Lunedì 25 Novembre 2024

Inter beffata al 90': pari con la Salernitana. Il Napoli torna a vincere con il Lecce. 0-0 tra Milan ed Empoli

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 SALERNITANA-INTER 1-1

MARCATORI: 6' pt Gosens, 45' st Candreva SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 7.5; Daniliuc 5.5, Gyomber 5, Pirola 5 (20' st Troost-Ekong 6); Bronn 5 (1' st Dia 6), Coulibaly 5.5 (20' st Nicolussi Caviglia 5.5), Vilhena 5.5 (34' st Bohinen sv), Bradaric 5, Candreva 7, Kastanos 5 (40' st Botheim sv); Piatek 6. In panchina: Sepe, Fiorillo, Sambia, Bonazzoli, Valencia, Iervolino, Lovato. Allenatore: Paulo Sousa 6 INTER (3-5-2): Onana 6; Darmian 6.5, De Vrij 6.5, Acerbi 6; Dumfries 6, Barella 6.5 (20' st Brozovic 6), Asllani 6.5 (20' st Gagliardini 6), Mkhitaryan 6.5, Gosens 7 (30' st Dimarco sv); Lukaku 6 (41' st Dzeko sv), Correa 6 (20' st Lautaro Martinez 5). In panchina: Handanovic, Botis, Bellanova, Carboni, Zanotti, Bastoni. Allenatore: Inzaghi 5.5 ARBITRO: Fabbri di Ravenna 7 NOTE: Spettatori: 23.000 di cui 8.000 abbonati. Ammoniti: De Vrij, Coulibaly, Nicolussi Caviglia, Gagliardini. Angoli: 2-8. Recupero: 2' pt, 5' st Un incredibile tiro cross di Candreva al 90' si trasforma nel gol dell’1-1 che beffa l’Inter e salva la Salernitana da quella sembrava una sconfitta ormai scritta. All’Arechi l’ex della sfida trova il jolly a tempo praticamente scaduto, rispondendo all’iniziale vantaggio di Gosens. Da segnalare anche tre legni totali colpiti nel corso del match, due dai nerazzurri (tra cui una traversa di Lukaku da un metro a porta vuota) e uno dai granata. La squadra di Inzaghi non riesce a riscattare così le ultime tre sconfitte di fila, agguantando momentaneamente il Milan a 51 punti, mentre per gli uomini di Sousa si tratta del quinto pari di fila e del sesto risultato utile consecutivo, che li porta per ora a +10 sulla zona retrocessione. Passano appena sei minuti dal fischio d’inizio e i nerazzurri mettono subito il naso avanti: lancio di Asllani per Lukaku che spizza di testa, la palla sfila sul mancino di Gosens che di prima intenzione batte Ochoa per l’1-0 ospite. Qualche istante più tardi Lukaku sfiora anche il raddoppio con un diagonale destro, terminato a lato di pochissimo. Con il passare dei minuti la squadra di Inzaghi allenta un pò la pressione ma continuando comunque a fare la partita: al 32' e proprio a ridosso dell’intervallo è provvidenziale Ochoa con due parate sui colpi di testa di Correa e dello stesso Lukaku, mentre nel mezzo l’unico tentativo campano porta la firma di Coulibaly, che ci prova da fuori venendo bloccato agilmente da Onana. Ad inizio ripresa l’Inter va di nuovo ad un passo dal raddoppio, stavolta con Barella che dal limite dell’area colpisce un palo clamoroso, complice anche una leggera ma decisiva deviazione di Ochoa. Il portiere messicano è miracoloso anche al 64' sulla deviazione sotto porta di De Vrij, dopo un’incredibile traversa colpita da Lukaku di testa da un metro e a porta vuota. La Salernitana si salva e continua a crederci, iniziando a proporsi con insistenza in zona offensiva: al 71' anche Dia viene fermato dal montante dopo una bella girata al volo su cross di Candreva. Nel finale la gara resta in bilico, i nerazzurri provano a chiuderla creando altre due buone opportunità, i granata invece tentano gli ultimi disperati assalti alla ricerca del pareggio ma senza spaventare più di tanto Onana. Proprio al 90', però, un cross di Candreva dalla destra si trasforma di fatto in un eurogol che il portiere ospite non riesce ad evitare: al triplice fischio così il risultato è di 1-1.

LECCE-NAPOLI 1-2

MARCATORI: 18' pt Di Lorenzo; 7' st Di Francesco, 19' st autogol Gallo. LECCE (4-3-3): Falcone 4.5; Gendrey 6, Baschirotto 6, Umtiti 6, Gallo 4.5; Gonzalez 5.5 (26' st Helgason 6), Hjulmand 6.5, Maleh 6 (30' st Askildsen sv); Oudin 5.5 (30' st Strefezza sv), Ceesay 6 (30' st Persson sv), Di Francesco 7 (43' st Banda sv). In panchina: Bleve, Brancolini, Lemmens, Cassandro, Tuia, Romagnoli, Ceccaroni, Pezzella, Colombo. Allenatore: Baroni 6. NAPOLI (4-3-3): Meret 6.5; Di Lorenzo 7, Rrahmani 5.5, Kim 6, Mario Rui 6.5 (49' st Oliveira sv); Anguissa 5.5, Lobotka 6, Elmas 6; Lozano 5.5 (21' st Ndombele 5.5), Raspadori 5.5 (20' st Simeone sv, 37' st Politano sv), Kvaratskhelia 6 (49' st Zerbin sv). In panchina: Gollini, Marfella, Jesus, Ostigard, Zedadka, Bereszynski, Zielinski, Demme, Gaetano. Allenatore: Spalletti 6.5. ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 6. NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Gendrey, Ndombele, Umtiti. Angoli: 5-4 per il Lecce. Recupero: 3'; 6'. Reduce dalla batosta casalinga incassata contro il Milan, il Napoli torna subito a vincere in casa del Lecce, portandosi a quattro successi di distanza dalla matematica conquista dello Scudetto. Al Via del Mare finisce 2-1 grazie al decisivo autogol di Gallo, dopo che Di Francesco era riuscito a pareggiare il vantaggio iniziale di Di Lorenzo. La squadra di Spalletti si porta momentaneamente a +19 sulla Lazio seconda in classifica, mentre i giallorossi di Baroni, alla sesta sconfitta di fila, restano fermi a quota 27 punti a +8 sulla zona retrocessione. Il primo quarto d’ora di gioco è quasi tutto a favore dei salentini, che partono con grande carattere e determinazione, creando la prima occasione all’8' con Maleh: il marocchino tenta una girata dal limite chiamando Meret ad un colpo di reni per alzare la palla in corner. I partenopei ci mettono un pò a carburare, ma al 18' passano avanti grazie al gol di capitan Di Lorenzo, che batte Falcone di testa su cross di Kim. Al 34' gli azzurri sfiorano anche il raddoppio con Lozano, bravo a liberarsi al tiro di mancino con Falcone che stavolta riesce a distendersi e deviare in corner. Ad inizio ripresa il Lecce parte meglio e al 52' pareggia: la firma è quella di Di Francesco, che in mischia indovina il destro da dentro l’area dopo una traversa colpita da Ceesay su sponda aerea di Baschirotto. La gara si accende e i giallorossi prendono ancor più coraggio, al 64' però un clamoroso autogol di Gallo, con la palla non trattenuta da Falcone, permette al Napoli di tornare avanti sul 2-1. Con il passare dei minuti il match si blocca e il gioco si 'spezzetta', regalando pochissime altre occasioni sia da una parte che dall’altra: al triplice fischio può far festa la squadra di Spalletti.

MILAN EMPOLI 0-0

MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6 (17' st Florenzi 6.5), Thiaw 6, Tomori 6.5, Hernandez 6.5; Tonali 6.5, Pobega 6; Saelemaekers 6 (39' st De Keteleare sv), Bennacer 5.5 (17' st Diaz 6), Rebic 5 (25' st Leao 5.5); Origi 5 (25' st Giroud 6). In panchina: Tatarusanu, Mirante, Ballo, Adli, Diaz, Bakayoko, Kjaer, Messias, Krunic, Vranckx, Gabbia. Allenatore: Pioli 6. EMPOLI (4-3-1-2): Perisan 7.5; Ebuhei 6.5, De Winter 7, Luperto 7, Parisi 6.5; Fazzini 6.5, Marin 6 (34' st Cacace sv), Bandinelli 6 (19' st Grassi 6); Baldanzi 5 (34' st Haas sv); Caputo 5.5 (20' st Cambiaghi 6), Piccoli 5 (43' st Satriano sv). In panchina: Ujkani, Walukiewicz, Ismajli, Stojanovic, Degli Innocenti, Henderson, Guarino, Vignato, Pjaca. Allenatore: Zanetti 6. ARBITRO: Marcenaro di Genova 6. NOTE: cielo coperto; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Pobega, Cambiaghi, Satriano, Tomori. Angoli: 9-0 per il Milan. Recupero: 0'; 8'. Il Milan rallenta in casa con l’Empoli e non riesce a dare continuità al gran colpo piazzato a Napoli lo scorso weekend. A San Siro finisce 0-0 un match non entusiasmante, in cui i rossoneri sono riusciti a creare poco, venendo fermati anche da un palo esterno centrato da Florenzi e dal Var nel finale in occasione del gol di Giroud (fallo di mano). La squadra di Pioli, a cui non ha giovato granchè il turnover, stacca di nuovo l’Inter riprendendosi il terzo posto solitario della classifica, ma rischiando di venir scavalcata dalla Roma in caso di successo contro il Torino. Gli uomini di Zanetti tornano invece a casa con un punto pesante, che li proietta a +13 sulla zona retrocessione. I rossoneri partono meglio e a ridosso del quarto d’ora di gioco costruiscono una grande doppia opportunità, prima con Rebic e poi con Theo Hernandez entrambi respinti da un attento Perisan. Per il resto del primo tempo succede veramente pochissimo, i padroni di casa non riescono più ad affacciarsi pericolosamente in avanti e i toscani gestiscono senza troppi problemi le operazioni in fase difensiva. Ad inizio ripresa il Milan prova a cambiare ritmo portando grande pressione nella metà campo avversaria, ma nel primo quarto d’ora, piuttosto che palle gol, si contano un paio di episodi da moviola in area empolese. Il primo al 54', quando Theo va giù a contatto con Fazzini proprio sulla linea del lato corto dell’area (arbitro e Var non ravvisano gli estremi per il penalty), il secondo invece appena quattro minuti più tardi, con il direttore di gara che fischia un rigore ai rossoneri per un presunto tocco di mano di Ebuehi, ma il Var lo richiama facendogli correggere la decisione (tocco di nuca del difensore ospite). Nel finale la squadra di Pioli prova a caricare a testa bassa, colpendo un palo al 76' con il neo entrato Florenzi, e fallendo una buona chance all’83' con Giroud (altra forza fresca), che da pochi passi si lascia murare da Perisan. Il portiere dell’Empoli, sicuramente uno dei migliori in campo, è provvidenziale anche una manciata di minuti dopo su un tiro ravvicinato di Brahim Diaz, mentre all’89' non può nulla sulla deviazione aerea di Giroud, ma per sua fortuna e della squadra toscana il Var annulla il gol del francese per un chiaro tocco di mano. Al triplice fischio resiste quindi lo 0-0.  

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