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Milan applausi, stesa l'Atalanta. L'Udinese fermata dallo Spezia. L'Inter ricasca a Bologna

Milan-Atalanta 2-0
MARCATORI: 26' pt autogol Musso; 41' st Messias.
MILAN (3-4-3): Maignan 6; Kalulu 7, Tomori 6.5, Thiaw 7; Messias 7 (44' st Saelemaekers sv), Krunic 7, Tonali 6.5, Hernandez 7.5; Diaz 6.5 (29' st De Ketelaere sv), Giroud 7 (29' st Ibrahimovic sv), Leao 7 (43' st Rebic sv) In panchina: Tatarusanu, Kjaer, Ballo-Touré, Vranckx, Pobega, Bakayoko, Adli, Origi. Allenatore: Pioli 7.
ATALANTA (3-5-2): Musso 6.5; Toloi 5, Djimsiti 5.5, Scalvini 5.5 (39' st Palomino sv); Zappacosta 5 (39' st Ruggeri sv), Emerson 5 (18' st Boga 6), Koopmeiners 5.5 (39' st Vorlicky sv), De Roon 6, Maehle 5.5; Hojlund 6, Lookman 5 (24' st Muriel 6). In panchina: Sportiello, Rossi, Okoli, Soppy, Muhameti, Chiwisa. Allenatore: Gasperini 5.
ARBITRO: Mariani di Aprilia 6.5.
NOTE: serata piovosa, campo in condizioni non ottimali. Ammoniti: Toloi, Leao, Gasperini, Thiaw, Krunic. Angoli: 4-3. Recupero: 1'; 4'.

Terza vittoria consecutiva in campionato per un ritrovato Milan, che batte una spenta Atalanta nel posticipo domenicale della 24ma giornata di Serie A. A San Siro il big match finisce 2-0 grazie all’autogol di Musso nel primo tempo su gran tiro di Theo Hernandez e al sigillo di Messias nel finale: splendida prestazione da parte della squadra di Pioli, che agguanta al secondo posto l’Inter ma che soprattutto sembra aver riacquisito tante certezze; male invece gli uomini di Gasperini, che chiudono senza tiri nello specchio e senza aver mai portato pericoli dalle parti di Maignan, rimediando la terza sconfitta nelle ultime quattro uscite.
Intensità e aggressività sono le due parole chiave di un approccio alla gara ai limiti della perfezione da parte dei rossoneri, che al 7' già sfiorano il vantaggio con una girata di Giroud su cross di Leao. La Dea resta imbrigliata nella pressione avversaria e al 26' è costretta a piegarsi: Giroud fa una bella sponda all’indietro per l’accorrente Theo, che lascia partire un bolide mancino da fuori respinto dal palo ma deviato successivamente in rete dalla schiena di Musso.
Superata la mezz'ora il Milan crea altre due buone chances con Leao, impreciso però in entrambe le situazioni che poteva sfruttare diversamente.
A inizio ripresa il copione della gara non cambia: la squadra di Pioli continua a dominare e a ridosso dell’ora di gioco crea una grande palla gol con Giroud, liberato da un tacco geniale di Diaz ma murato a tu per tu da Musso, bravo anche un minuto più tardi a dire di no a Leao. Il Milan fa incetta di occasioni e al 71' ne avrebbe un’altra clamorosa per mettere ancora più in discesa la sfida: Theo vince un rimpallo sulla linea di fondo offrendo a Leao, che a sua volta prolunga per il liberissimo Messias, sprecone con il destro da due passi. Il brasiliano però si rifà con gli interessi all’86', chiudendo il discorso sul 2-0 con un bel tocco sotto dopo la splendida verticalizzazione di Leao.
Per il Milan la nota positiva è anche il ritorno in campo dopo 280 giorni di Zlatan Ibrahimovic, reduce da una lunga convalescenza a seguito dell’infortunio con conseguente operazione al ginocchio. L’ultima era stata quella che ha consegnato ufficialmente lo scudetto al 'Diavolò la scorsa stagione, al Mapei Stadium contro il Sassuolo (22 maggio 2022). Stefano Pioli lo ha inserito al 74mo al posto di Giroud e il popolo rossonero ha accolto il 41enne svedese con un’ovazione.

Udinese-Spezia 2-2
MARCATORI: 6' pt Nzola, 22' pt Beto; 10' st Pereyra, 27' st Nzola.
UDINESE (3-5-2): Silvestri 6; Perez 5.5, Becao 6, Masina 6; Ehizibue 6, Pereyra 7 (21' st Samardzic 6), Walace 6 (47' st Nestorovski sv), Lovric 6.5 (38' st Arslan sv), Udogie 6; Success 5.5 (21' st Thauvin 5.5), Beto 6.5. In panchina: Padelli, Piana, Festy, Abankwah, Buta, Pafundi. Allenatore: Sottil 6.5.
SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski 6.5; Amian 5.5, Ampadu 6, Nikolaou 5.5, Reca 5.5; Bourabia 6 (44' st Kovalenko sv), Ekdal 6.5; Verde 5.5 (17' st Shomurodov 5.5), Agudelo 6.5 (29' st Maldini sv), Gyasi 6; Nzola 7 (44' st Caldara sv). In panchina: Marchetti, Zovko, Sala, Beck, Krollis, Ferrer, Esposito, Wisniewski, Cipot. Allenatore: Semplici 6.5.
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido 6.
NOTE: Spettatori 20.000; terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Ehizibue, Becao, Nikolau, Shomurodov. Angoli: 5-2. Recupero: 2'; 4'.

L’Udinese è stata fermata sul 2-2 dallo Spezia alla Dacia Arena e rinvia ancora l’appuntamento con la vittoria che manca da più di un mese. I friulani subiscono un gol a freddo dal rientrante Nzola, ma come già successo in stagione riescono a ribaltare lo svantaggio con i gol di Beto nel primo tempo e di Pereyra nel secondo. Al minuto 71 in contropiede Nzola segna il gol del definitivo pareggio. La doppietta personale dell’angolano regala un punto prezioso in trasferta a Leonardo Semplici, alla prima sulla panchina degli spezzini. Terzo pareggio interno di fila per la squadra di Sottil che sale a 31 punti in classifica.
All’esordio sulla panchina ligure, Semplici ritrova Nzola in attacco, assente da gennaio per infortunio. Sottil deve fare a meno dello squalificato Bijol, sostituito dal rientrante Perez. Per l’attacco il tecnico dei bianconeri sceglie Success al fianco di Beto dal primo minuto, preferendolo al neoarrivato Thauvin. Spezia padrone del campo in avvio di partita. Al sesto minuto l’1-0 spezzino firmato Nzola: l’angolano si invola in contropiede, brucia Becao sullo scatto, scarta Silvestri e insacca in rete il gol del vantaggio.
Difesa friulana disattenta in questa circostanza, entrata in campo troppo passiva come capitato molte volte in questa stagione. Al 12mo la possibilità di raddoppiare per la squadra di Semplici, grande lancio di Ampadu per Bourabia, il marocchino addomestica bene la sfera ma a tu per tu con Silvestri tenta il pallonetto spedendo sopra la traversa.
Al minuto 22 Beto sul filo del fuorigioco viene imbucato da Success e riporta la partita in parità sull'1-1. Dopo un lungo controllo del Var l’arbitro Marchetti indica il centro del campo ed esplode la Dacia Arena. Torna al gol l’attaccante portoghese dopo cinque partite a secco.
Al 33mo grandissima occasione per l’Udinese: prima un grande intervento di Dragowski sul tacco ravvicinato di Ezhibue, poi Beto prova a rimetterla in mezzo con il tacco per Pereyra che da due passi non trova la coordinazione per schiacciarla di testa in rete.
Inizia la seconda frazione con una grande chance per gli ospiti, da una palla persa da Success, Gyasi innesca Nzola che calcia a botta sicura, ma è provvidenziale in scivolata Becao. Al decimo del secondo tempo l’Udinese completa la rimonta: Udogie affonda sulla sinistra, la palla arriva a Lovric che trova Pereyra in area, l’argentino non ci pensa due volte e con una puntata potentissima trafigge Dragowski. Semplici, costretto ad aumentare la capacità offensiva dei suoi, inserisce Shomurodov al posto di Verde. Poco dopo Silvestri è decisivo ad anticipare l’attaccante uzbeko sul cross di Agudelo, toccandola quel tanto che basta per toglierla anche dalla disponibilità di Gyasi in agguato sul secondo palo. L’appuntamento con il 2-2 è rinviato al minuto 71: l’Udinese si fa sorprendere in contropiede, Agudelo conduce per trenta metri palla al piede, serve alla perfezione Nzola che di destro batte per la seconda volta Silvestri. Nel finale sembra crederci di più la squadra di Sottil, Beto ci prova in mezza rovesciata trovando una grande risposta di riflessi di Dragowski. Lo Spezia si accontenta di portarsi a casa un punto dalla Dacia Arena e ci riesce.

Salernitana-Monza 3-0
MARCATORI: 6'st Coulibaly, 20'st Kastanos, 26'st Candreva.
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 7; Daniliuc 6.5, Gyomber 6 (30'st Lovato 6), Pirola 6.5; Sambia 6.5 (19'st Mazzocchi 6), Crnigoj 6 (19'st Maggiore 6), Coulibaly 7.5, Bradaric 6; Candreva 7.5 (45'st Botheim sv), Kastanos 7 (30'st Nicolussi Caviglia 6); Piatek 6. In panchina: Sepe, Fiorillo, Bohinen, Bonazzoli, Vilhena, Valencia, Dia, Iervolino. Allenatore: Paulo Sousa 7.
MONZA (3-4-2-1): Cragno 5; Izzo 5.5, Pablo Marì 5 (40'st Colpani sv), Caldirola 5.5 (20'st Petagna 5.5); Ciurria 6, Machin 5.5, Sensi 5.5 (1'st Donati 4.5), Carlos Augusto 5; Pessina 5.5, Caprari 5.5 (30'st Ranocchia 6); Gytkjaer 5.5 (1'st Dany Mota 5.5). In panchina: Di Gregorio, Barberis, Valoti, Carboni, Antov, Colombo, Ferraris, D’Alessandro. Allenatore: Palladino 5.5.
ARBITRO: Marinelli di Tivoli 6. RETI: 6'st Coulibaly, 20'st Kastanos, 26'st Candreva.
NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso al 41'st Donati per doppia ammonizione. Ammoniti: Crnigoj, Caldirola, Pablo Marì, Kastanos, Donati.
Angoli: 1-3. Recupero: 7'; 5'.

Torna a vincere (e a segnare) la Salernitana dopo tre partite, e lo fa battendo il Monza 3-0 all’Arechi e regalando il primo successo a Paulo Sousa.
Dopo l’esordio amaro contro la Lazio, l’allenatore portoghese ha l’intuizione vincente di inserire Kastanos a centrocampo e di spostare Candreva alle spalle di Piatek, entrambi in rete nella gara. Il gol che sblocca la partita è una magia di Coulibaly a inizio ripresa. Vittoria fondamentale per i granata che conquistano tre punti d’oro per la salvezza e si portano momentaneamente a +7 dal Verona terzultimo (in campo domani contro la Fiorentina). Il Monza di Palladino incassa la seconda sconfitta consecutiva e si allontana dal settimo posto. Paulo Sousa decide di stravolgere una Salernitana in crisi che viene da tre sconfitte, inserendo Kastanos e spostando Candreva alle spalle di Piatek. Solo panchine per il bomber Dia. Sponda Monza, tre novità di formazione con Cragno al posto di Di Gregorio tra i pali, in attacco Gytkjaer preferito a Petagna e il rientro di Carlos Augusto sulla corsia di sinistra dopo l’infortunio. Già dal primo minuto di gioco sono chiare le intenzioni delle due squadre con il Monza in comando del possesso palla e la Salernitana pronta a colpire in ripartenza. A cavallo del primo quarto d’ora di gioco Piatek ha due grandi occasioni per portare in vantaggio i granata: prima non riesce a trovare la porta sul cross di Crnigoj, due minuti più tardi spreca clamorosamente di testa un cioccolatino servito da Sambia. Continua il predominio granata, sempre in contropiede Sambia serve Candreva in area, il cui tiro viene deviato in extremis da Pablo Mari. Al minuto 25 brutto scontro in area del Monza che coinvolge Cragno, Daniliuc, Pablo Mari e Caldirola. Dopo otto minuti di pausa, nonostante le vistose fasciature, sono per fortuna tutti in grado di continuare. L’interruzione del gioco favorisce il Monza che sale d’intensità e al minuto 41 ha una ghiotta occasione per sbloccare il match: palla perfetta di Caldirola per l’inserimento di Ciurria, solo un miracoloso intervento di Ochoa nega il gol ai biancorossi. Nel corposo recupero assegnato da Marinelli, si allungano le squadre ma nessuna riesce a trovare il guizzo vincente.
All’intervallo Palladino decide di risistemare la squadra sostituendo Sensi e Gytkjaer per Donati e Dany Mota Carvalho, ma la giocata che stappa la partita è di Coulibaly: al minuto 52 azione avvolgente dei padroni di casa, Candreva appoggia per il maliano che dal vertice sinistro dell’area di rigore lascia partire un destro a giro imparabile per Cragno. 1-0 per i campani e Monza costretto ad alzare i giri del motore per trovare il pareggio. Arriva subito la reazione con Carlos Augusto che cerca in mezzo Dany Mota, il suo tiro ravvicinato chiama a un altro miracolo Ochoa. La salernitana trova spazio e non perdona al minuto 65: ripartenza granata, sulla palla vacante si avventa Kastanos che trova il gol del 2-0 calciando potente sotto la traversa senza lasciare scampo a Cragno. Al minuto 71 Candreva mette a segno la rete del definitivo 3-0: Piatek prova la conclusione, non perfetto Cragno nella risposta e il più lesto di tutti è Candreva che firma il gol che chiude il match. Nel finale Piatek conferma la sua giornata negativa spedendo alto a porta sguarnita.

Bologna-Inter 1-0
MARACATORE: 31' st Orsolini.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 6.5; Posch 6.5, Sosa 6, Lucumì 6, Cambiaso 6; Schouten 6.5 (42' st Medel sv), Dominguez 6.5; Orsolini 7 (41' st Aebischer sv), Ferguson 6 (38' st Moro sv), Soriano 6.5 (38' st Kyriakopoulos sv); Barrow 6.5 (41' st Raimondo sv). In panchina: Bardi, Ravaglia, Souamoro, Lykogiannis, De Slvestri, Pyyhtia.Allenatore: Thiago Motta 7.
INTER (3-5-2): Onana 6; Darmian 6, De Vrij 5.5 (1' st Acerbi 6), Bastoni 5.5; Dumfries 5.5 (22' st D’Ambrosio 5.5), Mkhitaryan 6 (17' st Barella 6), Brozovic 5.5 (38' Carboni sv), Calhanoglu 6, Gosens 6.5; Lukaku 6.5 (17' st Dzeko 6), Lautaro 6. In panchina: Handanovic, Cordaz, Bellanova, Zanotti, Gagliardini, Asllani. Allenatore: Inzaghi 5.5.
ARBITRO: Orsato di Montecchio Maggiore 6.
NOTE: pomeriggio piovoso, terreno di gioco in discrete condizioni, circa 30.000 spettatori presenti. Ammoniti: Dominguez, De Vrij, Dumfries Angoli: 1-6. Recupero: 2';6'.

Sotto le intemperie del 'Dall’Ara' il Bologna di Thiago Motta batte per 1-0 l’Inter, grazie al settimo gol in campionato di Riccardo Orsolini. Compagine emiliana che gioca una gara attenta, incalzando bene un’Inter poco concreta in avanti. Gara subito ricca di emozioni, con il Bologna che trova tanto spazio tra le fila nerazzurre e si rende pericoloso prima con la rete annullata, per una posizione di fuorigioco, a Musa Barrow, poi con la traversa colpita da Soriano. Gli uomini di Inzaghi però non ci stanno e provano ad aumentare i giri della propria manovra offensiva, con un tiro da fuori di Mkhitaryan - poco pericoloso per Skorupski - e il colpo di testa di Lautaro che, servito dal cross di Gosens, va a centimetri dal vantaggio interista nel finale di primo tempo. Match che resta in bilico, nel gioco così come nel parziale, e che nei secondi quarantacinque minuti riprende con ritmo e intensità similari alla prima parte di gara, con l’Inter che manovra bene le sue avanzate senza però riuscire a scardinare un Bologna molto ordinato e preciso nelle coperture difensive. Grandi manovre di Inzaghi che, a mezzora dalla fine prova a cambiare volto al suo undici, con gli ingressi di Barella, Dzeko e D’Ambrosio, per cercare di aumentare maggiormente spinta e concretezza offensiva. Sarà proprio l’attaccante bosniaco, al 70', ad andare vicino al gol grazie ad un altro cross dalla corsia di sinistra che l’ex Roma riceve e indirizza verso la porta, trovando ancora un attento Skorupski. È però il Bologna a trovare la rete del vantaggio, con l’errore in costruzione della difesa dell’Inter che favorisce il lancio perfetto di Schouten per Orsolini, controllo e destro imparabile per Onana. Assalti finali della formazione nerazzurra che deve però arrendersi ad un altro passo falso fuori casa dopo il pareggio per 0-0 contro la Sampdoria. Tre punti d’oro, invece, per il Bologna, che può concretamente sognare l'Europa.

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