Udinese 2 Sampdoria 0 Marcatori: 9' pt Pereyra, 34' pt Masina Udinese (3-5-2): Silvestri 6.5; Becao 6, Bijol 6, Masina 7; Ebosele 7 (33' st Perez sv), Pereyra 7 (39' st Pafundi sv), Walace 6.5, Lovric 7 (18' st Arslan 6), Zeegelaar 6 (33' st Udogie sv); Thauvin 6.5 (18' st Samardzic 6), Nestorovski 6. In panchina: Padelli, Piana, Abankwah, Buta, Semedo, Guessand. Allenatore: Sottil 7 Sampdoria (3-4-1-2): Ravaglia 6; Gunter 5, Nuytinck 5, Murru 5.5; Zanoli 6, Rincon 5 (44' st Paoletti sv), Winks 5 (44' st Ilkhan sv), Augello 5; Djuricic 5 (44' st Cuisance sv); Gabbiadini 6 (44' st Lammers sv), Quagliarella 5 (38' st Jesé Rodriguez sv). In panchina: Turk, Zorzi, Oikonomou, De Luca, Murillo, Malagrida. Allenatore: Stankovic 5.5 Arbitro: Baroni di Firenze 6.5 Note: spettatori 12.000 circa. Ammoniti: Winks, Becao, Augello, Masina. Angoli: 7-3. Recupero 2'; 4'. Dopo 12 anni la Sampdoria è di nuovo in serie B. Nelle altre quattro occasioni avvenne con un numero finale gemello (1966, 1977, 1999 e 2011) stavolta la retrocessione arriva a quattro giornate dalla fine e ratifica un campionato disastroso. L'Udinese ha fatto il minimo indispensabile per vincere, ha giocato sulle debolezze doriane, ha colpito quando doveva colpire, cioè all’inizio del match e quando i blucerchiati si stavano facendo pericolosi. Nella ripresa gli ospiti hanno reagito ma la sorte del match sembrava già scritta. L’Udinese parte sparata. Pereyra crossa per Nestorovski colpo di testa alzato da Ravaglia sopra la traversa. Poi, al 9', Augello calcia male un angolo, Ebosele raccoglie la sfera e si fa 70 metri palla al piede, vede il taglio di Pereyra, pallonetto dell’attaccante bianconero ed 1-0. Udinese vicina al raddoppio al 21' quando Ebosele fa tutto da solo poi appoggia a Thauvin, tiro deviato da Ravaglia oltre la traversa. Un colpo di testa di Becao (22'), su angolo di Lovric, finisce sul fondo non di molto. Zeegelaar rischia l’espulsione per aver atterrato, da ultimo uomo, Gabbiadini. Un fuorigioco salva il giocatore dei friulani. Al 34' arriva il raddoppio dell’Udinese. Lovric crossa, Masina sorprende Gunter ed incorna in maniera vincente. Quagliarella è servito poco e male, Ravaglia ferma un tiro di Pereyra (46') in chiusura di primo tempo. Nella ripresa Zanoli impegna Silvestri (7'), Djuricic calcia fuori da due passi. Quagliarella sfiora la traversa (11'), Gabbiadini colpisce il palo (12') poi la gara si spegne, l’Udinese controlla senza altri sussulti. Nel finale, a giochi fatti, quattro sostituzioni tutte insieme per la Sampdoria che retrocede, mestamente, in serie B. Empoli 2 Salernitana 1 Marcatori: 37'pt Cambiaghi, 20'st Caputo, 39'st Piatek Empoli (4-2-3-1): Vicario 6; Ebuehi 7 (41'st Stojanovic sv), Walukiewicz 6, Luperto 6, Parisi 6; Grassi 6.5, Marin 7; Baldanzi 6.5 (33'st Bandinelli sv), Henderson 6 (15'st Akpa Akpro 6), Cambiaghi 7 (33'st Pjaca sv.); Caputo 6.5 (41'st Destro sv). In panchina: Perisan, Ujkani, Cacace, Tonelli, Ismajli, Haas, Vignato, Fazzini, Satriano, Piccoli. Allenatore: Zanetti 6.5. Salernitana (3-4-2-1): Ochoa 6.5; Bronn 5, Lovato 5.5, Pirola 5 (1'st Kastaonos 6); Sambia 5 (1'st Daniliuc 5.5), Coulibaly 5.5 (21'st Bohinen 5.5), Vilhena 5.5 (42'st Nicolussi Caviglia sv), Mazzocchi 5.5; Maggiore 5 (1'st Piatek 6), Botheim 5.5; Dia 5.5. In panchina: Fiorillo, Sepe, Bonazzoli, Ekong, Iervolino, Sfait. Allenatore: Sousa 5. Arbitro: Volpi di Arezzo 6.5. Note: pomeriggio mite, terreno in buone condizioni. Spettatori: 4000 circa. Ammoniti: Baldanzi, Lovato, Bronn. Angoli: 7-7. Recupero: 1', 7' L’Empoli pone una seria ipoteca sulla salvezza aggiudicandosi per 2-1 lo scontro diretto del Castellani contro la Salernitana. Una prova eccellente quella degli azzurri, che staccano così in classifica proprio gli uomini di Paulo Sousa, raccogliendo consensi e applausi. Troppo poco quanto fatto vedere dai granata, per quella che è stata una delle loro peggiori prestazioni recenti, con il solo Ochoa a limitare un passivo che poteva essere ben più pesante e Piatek a mettere la sua firma nel tabellino finale. Il primo tempo è l’antipasto di quello che sarà un autentico monologo dei padroni di casa che, grazie anche al 4-2-3-1 confermato da Zanetti dopo i buoni riscontri dati contro il Bologna quattro giorni fa, schiacciano la Salernitana nella propria metà campo. Le parate di Ochoa su Caputo e Cambiaghi fra l'11' ed il 16' fanno da prologo alla bellissima rete del numero 28 azzurro, al terzo gol consecutivo, stavolta giunto su cross da destra di Ebuehi. Con un Vicario spettatore non pagante, Paulo Sousa decide all’intervallo di cambiare faccia alla sua Salernitana: dentro Daniliuc, Kastanos e Piatek, fuori Sambia, Pirola e Mazzocchi e passaggio al 4-4-2. Ci si aspetta una scossa della Salernitana ed è invece l’Empoli a mancare per un soffio, e per ben due volte, il colpo del ko nel giro di sessanta secondi. Prima un cross pericoloso di Baldanzi viene deviato di istinto in angolo da Ochoa, poi è la traversa a dire no ad Ebuehi. La volta buona è la terza, con assist proprio di Ebuehi per la rete di Caputo dopo lungo consulto Var per un possibile fuorigioco dell’ex Sassuolo. Parisi potrebbe calare il tris ma il suo sinistro in diagonale spaventa soltanto Ochoa ed esce di non molto. Finale thrilling in virtù della rete di Piatek e dei sette minuti di recupero concessi dal direttore di gara Volpi. Pjaca segna al 90' ma tutto viene annullato per un precedente fuorigioco. Poco male per gli azzurri, che conquistano i tre punti e vedono il traguardo ormai a un passo mentre si interrompe dopo dieci gare l’imbattibilità della Salernitana. Sassuolo 1 Bologna 1 Marcatori: 15'pt Berardi, 43'pt Dominguez Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Toljan 5.5, Ruan 6.5 (37'st Ferrari sv), Erlic 6, Rogerio 6; Frattesi 6 (31'st Thorstvedt 6), Lopez 6, Henrique 5.5 (21'st Harroui 6); Berardi 7, Defrel 6.5 (31'st Alvarez 6), Bajrami 5.5 (21'st Lauriente 6). In panchina: Pegolo, Russo, Marchizza, Muldur, Romagna, Obiang, Ceide. Allenatore: Dionisi 6. Bologna (4-2-3-1): Skorupski 5.5; Posch 5.5, Bonifazi 6, Lucumi 5.5, Cambiaso 6; Schouten 6, Dominguez 7 (32'st Moro 6); Orsolini 5.5 (23'st Arnautovic 6), Ferguson 5.5 (40'st Medel sv), Aebischer 5.5; Barrow 6. In panchina: Bardi, Ravaglia, Lykogiannis, Pyyhtia, Sosa, De Silvestri, Zirkzee. Allenatore: Motta 6. Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno 5.5. Note: serata serena, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Posch, Lopez. Angoli 4-4. Recupero: 0, 3'. Sassuolo e Bologna si prendono un punto a testa nel derby romagnolo che chiude la 34esima giornata di Serie A: il match del Mapei Stadium finisce 1-1, grazie alle reti di Berardi e Dominguez, entrambe nel primo tempo. Partita giocata a ritmi blandi, dove subentra il braccino e la prudenza sulla voglia di vincere. Due squadre ormai stabilizzate nella parte sinistra della classifica con l’obiettivo di continuare il proprio percorso di crescita e giocare un calcio propositivo. In palio in questa serata la possibilità di coltivare ancora una speranza europea, seppur flebile: il Bologna in caso di vittoria scavalcherebbe la Fiorentina, al momento ottava, mentre il Sassuolo potrebbe agganciare in classifica proprio i rossoblù. Dopo l’incertezza dei primi minuti il Sassuolo aumenta l’intensità e trova la rete del vantaggio al 15' con Berardi, bravo a sfuggire a Cambiaso e a fulminare Skorupski sul primo palo. Gli ospiti accusano il colpo e faticano nello sviluppo della manovra per vie centrali e nel trovare gli attaccanti. Di contro, i neroverdi dopo il vantaggio creano poco: solamente Henrique al 39' spreca calciando centrale da dentro l’area di rigore. Dal possibile 2-0 per il Sassuolo al pareggio beffa prima dell’intervallo: il Bologna al 43' fa 1-1 con un lampo di Dominguez, bravo a pescare l’incrocio dei pali con un tiro a giro dal limite. Ultimi dieci minuti di tempo incoraggianti per la squadra di Motta, sempre attenta a non dare punti di riferimento per quanto riguarda le posizioni dei suoi interpreti. Il secondo tempo riprende sulla falsa riga del primo, ritmi bassi e poche occasioni; il giro palla di entrambe le squadre è lento e manca il guizzo da parte dei giocatori di maggiore qualità. Sia Dionisi sia Thiago Motta capiscono che è il momento di attingere forze fresche dalle proprie panchine: si alzano rispettivamente Laurientè da una parte e Arnautovic dell’altra per gli ultimi venticinque minuti. Il Bologna sembra credere alla vittoria più dei padroni di casa, ma manca di precisione negli ultimi metri. L’ultimo squillo della serata è di Arnautovic al 80', ma il suo tiro è debole e centrale. Un risultato che smuove poco la classifica delle due squadre e permette alla Fiorentina di rimanere ottava, nonostante la sconfitta a Napoli.