, Ibanez, Matic, Abraham. Angoli: 3-4. Milano. La Roma rimonta in maniera clamorosa il Milan e torna da San Siro con un 2-2 che sa quasi di vittoria. Tantissimo amaro in bocca per la squadra di Pioli, che lascia per strada due punti pesantissimi che la fanno scivolare a -7 dal Napoli capolista, salendo alla pari con la Juve al secondo posto. Gli uomini di Mourinho si salvano invece da una sconfitta certa tornando insieme alla Lazio a quota 31. Non succede molto in un primo tempo bloccato e privo di emozioni, in cui i rossoneri provano a fare la partita a discapito di un avversario contratto e guardingo. Serve un episodio, una palla inattiva per rompere il grande equilibrio, e arriva allo scoccare della mezz'ora: Kalulu prende il tempo a tutti su un corner di Tonali e di testa la indirizza alle spalle di un Rui Patricio, che riesce solo a toccare ma non ad evitare l’1-0. A inizio ripresa la Roma continua a concedere il palleggio al Milan, che non se lo fa dire due volte e prova ad andare a caccia del gol del raddoppio, che arriva al 77' grazie al mancino sotto porta del neo entrato Pobega, che conclude una splendida azione guidata da Leao. La Roma però non molla e all’87' prova a concedersi qualche speranza, trovando il 2-1 con un colpo di testa di Ibanez su un corner di Pellegrini. Poi proprio in pieno recupero, i giallorossi trovano addirittura il 2-2 insperato con Abraham, che indovina il tap-in da due passi dopo una parata di Tatarusanu sul colpo di testa di Matic. Lazio-Empoli 2-2 RETI: 2' pt Felipe Anderson; 9' st Zaccagni, 39' st Caputo, 49' st Marin. LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6.5 (25' st Hysaj 5.5), Casale 5.5, Romagnoli 5, Marusic 6; Milinkovic-Savic 6, Cataldi 6 (25' st Vecino 5.5), Luis Alberto 6.5 (42' st Basic sv); Felipe Anderson 7, Immobile 5.5, Zaccagni 7 (15' st Pedro 6). In panchina: Maximiano, Provedel, Patric, Marcos Antonio, Cancellieri, Romero, Radu, Bertini. Allenatore: Sarri 5.5. EMPOLI (4-3-1-2): Vicario 5.5; Stojanovic 5 (23' st Ebuehi 6), Ismaili 5.5, Luperto 6, Parisi 6.5; Grassi 5 (11' st Cambiaghi 6.5), Marin 7, Fazzini 5.5 (31' st Bajrami sv); Baldanzi 6 (11' st Bandinelli 5.5); Caputo 6.5, Satriano 5.5 (23' st Pjaca 6). In panchina: Perisan, Ujkani, Cacace, Walukiewicz, De Winter, Henderson, Ekong, Degli Innocenti, Guarino. Allenatore: Zanetti 6.5. ARBITRO: Pezzuto di Lecce 6. NOTE: pomeriggio nuvoloso; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Lazzari, Romagnoli, Pedro, Bandinelli, Vecino. Angoli: 10-3. Recupero: 0'; 4'. ROMA - La Lazio non riscatta la brutta figura di qualche giorno fa e si fa rimontare dall’Empoli: 2-2 il risultato maturato nel finale, dopo il doppio vantaggio dei capitolini. In una partita dominata dai biancocelesti, avanti con i gol di Felipe Anderson e Zaccagni, uno per tempo, i toscani si riscattano con Caputo all’84' e con Marin nel recupero. La curva Nord è chiusa per un turno di squalifica, dopo i cori razzisti nella gara contro il Lecce alla ripresa del campionato. Il resto dello stadio Olimpico, però, onora il ricordo di Sinisa Mihajlovic: in curva Maestrelli campeggia una gigantografia dell’ex biancoceleste recentemente scomparso. La squadra di Sarri dimostra di reagire alla sconfitta contro i salentini: bastano due minuti per sbloccare la gara (con la complicità della deviazione decisiva di Caputo). Al 2', sugli sviluppi del corner battuto da Luis Alberto, Felipe Anderson si prende il merito beffare il portiere avversario. Al di là del gol, il primo tempo è tutto della Lazio, che protegge il vantaggio e va più volte vicina al raddoppio. Le occasioni più importanti sono tre: il potentissimo tiro di Immobile sopra la traversa, la conclusione sul fondo di Zaccagni e la rasoiata di Luis Alberto deviata in corner. La squadra di Zanetti non accenna a reagire neanche nel secondo tempo, anzi i biancocelesti trovano finalmente la rete del 2-0. Al 54' è Zaccagni a mettere la firma sul gol, battendo Vicario di esterno destro dopo la ribattuta del tiro di Felipe Anderson. La Lazio sfiora il tris con il palo colpito da Milinkovic-Savic ma poi l’Empoli risorge. Prima accorcia le distanze con la rete di Caputo al 39' poi ci crede fino allo scadere. Al 94', sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Marin infila il decisivo 2-2. I toscani si portano a quota 19. I biancocelesti rimpiangono i due punti persi al fotofinish e vanno a 31, tra i fischi del pubblico capitolino. Spezia-Lecce 0-0 SPEZIA (4-4-2): Dragowski 6.5; Amian 6, Ampadu 6, Kiwior 5.5 (21'st Caldara 6), Nikolaou 6; Holm 5.5, Bourabia 5.5 (10'st Agudelo 6), Bastoni 6 (21'st Ekdal 6), Reca 5.5; Nzola 6, Gyasi 6 (38'st Sanca sv). In panchina: Hristov, Ferrer, Sala, Moutinho, Kovalenko, Ellertsson, Maldini, Verde, Strelec, Dido, Zovko. Allenatore: Gotti 6. LECCE (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6, Baschirotto 6.5, Umtiti 6.5, Gallo 6; Gonzalez 6, Maleh 6 (21'st Bistrovic 6), Blin 6; Strefezza 5.5 (32'st Oudin 6), Colombo 5.5 (32'st Ceesay 6), Di Francesco 5.5 (21'st Banda 6). In panchina: Ciucci, Pezzella, Tuia, Lemmens, Askildsen, Listkowski, Rodríguez, Voelkerling Persson, Bleve, Brancolini. Allenatore: Baroni 6. ARBITRO: Chiffi di Padova 6. NOTE: pomeriggio piovoso, terreno in buone condizioni. Ammonito: Baschirotto. Angoli: 7-5 per Lecce. Recupero: 0', 4'. Salernitana-Torino 1-1 Marcatori: 36'pt Sanabria; 4'st Vilhena. SALERNITANA (3-5-2): Ochoa 7.5; Bronn 5.5, Daniliuc 5.5 (31'st Gyomber 6), Fazio 5.5; Candreva 6, Bradaric 5.5 (31'st Pirola 6), Bohinen 5 (1'st Piatek 6), Nicolussi Caviglia 6, Vilhena 7; Bonazzoli 6.5 (45'st Botheim sv), Dia 6 (40'st Valencia sv). In panchina: Fiorillo, Sambia, Radovanovic, Kastanos, Capezzi, Iervolino, Lovato, de Matteis. Allenatore: Nicola 6. TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Zima 6 (18'st Djidji 6), Schuurs 6.5, Buongiorno 6; Lazaro 6.5 (26'st Rodriguez 6), Lukic 6, Linetty 6 (8'st Ricci 6), Vojvoda 5.5 (18'st Singo 6); Vlasic 6, Radonjic 6 (18'st Miranchuk 6); Sanabria 7. In panchina: Berisha, Bayeye, Karamoh, Adopo, Seck, Gineitis, Gemello. Allenatore: Juric 6. ARBITRO: Colombo di Como 6.5. NOTE: secondo tempo iniziato con 10' di ritardo per un problema con il monitor del Var. Mattinata nuvolosa, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Candreva, Linetty, Lukic, Daniliuc, Djidji. Angoli: 7-6 per il Torino. Recupero: 1'; 6'. SALERNO - Salernitana e Torino non vanno oltre un pareggio nel 'lunch match’ del 17 turno di Serie A. Finisce 1-1 all’Arechi con le reti di Sanabria nel primo tempo e Vilhena nella ripresa: si tratta del terzo pareggio di fila con lo stesso risultato per la squadra di Juric, che si porta a 23 punti ma si mangia le mani per le tante occasioni sciupate e i due pali colpiti; gli uomini di Nicola invece tornano a smuovere la loro classifica dopo tre ko consecutivi, salendo a quota 18. L’avvio di gara è tutto a favore della formazione ospite, che in una dozzina di minuti crea due importanti palle gol prima con Zima e poi con Radonjic, respinti entrambi da un ottimo Ochoa autore di parate decisive. Il portiere messicano è provvidenziale anche al 20' in uscita su Vlasic, mentre a ridosso della mezz'ora Buongiorno non inquadra di poco lo specchio di testa sul corner di Lazaro. La squadra di Juric continua però a fare la gara e al 36' passa meritatamente avanti grazie a Sanabria, che non può sbagliare il colpo di testa da due passi su cross di Lazaro. Prima del riposo il Toro sfiora anche il raddoppio, colpendo un palo con Schuurs in occasione di un altro calcio d’angolo tagliato del laterale ex Inter. La Salernitana, troppo in ombra nella prima frazione, rientra dagli spogliatoi con un altro atteggiamento e dopo appena quattro minuti rimette tutto in equilibrio con Vilhena, che guida una ripartenza e calcia dal limite fulminando Milinkovic. Il match cambia completamente volto, i campani prendono coraggio e nel giro di un altro paio di minuti si rendono ancora pericolosi con Piatek e Candreva, il primo impreciso con il destro mentre il secondo viene respinto dal portiere dopo un tentativo di mancino. Gli ospiti non ci stanno, Juric prova a dare una sterzata inserendo forze fresche e al 72', proprio il neo entrato Miranchuk, chiama Ochoa ad un altro grande intervento per salvare i padroni di casa. Il Toro torna a premere e nel finale va ad un passo dal nuovo vantaggio con Rodriguez, negato ancora una volta dal portiere messicano ma stavolta con l’aiuto del palo, il secondo di giornata colpito dagli ospiti.

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