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Anticipano le big impegnate in Champions. Napoli-Milan: attesa e turnover

Il Napoli attuerà un ampio turnover oggi pomeriggio al “Maradona” contro il Verona. In vista del ritorno dei quarti di finale di Champions di martedì, Luciano Spalletti cambierà qualcosa rispetto alle ultime formazioni. Giusto far tirare il fiato a chi ha dato tanto e a chi dovrà essere al top contro i rossoneri per ribaltare il risultato dell’andata. Il tecnico dà buone notizie sul recupero di Osimhen: «Le condizioni sono buone, abbiamo fatto una riunione con i medici e la conseguenza naturale di tutto è convocarlo contro il Verona. L’obiettivo è arrivare meglio possibile al Milan, ma sarà in panchina». Panchina per il nigeriano ma anche per qualche altro giocatore. «Chiunque giochi – ha proseguito Spalletti – lo deve fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importanti, poi qualcosa si cambia. Non so cosa sia ragionato o meno, non 10 giocatori. Per esempio Kim vogliamo farlo partire perché non gioca martedì. Qualcuno deve recuperare».

Oggi c’è il Verona ma la mente va al Milan e all’ambiente che dovrà aiutare i partenopei. Ci sono volute le parole forti di Spalletti per far smuovere un po’ le acque nel tifo. Basta divisioni o lotte intestine, bisogna andare tutti dalla stessa parte. «Se mettono Spalletti contro i suoi tifosi – ha spiegato – viene fuori qualcosa di forte, ma il mio era un invito a restare uniti, compatti, guidati dall’amore per Napoli». Ora bisogna avere la forza di dimenticare per 90’ la Champions e incassare una vittoria fondamentale per lo scudetto. «La partita col Verona è doppiamente importante – ha ammesso Spalletti –, se riusciamo a vincerla ce ne mancano 3 per il titolo». Scorta per De Laurentiis. La misura per il presidente è stata decisa dalla prefettura del capoluogo campano in seguito alle tensioni con una parte degli ultras. Già contro il Milan i tifosi sono stati in silenzio per protestare contro i prezzi biglietti delle curve.

Il Milan a Bologna alle 15

Pioli rivolta come un calzino il Milan. Fuori quasi coloro che in altri condizioni sarebbero partiti titolari, ma che neanche tre giorni dopo l’1-0 di coppa devono recuperare energie per l’imminente retour match contro Spalletti. Al “Dall’Ara”, i rossoneri sanno di trovarsi di fronte a un avversario in striscia positiva da quattro partite. C’è un turnover massiccio nei pensieri di Pioli, che prima di partire per l’Emilia non ha parlato, ora che anche la pretattica riveste un ruolo importante: troppo alta la posta in palio martedì, con la Champions che mette in palio un’eventuale semifinale con l’Inter. Pioli sceglie un solo titolare (Maignan) e darà minuti ai rientranti Kalulu e Thiaw in difesa, con Florenzi destinato a partire dal primo minuto. A metà, con Pobega verso il ruolo di titolare, possibile turno di stop per Tonali, dietro a quella che sarebbe la vera scommessa di giornata: una trequarti composta da De Ketelaere con Saelemakers e Rebic, atteso da una prova scacciacrisi dopo i fischi contro l’Empoli. Che non avevano risparmiato neanche Origi, obbligato ora a dar tregua a Giroud in attacco.

L'Inter ospita il Monza

L’Inter bella d’Europa deve rituffarsi con la massima concentrazione sul campionato. Non solo perché domani a San Siro, dopo il successo di Lisbona contro il Benfica, arriva il temibile Monza di Raffaele Palladino, ma soprattutto perché gli uomini di Simone Inzaghi hanno estremamente bisogno di tornare a fare punti pesanti nella corsa per qualificarsi alla prossima Champions League. Nelle ultime sei partite in Serie A, infatti, i nerazzurri hanno raccolto solo quattro punti: l’ultima vittoria rimane quella con il Lecce del 5 marzo scorso e da quel momento nel giro di quattro gare i punti sono stati soltanto uno, quello arrivato con il pareggio beffa di Candreva la scorsa settimana contro la Salernitana. Troppo poco per una squadra che ha bisogno di entrare nella prossima Champions anche per questioni economiche. Non sarà facile tornare alla vittoria, tuttavia, anche perché il Monza già all’andata fece soffrire l’Inter con il gol del pareggio in extremis firmato da Caldirola. Inoltre, i nerazzurri avranno le scorie del successo col Benfica nelle gambe, con il rischio anche di avere pure la testa alla sfida di mercoledì che potrebbe aprire loro le porte di una semifinale di Champions che all’Inter manca da tredici anni (l'ultima volta nel 2009/10, l’anno del Triplete). Anche per questo, Inzaghi sta valutando un pò di turnover, a partire da una gara di riposo per Darmian (l'interista più utilizzato in questo 2023), con D’Ambrosio pronto a sostituirlo dal 1' in difesa. In attacco, invece, si rivedrà Lukaku, favorito per cominciare la sfida in coppia ormai fissa con Correa, mentre Lautaro e Dzeko dovrebbero sedersi in panchina. In panchina ci sarà anche Calhanoglu, al rientro dopo il problema muscolare subito con la nazionale ma non ancora al 100% per avere già una maglia da titolare: più probabile Inzaghi lo possa utilizzare a gara in corso per fargli mettere minuti nelle gambe verso la sfida di Champions League. Ancora niente da fare, invece, per Milan Skriniar, sempre alle prese con il problema alla schiena. L’ultima presenza dal 1' per il difensore slovacco è del 22 febbraio scorso contro il Porto, poi solo uno scampolo di gara sempre con i portoghesi al ritorno. Intanto, non mancheranno i tifosi sugli spalti domani contro il Monza: è atteso infatti l’ennesimo tutto esaurito al Meazza con oltre 73mila tifosi presenti.

 

 

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