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Il giornalista vibonese Condò fa le carte alle italiane di Champions: “Occasione Napoli”

Fortuna, destino, congiunzione astrale. Chiamatela pure come vi pare. Sta di fatto che il sorteggio dei quarti-semifinali di Champions è stato benevolo (eufemismo) per le tre sorelle italiane Napoli, Inter e Milan. Una manina talmente generosa da garantire (quasi) un posto assicurato nella finale di Istanbul a una delle tre. Solo il Benfica può rovinare la festa, ma dovrà battere prima l'Inter e poi la vincente tra campani e rossoneri.

Opportunità

Fortuna, destino o congiunzione astrale - dicevamo. Il giornalista di origini vibonesi, Paolo Condò, parla di opportunità. Più unica che rara e il motivo è presto detto. «Visti i livelli in gioco», esordisce uno degli opinionisti di punta di Sky, «non mi attendo che ogni anno tre italiane possono presentarsi tra le magnifiche otto. Comunque si cerchi di guardarla, è una grossissima occasione. Basti pensare che dall'altra parte ci sono bocche da fuoco del calibro di City, Bayern e Real Madrid che, insieme al Napoli, sono le squadre più forti di questa edizione della Champions. Da una parte è un peccato non poterle vedere all'opera in una gara decisiva ma, d'altro canto, l'incrocio Bayern-City partita la vedremo... due volte».

Opportunità... meritata

Se da un lato ci ha pensato la dea bendata ad accendere la lanterna dei sogni, dall'altro la fortuna aiuta gli audaci. Essere ai quarti rappresenta un traguardo raggiunto con sofferenza ma anche pieno merito. «Corretto», sottolinea Condò. «Basti pensare che il Napoli ha battuto nettamente il Liverpool e l'Ajax, l'Inter ha affrontato il Bayern Monaco e avuto la meglio sul Barca che sta vincendo la Liga, il Milan ha beccato un girone in cui c'erano tre squadre con un ranking maggiore (Chelsea, Salisburgo e Dinamo) superando il Tottenham nel doppio incrocio agli ottavi. Che il fato abbia dato una mano nei sorteggi è acclarato, ma la fortuna bisogna pure andarla a ricercare».

Opportunità... da sfruttare

Tre sorelle, dunque, ma solo una è legittimata a cullare sogni che possano andare ben oltre i quarti e le semifinali. «Il Napoli non si può nascondere: sta vincendo il campionato con largo anticipo e anche in Champions ha lasciato le briciole alle avversarie. Se dovessi immaginare una delle italiane in finale, a oggi, direi Napoli. E non per seguire l'onda, ma perché è la più attrezzata. Parlare di pronostico chiuso nel primo dei due potenziali derby italiani, però, è altrettanto sbagliato. Perché il Milan ha dei valori. Ha affrontato il Napoli senza Leao e la sconfitta in campionato non è stata netta. Non abbiamo molti elementi per stabilire se nello scontro diretto c'è un divario così ampio come direbbe. Stessa cosa qualora si giocasse Inter-Napoli in semifinale: la vittoria dei nerazzurri in campionato - anche lì al termine di una gara tirata - potrebbe non aver detto tutta la verità».

Opportunità di crescita e... ossessione portoghese

Porto (eliminato dall'Inter), Benfica (pescata sempre dell'Inter) e Sporting Lisbona (avversaria della Juventus in Europa League) sulla strade delle italiane. Un confronto tra il calcio di casa nostra e quello lusitano. «Una volta era uno scontro impari a nostro favore, ma oggi il divario è quasi contrario. i spiego meglio: il Portogallo è andato sufficientemente avanti ai Mondiali, mentre noi non ci siamo qualificati nelle ultime due edizioni. In più ci sono squadre come quelle beccate dalle italiane che praticano un calcio brillante. Sotto questo profilo, la Juve avrà una brutta gatta da pelare: lo Sporting pratica un gioco simile a quello del Benfica che ha battuto nettamente i bianconeri in entrambe le occasioni nei giorni di Champions. Altra sfiga, l'eventuale semifinale: il Manchester. Secondo me i Red Davils e i bianconeri sono proprio le due favorite, ma potrebbero scontrarsi in semifinale». Restando in tema di portoghesi, ce n'è uno anche a Roma impegnata in Europa League: Mourinho. Che anche stavolta incrocia il Feyenoord, già battuto nella finale di Conference League. «Ma badate bene: gli olandesi non sono gli stessi dello scorso anno, perché sono stati sostituiti 4-5 giocatori-chiave. Evidentemente bene, perché gli olandesi sono in testa al campionato».

Opportunità di concedere il bis

Finalino dedicato alla Conference. La Fiorentina c'è e continuerà ad esserci. «Sento che può proseguire sul solco tracciato dalla Roma di Mourinho, per ben due motivi. A cominciare dal prossimo avversario - i polacchi del Lech Poznan - fino al tanto celebrato West Ham, non ci sono squadroni da affrontare. In seconda battuta, i Viola da un mese e mezzo hanno trovato la quadra. Ce la possiamo. In tutte e tre le competizioni. Questa edizione delle coppe non va sprecata». Firmato Paolo Condò.

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