Juventus-Lecce 2-1
Marcatori: 15'pt Paredes, 37'pt Ceesay (rig), 40'pt Vlahovic. JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny 7; Bremer 6 (42'st Gatti sv), Bonucci 6.5, Danilo 5.5; De Sciglio 6 (32'pt Cuadrado 5.5), Fagioli 6, Paredes 6.5 (42'st Locatelli sv), Miretti 6.5 (28'st Pogba sv), Kostic 6.5; Di Maria 5.5 (28'st Chiesa sv); Vlahovic 6.5. In panchina: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Milik, Kean, Rugani, Soulè, Iling-Junior. Allenatore: Allegri 6. LECCE (4-3-3): Falcone 6; Baschirotto 6.5, Romagnoli 5.5, Umtiti 6, Pezzella 6 (26'st Ceccaroni sv); Gonzalez 5.5 (15'st Di Francesco 5.5), Hjulmand 6.5 (44'st Voelkerling-Persson sv), Maleh 6 (15'st Blin 6); Banda 6, Ceesay 7 (44'st Colombo sv), Oudin 5.5. In panchina: Bleve, Brancolini, Tuia, Helgason, Gendrey, Cassandro. Allenatore: Baroni 6.5. ARBITRO: Fourneau di Roma 6. NOTE: cielo sereno, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Umtiti, Paredes, Pezzella. Angoli: 6-6. Recupero: 4'; 5'. La Juventus soffre ma si impone per 2-1 nella gara della 33esima giornata giocata oggi pomeriggio all’Allianz Stadium di Torino contro il Lecce. La squadra allenata da Massimiliano Allegri è tornata così alla vittoria dopo tre sconfitte e un pareggio. Capitolo infortuni: lesione del legamento crociato anteriore al ginocchio destro per Mattia De Sciglio.
Atalanta-Spezia 3-2
Marcatori: 18'pt Gyasi, 32'pt De Roon, 3'st Zappacosta, 9'st Muriel, 19'st Bourabia. ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Toloi 5.5, Djimsiti 7, Scalvini 6 (22'st Palomino 6, 38'st Demiral sv); Maehle 6.5 (47'st Soppy sv), De Roon 7, Koopmeiners 6.5, Zappacosta 7.5; Pasalic 6 (22'st Ederson 6); Muriel 6.5 (22'st Boga 6), Zapata 6.5. In panchina: Rossi, Bertini, Okoli, Hojlund, Bernasconi, Mendicino. Allenatore: Gasperini 6.5. SPEZIA (4-3-3): Dragowski 6; Amian 5 (21'st Ferrer 6), Wisniewski 6.5, Nikolaou 6, Reca 6; Bourabia 6 (38'st Verde sv), Ampadu 5.5 (12'st Ekdal 6), Bastoni 5.5 (12'st Esposito 6); Agudelo 6 (38'st Krollis sv), Shomurodov 6, Gyasi 6. In panchina: Zoet, Marchetti, Sala, Kovalenko, Caldara, Cipot. Allenatore: Semplici 6 ARBITRO: Marinelli di Tivoli 5.5 NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 17.461. Ammoniti: Ampadu, Bastoni, Agudelo. Angoli 12-3. Recupero: 3', 4'. L’Atalanta ha rischiato parecchio, soprattutto nel finale, ma strappa un successo fondamentale per la corsa Champions col 3-2 rifilato allo Spezia. Decisive le reti di De Roon, Zappacosta e Muriel, inutili le marcature di Gyasi e Bourabia per i liguri. Si complica la corsa salvezza per Shomurodov e compagni. Serviva una prova di maturità per evitare di ricadere negli errori del passato, ma l’Atalanta ha iniziato forse nel peggiore dei modi. Alla prima disattenzione difensiva - innescata da una carambola di Scalvini -, lo Spezia è passato in vantaggio al 18' con Gyasi, servito da Bastoni e dimenticato dalla retroguardia nerazzurra. I padroni di casa hanno provato a rispondere di rabbia, Toloi ha sfiorato il pareggio con un colpo di testa bloccato sulla linea di porta da Dragowski. È servito un gran gol di Marten De Roon per trovare il pari, un destro al volo di collo pieno che ha fulminato il numero 69 dei liguri. Nel quarto d’ora finale la squadra di Gasperini ha gestito, incanalando la rabbia per la ripresa: nel secondo tempo i nerazzurri sono scesi in campo praticamente trasformati, nel giro di sei minuti hanno trovato le due reti - al 3' con Zappacosta, al 9' con Muriel - che hanno indirizzato la gara. Lo Spezia ha rischiato di incassare la quarta rete (doppia occasione non capitalizzata da Zappacosta, ndr), ma la squadra di Semplici non si è disunita: al 19' della ripresa Bourabia, dopo la pressione di Shomurodov su Toloi, ha accorciato le distanze. I padroni di casa hanno tremato in un paio di occasioni - salvataggio di Djimsiti prima su Shomurodov, poi di testa ad anticipare gli attaccanti ospiti -, ma l’occasione più ghiotta per il 3-3 ce l’ha avuta Verde a due minuti dal termine, il mancino del numero 10 ha colpito la traversa.
Salernitana-Fiorentina 3-3
Marcatori: 10'pt, 14'st e 36'st (rig) Dia, 36'pt Gonzalez, 26'st Ikonè, 40'st Biraghi. SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 6.5; Lovato 6, Gyomber sv (14'pt Daniliuc 5), Pirola 5.5; Mazzocchi 6.5 (47'st Sambia sv), Bohinen 6 (16'st Vilhena 6), Coulibaly 6.5, Bradaric 6.5; Maggiore 5.5 (16'st Kastanos 5.5), Botheim 6; Dia 8.5. In panchina: Fiorillo, Sepe, Bronn, Troost-Ekong, Iervolino, Nicolussi Caviglia, Bonazzoli, Piatek. Allenatore: Paulo Sousa 6. FIORENTINA (4-3-3): Terracciano 5.5, Dodò 6.5, Martinez Quarta 5.5, Igor 5 (21'st Ranieri 5.5), Biraghi 6.5; Castrovilli 5.5 (15'st Bonaventura 7), Mandragora 6 (21'st Duncan 6), Gonzalez 7, Ikonè 7, Cabral 5.5 (21'st Jovic 5.5), Barak 5.5 (37'st Sottil sv). In panchina: Cerofolini, Vannucchi, Terzic, Venuti, Kayode, Milenkovic, Bianco, Brekalo, Kouamè, Saponara. Allenatore: Italiano 6. ARBITRO: Pezzuto di Lecce 6.5. NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Mandragora, Castrovilli, Cabral, Daniliuc, Botheim, Martinez Quarta, Bradaric, Duncan. Angoli: 2-3. Recupero: 2', 3'. Festival del gol allo stadio Arechi dove Salernitana e Fiorentina realizzano un pirotecnico 3-3. Sousa, squalificato e sostituito in panchina dal vice Sánchez Lladò, cambia leggermente assetto, schierando la Salernitana con il 3-5-2: Maggiore, tornato dal 1' al pari di Lovato, Bohinen e Botheim, si posiziona nel ruolo di mezzala destra, mentre l’attaccante norvegese fa coppia con Dia. La Fiorentina risponde con il consueto 4-2-3-1 con Castrovilli unica novità. L’avvio è di marca granata: dieci minuti e l’Arechi esplode. Bradaric, servito da Botheim, lancia Dia che s'invola a campo aperto, entra in area e batte sul primo palo Terracciano. Dopo aver trovato il vantaggio, però, la Salernitana è costretta a cambiare assetto difensivo: Gyomber lascia il campo per un problema muscolare, al suo posto entra Daniliuc. I granata calano e la Fiorentina inizia a macinare gioco. La Viola si rende pericolosa per la prima volta intorno alla mezzora ma Gonzalez non approfitta di un errore in fase di rimessa di Ochoa e, servito da Ikoné, spara alto da buona posizione. Il pari, però, arriva due minuti dopo: Dodò sfonda sulla destra e dalla linea di fondo fa partire un cross per Gonzalez che salta più in alto di Daniliuc, trovando il gol dell’1-1. La Salernitana accusa il colpo ma la Fiorentina non riesce ad approfittarne. All’Arechi si va al riposo sul risultato di parità. Equilibrio che regge anche nella prima parte della ripresa. A spezzarlo ci pensa nuovamente Dia che, lanciato a rete da Botheim, percorre trenta metri di campo palla al piede e dal limite batte Terracciano per la seconda volta. Sul 2-1 è la Fiorentina a ritrovarsi, anche grazie ai cambi di Italiano che danno più equilibrio ai toscani. Proprio da un’intuizione del neo entrato Bonaventura, al 25', arriva il pari di Ikoné che entra in area, salta Ochoa e fa 2-2. La Salernitana si fionda nuovamente in attacco e al 35' cala il tris: Coulibaly apre per Mazzocchi che entra in area e viene atterrato. Dal dischetto va Dia che trasforma, trovando la tripletta. Il vantaggio, però, dura tre minuti: Biraghi dalla destra disegna una parabola velenosa su punizione che attraversa l'area, sbatte sul palo e termina in fondo al sacco, trovando il gol del definitivo 3-3.
Sampdoria-Torino 0-2
Marcatori: 31'pt Buongiorno, 50'st Pellegri. SAMPDORIA (3-4-1-2): Ravaglia 6.5; Nuytinck 6, Oikonomou 5.5 (1'st Gunter 6), Amione 6 (38'st Murillo sv); Zanoli 5.5, Rincon 5 (32'st Paoletti sv), Winks 5 (38'st Ilkhan sv), Augello 5.5; Cuisance 5 (32'st Malagrida sv); Lammers 5, Gabbiadini 6. In panchina: Turk, Tantalocchi, Murru, Quagliarella, Jesé. Allenatore: Stankovic 5. TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Schuurs 6 (28'st Djidji 6), Buongiorno 7, Rodriguez 6; Singo 6 (18'st Lazaro 6), Ricci 6.5, Ilic 7, Vojvoda 6; Seck 6 (21'st Miranchuk 6), Vlasic 6; Sanabria 6.5 (28'st Pellegri 6.5). In panchina: Gemello, Fiorenza, Gravillon, Bayeye, Gineitis, Linetty, Adopo, Karamoh. Allenatore: Juric 6.5. ARBITRO: Camplone di Pescara 6.5. NOTE: Spetttori 16.865. Espulso al 53'st Amione (dalla panchina) per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Rincon, Amione, Singo, Pellegri. Angoli: 3-2 per il Torino. Recupero: 0', 8'. Il massimo col minimo sforzo. Il Torino vince a Marassi 2-0 con le reti di Buongiorno e Pellegri e spinge sempre più verso la serie B la Sampdoria. La squadra di Stankovic si consegna ai granata: percentuali abbastanza nette sul possesso palla (nel primo tempo ha sfiorato l’80% per gli ospiti) e statistiche che testimoniano una gara a senso unico. Il Torino parte forte, mantiene il possesso palla e la fa girare con buona padronanza anche se di tiri in porta non se ne vedono. Singo cerca di impensierire Ravaglia ma Nuytinck ci mette il corpo, poi Gabbiadini cerca il tiro, palla alta. Al 18' Vojvoda prova l’esterno a giro, palla sul fondo. Mezz'ora poi Ilic crossa verso Buongiorno che stacca di testa e firma il vantaggio granata. Gli ospiti reclamano un rigore (intervento di Augello su Singo) poi Ravaglia è miracoloso su Vlasic (37') dopo un cross di Seck. Sul corner Sanabria va di testa, sfera fuori di un soffio. Il Torino domina, Ravaglia salva ancora su Sanabria (40'). Nella ripresa Gabbiadini cerca inutilmente fortuna (4'), poi Sanabria (25') ubriaca di finte la difesa avversaria prima di saettare fuori. Cuisance e Rincon. Un doppio ingresso che non cambia molto, anzi, sa quasi di resa. A 10' dal termine Miranchuk sfiora l’incrocio dei pali, poi altri due cambi mentre Murru e Quagliarella restano in panchina. Buongiorno ferma in extremis Lammers (40') - zero tiri in porta per i blucerchiati al triplice fischio - e a partita praticamente finita l’ex genoano Pellegri sigla il raddoppio, andando a esultare sotto la Sud e accendendo gli animi. Per la Samp la retrocessione è ormai qualcosa di più di un fantasma.