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Champions, cuore Inter: il Porto spinge ma sbatte su Onana (e sul palo). E ora i quarti!

Porto-Inter 0-0

PORTO (4-2-3-1): D. Costa 6; Pepê 6, Cardoso 6, Marcano 6, Zaidu 5.5 (40'st Wendell sv); Grujic 6.5, Uribe 5.5 (40'st Namaso sv); Evanilson 5 (26'st Martinez 6), Eustaquio 6 (26'st Franco 6), Galeno 5.5; Taremi 6. In panchina: Ramos, Veron, Carmo, R. Conceiçao, Folha, Sousa, Borges, Samuel. Allenatore: S. Conceiçao 5.5

INTER (3-5-2): Onana 7; Darmian 7 (35'st Skriniar sv), Acerbi 7, Bastoni 6.5 (29'st De Vrij); Dumfries 6.5, Barella 6 (35'st Brozovic sv), Calhanoglu 6.5, Mkhitaryan 7, Dimarco 6 (25'st D’Ambrosio 6); Martinez 5, Dzeko 5.5 (25'st Lukaku 6). In panchina: Handanovic, Cordaz, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Carboni, Correa. Allenatore: Inzaghi 6.5

ARBITRO: Marciniak (Pol) 6. NOTE: cielo sereno, campo in discrete condizioni. Espulso Pepê al 45'+6'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Darmian, Dzeko, Acerbi, S. Conceiçao (all.). Angoli 6-3 per il Porto. Recupero: 3'; 7'.

Come successo al Milan la scorsa settimana con il Tottenham, anche all’Inter basta uno 0-0 nella sfida di ritorno degli ottavi di Champions League con il Porto per guadagnarsi l’accesso ai quarti, in virtù dell’1-0 maturato a San Siro nella gara d’andata.
Match molto equilibrato e combattuto, ma poco spettacolare (accesissimo soltanto nel finale) quello andato in scena allo stadio Do Dragao, in cui la squadra di Inzaghi è riuscita a dimostrare grande compattezza e carattere, difendendo con i denti quanto conquistato davanti al proprio pubblico. Nerazzurri che riscattano quindi anche l’incredibile ko con lo Spezia in campionato, restando ora in attesa del prossimo avversario europeo che uscirà dal sorteggio di Nyon in programma venerdì.

I padroni di casa partono meglio con due conclusioni velenose di Uribe ed Esustaquio nel giro dei primi venti minuti di gioco, poi dall’altra parte provano a farsi vedere anche i nerazzurri con un contropiede potenziale concluso da Dzeko, che dopo il tocco di Barella indirizza un mancino verso la porta senza riuscire a superare il portiere. La gara resta comunque molto bloccata, il Porto non riesce ad affondare il colpo, l’Inter invece preferisce lasciare il possesso palla agli avversari difendendosi però con ordine. Nella ripresa i portoghesi tentano di tenere alti i ritmi del match per andare alla ricerca del gol che possa rimettere in equilibrio il risultato della doppia sfida, ma dalle parti di Onana non arrivano grandi pericoli.
Superata l’ora di gioco torna a farsi vedere in zona offensiva la squadra di Inzaghi, che va alla conclusione prima con Barella (respinto in corner) poi con Dimarco, che calcia al volo mettendo sul fondo comunque in posizione irregolare. Nell’ultima parte di gara, come prevedibile, i biancoblu si riversano all’attacco con le ultime forze rimaste, lasciando però diversi varchi per le possibile ripartenze interiste, non sfruttate dai vari Lautaro e Lukaku.
Prima del triplice fischio per l’Inter c'è da soffrire per altri sette lunghissimi minuti di recupero, all’interno dei quali il Porto (che chiude in dieci per il rosso a Pepè) ha tre clamorose palle gol: Marcano viene respinto quasi sulla linea da Dumfries, Onana salva su Taremi con l’aiuto del palo, poi Grujic colpisce una traversa con un colpo di testa che sarebbe stato comunque vano per fuorigioco.

 

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