Scorre anche il sangue bruzio nei gangli vitali del Frosinone che ha centrato la promozione in serie A con tre turni d'anticipo. In Ciociaria si respira l'aria della festa già da settimane, ma alla luce della blasonata concorrenza alle spalle, tanto meglio aver chiuso la pratica in anticipo. Contro una calabrese che sta smarrendo sempre più l'identità, la Reggina, hanno fatto festa anche due cosentini: il fantasista Luca Garritano (31 presenze due gol e cinque assist a referto) e il fido allenatore in seconda di Fabio Grosso, Stefano Morrone. E nello spogliatoio del Frosinone si parla abbondantemente cosentino se si considera che c'è una folta enclave rossoblù degli scorsi anni: oltre allo stesso Garritano, tra i neo-promossi che hanno giocato ai piedi della Sila ci sono anche Giuseppe Caso (che proprio in maglia cosentina ha conquistato la convocazione a uno stage della Nazionale guidata dal ct Roberto Mancini), il centrocampista Ben Lhassine Konè, l'esterno multiuso Jaime Baez (uno degli eroi dell'ultima promozione in serie B) e l'attaccante Gennaro Borrelli. Il Frosinone che ha centrato il salto di categoria più importante della propria storia (ha agganciato la serie A per la terza volta) parla anche cosentino.