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Il Napoli riparte: magia di Kvara e Rrahmani. Pari a reti bianche tra Bologna e Lazio

Napoli 2
Atalanta 0

Marcatori: 15'st Kvaratskhelia, 32'st Rrahmani

Napoli (4-3-3): Gollini 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 7, Kim Min-jae 6.5 (31'st Jesus 6), Oliveira 6, Anguissa 6.5, Lobotka 6.5, Zielinski 5.5 (20'st Ndombele 6), Politano 6.5 (20' st Elmas 6), Osimhen 6.5 (40'st Simeone sv), Kvaratskhelia 7.5 (40'st Zerbin sv). In panchina: Marfella, Meret, Ostigard, Zedadka, Bereszynski, Demme, Gaetano. Allenatore: Spalletti 6.5.

Atalanta (3-4-1-2): Musso 6.5; Toloi 5.5 (43'st Lookman sv), Scalvini 5.5, Djimsiti 6.5 (44'pt Demiral 5.5), Maehle 6 (24'st Zappacosta 6), De Roon 6, Ederson 6, Ruggeri 5.5; Pasalic 5.5 (23'st Boga 5.5); Zapata 6, Hojlund 5 (1'st Muriel 6). In panchina: Sportiello, Rossi, Palomino, Okoli, Soppy. Allenatore: Gasperini 6.

Arbitro: Colombo di Como 6

Note: pomeriggio sereno e campo in buone condizioni. Ammoniti: Ruggieri, Osimhen, Scalvini. Angoli: 10-4. Recupero: 3', 4'.

Il Napoli ritrova il passo da capolista e torna alla vittoria, superando l’Atalanta in una gara in cui brilla la stella di un incontenibile Kvaratskhelia che dà il via al successo azzurro con un’azione e un gol destinati a rimanere nella storia del campionato. La squadra di Spalletti esercita un predominio di gioco nettissimo, ma è in particolare nel secondo tempo che gli azzurri esprimono tutto il loro potenziale tecnico-tattico e atletico, non lasciando scampo all’Atalanta. Spalletti si affida ai titolari, anche se dovendo rinunciare a Mario Rui, che sconta la seconda giornata di squalifica e a Lozano, bloccato da un infortunio muscolare, è costretto a mandare in campo Olivera e Politano. Ai due si aggiunge all’ultimo istante prima dell’inizio della partita Gollini il quale sostitisce in porta Meret bloccato da un problema al polso accusato durante il riscaldamento. Gasperini inizialmente rinuncia a Lookman, prefendogli al centro dell’attacco Zapata. Il tecnico dell’Atalanta incarica Pasalic di schermare Lobotka sulla partenza dell’azione del Napoli, ma il croato non riesce ad assolvere al compito con continuità e quasi sempre è proprio il centrocampista slovacco a comandare il gioco e a dare vita all’origine delle azioni offensive per gli azzurri. La squadra di Spalletti mantiene costantemente l’iniziativa e per lunghi periodi schiaccia l’avversaria nella propria area di rigore. L’Atalanta si difende con ordine e con vigore. Nella prima frazione di gioco gli azzurri vanno vicini al gol del vantaggio prima con Kvaratskhelia, che dopo una irresistibile dribblig sulla linea di fondo si presenta davanti a Musso il quale gli respinge la conclusione con una spalla, e poi con Politano che conclude da ottima posizione centrale, ma il portiere argentino riesce a deviare il pallone in calcio d’angolo. Nella ripresa il Napoli si presenta in campo con una determinazione feroce che mette in grande difficoltà l’Atalanta. Al 14' i padroni di casa trovano il gol del vantaggio. L’azione comincia con Anguissa che ruba il pallone in mezzo al campo e serve Osimhen. Dal nigeriano il pallone arriva a Kvaratskhelia il quale entra in area di rigore, dribbla un nugolo di avversari e conclude con un imparabile tiro centrale. La presenza di Muriel e di Boga sono il segno del tentativo di Gasperini di modificare la dinamica della partita che in effetti si fa più equilibrata. Ma al 32' Rrahmani su uno spiovente dalla bandierina prende perfettamente il tempo, salta e colpisce di testa spedendo il pallone in fondo alla rete. L’Atalanta accenna a una reazione che culmina con una gran parata di Gollini su conclusione in diagonale di Ruggeri. E' l'ultimo fremito di una partita che riporta il Napoli ancor di più in testa alla classifica, lanciata nella sua corsa che è tornata ad essere irrefrenabile.

 

Bologna 0
Lazio 0

Bologna (4-2-3-1): Skorupski 6.5; Posch 6, Soumaoro 6, Lucumì 6, Cambiaso 6; Moro 5.5 (17' st Pyythia 6), Schouten 6 (17' st Medel 6); Aebischer 6 (35' st Soriano sv), Ferguson 6, Kyriakopoulos 6.5 (12' st Zirkzee 6); Barrow 6. In panchina: Bardi, Ravaglia, Sosa, Bonifazi, Lykogiannis, De Silvestri, Sansone, Arnautovic. Allenatore: Motta 6.

Lazio (4-3-3): Provedel 6.5; Lazzari 6, Casale 6, Romagnoli 6, Hysaj 5.5; Milinkovic-Savic 6, Vecino 6, Luis Alberto 6 (19' st Basic 6); Pedro 6 (35' st Cancellieri sv), Felipe Anderson 6, Zaccagni 5.5. In panchina: Maximiano, Adamonis, Patric, Radu, Pellegrini, Gila, Fares, Cataldi, Marcos Antonio, Bertini, Romero. Allenatore: Sarri 6.

Arbitro: Maresca di Napoli 6.

Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Hysaj, Moro, Ferguson, Vecino, Zaccagni. Angoli: 5-2. Recupero: 3' pt; 3' st.

E’ un pareggio che non fa sognare nessuno lo 0-0 tra Bologna e Lazio nella 26ª giornata di Serie A. Allo stadio Dall’Ara termina a reti inviolate un match che almeno nel primo tempo aveva regalato emozioni. I biancocelesti perdono la possibilità di salire al secondo posto superando l’Inter. I rossoblù mancano l’occasione di accorciare le distanze dall’Europa ma possono dirsi orgogliosi per la prova di carattere messa in campo. Infatti la partita è da subito divertente e ricca di occasioni. La prima è di marca laziale dopo quindici minuti, Pedro angola troppo la conclusione. Il Bologna cresce nella seconda metà della frazione e alla mezzora va per due volte vicina al vantaggio. Ferguson colpisce di testa ma centra in pieno il palo, Barrow trova la porta ma Provedel respinge e salva. I due portieri sono i veri protagonisti del primo tempo. Poco dopo, sul fronte opposto, Skorupski fa un miracolo con il doppio intervento consecutivo prima su Luis Alberto e poi su Felipe Anderson. Nel secondo tempo i padroni di casa aggrediscono la gara. Kyriakopoulos in avvio non spedisce in rete di un soffio. La Lazio invece, con il passare dei minuti, si abbassa troppo e non riesce a rendersi mai pericolosa, se non per una chance di Zaccagni. Cala anche fisicamente, forse per colpa dell’impegno in Conference League che l’ha vista perdere con l’AZ Alkmaar. A metà ripresa i ritmi si fanno soporiferi e sembra non esserci verso di sbloccare il risultato. Anche il Bologna pare accontentarsi del pareggio, con l’unica eccezione del bolide di Barrow nel finale, ma ci sta considerato l’avversario e la lusinghiera posizione in classifica a 36 punti, non distante dalla zona europea. Qualche rammarico in più per i biancocelesti, che salgono a quota 49 ma mancano l’aggancio al secondo posto.

 

 

 

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