Inter-Sassuolo 4-2
Marcatori: 41'pt e 44'st Lukaku, 10'st Tressoldi (aut.), 13'st Lautaro Martinez, 18'st Henrique, 32'st Frattesi.
INTER (3-5-2): Handanovic 6.5; D’Ambrosio 5.5, De Vrij 6 (28'st Bastoni 6), Acerbi 6; Dimarco 6.5 (16'st Gosens 6), Gagliardini 5.5, Brozovic 6, Mkhitaryan 6.5 (16'st Asllani 6), Bellanova 6.5 (33'st Darmian sv); Lukaku 8, Correa 6 (1'st Lautaro Martinez 7). In panchina: Onana, Dumfries, Dzeko, Calhanoglu, Barella, Zanotti. Allenatore: Inzaghi 6.5.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli 6; Toljan 6 (31'st Zortea 6), Erlic 5.5, Tressoldi 4.5 (17'st Ferrari 6), Rogerio 6; Frattesi 7, Lopez 5, Henrique 6.5 (31'st Thorstvedt sv); Berardi 6.5, Defrel 5.5 (12'st Pinamonti 6), Laurientè 6.5 (12'st Bajrami 6). In panchina: Pegolo, Russo, Marchizza, Harroui, Alvarez, Obiang, Ceide, Muldur, Romagna. Allenatore: Dionisi 6.
ARBITRO: Marcenaro di Genova 6.5.
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: De Vrij, Brozovic, Defrel, Tressoldi, Henrique Angoli: 5-1 per il Sassuolo. Recupero: 2'; 4'.
Vittoria convincente dell’Inter che batte per 4-2 il Sassuolo e con i suoi 66 punti aggancia momentaneamente al secondo posto della classifica la Juventus. Decisiva la doppietta di Lukaku, intervallata dall’autogol di Tressoldi e dalla rete di Lautaro. Dopo soli undici minuti il Sassuolo pericoloso con la rete annullata a Berardi a causa della posizione irregolare dell’eventuale assist-man Laurienté. Controllo Var e gioia neroverde cancellata, così come accade pochi minuti più tardi anche all’Inter, che trova il gol con Correa ma anche qui un offside - quello di Dimarco al momento del passaggio vincente - fa sì che il punteggio di San Siro resti sullo 0-0. Squadre alte e occasioni da entrambe le parti, con Berardi che al 19' fa le veci del trequartista e mette una gran palla con il suo sinistro per Matheus Henrique che tutto solo indirizza male il colpo di testa. Al 36' risponde l’Inter, ancora con l’iniziativa sulla fascia sinistra di Dimarco e il cross per Correa che di testa manda il pallone di poco alto sopra la traversa di Consigli. Ribalta il fronte la squadra di Dionisi, con Berardi ancora pericoloso nel servizio per Frattesi che schiaccia troppo la conclusione di destro e trova quindi la respinta di Handanovic. In chiusura di primo tempo sono i nerazzurri a trovare il vantaggio, grazie al gol di Lukaku che prende bene posizione su Tressoldi e scarica un sinistro potentissimo che si insacca senza possibilità di intervento per Consigli. Ripresa che si apre con la buona occasione per il neo entrato Lautaro, che scappa via ancora a Tressoldi ma dall’interno dell’area di rigore calcia altissimo senza trovare il raddoppio interista. Appena dieci minuti nel corso del secondo tempo e la formazione di Inzaghi trova il raddoppio, con il cross dalla trequarti di Bellanova deviato in maniera decisiva in rete da Tressoldi. 2-0 per l’Inter, che non fa nemmeno in tempo ad esultare che confeziona anche il terzo gol grazie a Lautaro, con il suo destro dal limite dell’area che - deviato ancora da Tressoldi - va a battere nuovamente Consigli. Sassuolo in balia dell’avversario ma che non rinuncia ad attaccare e trova il 3-1 con la bella palla di Berardi servita sotto misura a beneficio dell’inserimento vincente di Henrique. Neroverdi che continuano a spingere, cogliendo impreparata l’Inter sugli inserimenti dei centrocampisti, così come nel gol del 3-2 siglato da Frattesi: incursione con i tempi giusti del centrocampista degli emiliani che di testa sfrutta benissimo l’assist di Rogerio e accorcia le distanze. Inter che deve dunque risalire la corrente e chiudere la gara, ci pensa quindi ancora Lukaku innescato da Brozovic e letale con il sinistro a siglare il 4-2 che fa scorrere i titoli di coda.
Spezia-Milan 2-0
Marcatori: 30' st Wisniewski, 40' st Esposito
Spezia (4-3-3): Dragowski 6.5; Amian 7, Ampadu 6.5, Wisniewski 7.5, Nikolaou 6.5; Esposito 8, Ekdal 6.5, Bourabia 6.5 (17'st Zurkowski 6.5); Reca 7, Nzola 6, Gyasi 6.5 (48' st Kovalenko sv). In panchina: Marchetti, Zoet, Caldara, Ferrer, Cipot, Krollis, Shomurodov, Verde. Allenatore: Semplici 7
Milan (4-2-3-1): Maignan 6.5; Kalulu 5, Kjær 5, Tomori 5 (40' st Calabria sv), Hernández 5 (17'st Ballo-Touré 5); Tonali 6, Pobega 6; Saelemaekers 5 (17'st De Ketelaere 5), Díaz 6 (26' st Adli 5.5), Origi 5; Rebic 5 (26' st Giroud 5.5). In panchina: Mirante, Tatarusanu, Gabbia, Bakayoko, Vranckx, De Ketelaere. Allenatore: Pioli 5
Arbitro: Doveri di Roma 1 voto 5
Note: Spettatori 15.000 circa. Ammoniti: Amian, Diaz. Angoli: 6-9. Recupero: 0'; 7'.
Clamoroso al Picco. Milan a picco. Lo Spezia ha battuto i campioni uscenti. Firmato Wisniewski ed Esposito. Forse con la testa alla Champions, il rimaneggiato Milan non ha fatto un partitone contro uno Spezia disperato. Pensando a una partita difensiva, Semplici aveva optato per la difesa a tre, con Amian e Reca sulle linee esterne. Scelta azzeccata. Dopo una serie di risultati preoccupanti, lo Spezia ha subito l’attacco rossonero (palo di Tonali), riuscendo sporadicamente a impegnare la difesa di Pioli, senza creare eccessivi pericoli. Priva di tanti titolari, la squadra di Pioli ha dovuto affidarsi alle scorribande di Hernandez e a qualche tentativo di Pobega e Saelemaekers, mentre le punte Origi e Rebic si son visti poco. Anche gli spezzini non hanno potuto far molto, nel primo tempo, nonostante la presenza di Nzola. Non si può parlare di partita entusiasmante sul piano qualitativo, anche se combattuta. Altra partita dello Spezia nella ripresa. Diciamo che i rossoneri hanno avuto una evidente flessione e lo Spezia si è reso pericoloso con Nzola, Ekdal e Wisniewski. Maignan salvifico. Saelemaekers dal limite ha strozzato un tiro che avrebbe potuto essere più pericoloso. Una legnata di Hernandez da trenta metri è stata deviata da Dragowski. Un colpo di testa di Amian (alto) ha spezzato l’assalto rossonero. Nella ripresa, Spezia più aggressivo, senza conclusioni valide. Diaz, spinto da retro in area, troppo poco per Doveri. Bourabia dal limite ha sfiorato l'incrocio. Tonali da destra sull'esterno della rete. Dopo l'espulsione di Lorieri (secondo di Semplici) per proteste, è entrato Zurkowski per Bourabia. Pioli ha fatto entrare Ballo-Touré (Hernandez) e De Ketelaere (Saelemaekers). Un’azione Gyasi-N'Zola con tiro respinto di ginocchio da Maignan che poco dopo ha deviato un tiro di Ekdal. Adli ha sostituito Diaz nel Milan. Al 30' la svolta: angolo da sinistra, testa di Amian: palo, sul rimbalzo Wiinsiewki ha insaccato da due passi. E’ entrato Calabria. Al 40' punizione di Esposito all’angolo alto sulla destra di Magnan. Gran finale dello Spezia e vittoria meritata. Milan all’attacco nel finale, ma col morale in cantina.
Salernitana-Atalanta 1-0
Marcatore: 48' st Candreva
Salernitana (3-4-2-1): Ochoa 6; Daniliuc 6, Lovato 6, Pirola 6; Mazzocchi 6 (21' st Kastanos 6), Coulibaly 6.5, Vilhena 6 (44' st Bohinen sv), Bradaric 6; Botheim 5.5 (35' st Candreva 7), Dia 5, Piatek 6.5. In panchina: Sepe, Fiorillo, Ekong, Gyomber, Sambia, Nicolussi Caviglia, Maggiore, Bonazzoli. Allenatore: Sousa 6.
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello 6; Toloi 6, Djimsiti 6.5 (25' st Demiral 6), Scalvini 6; Soppy 6 (3' st Okoli 6), De Roon 6.5, Ederson 6, Zappacosta 6.5; Pasalic 5.5 (1' st Hojlund 6.5), Koopmeiners 5.5, Zapata 5.5 (20' st Muriel 5.5). In panchina: Musso, Rossi, Mendicino, Bernasconi, De Nipoti. Allenatore: Gasperini 5.5.
Arbitro: Piccinini di Forlì 6
Note: pomeriggio piovoso e con un forte vento, campo non in perfette condizioni. Ammoniti: Scalvini, Lovato, De Roon, Coulibaly. Angoli: 5-3. Recupero: 1', 5'+2.
Con un bellissimo gol di Antonio Candreva nei minuti di recupero, la Salernitana batte 1-0 l’Atalanta ed è a un passo da una nuova clamorosa salvezza in serie A, dopo il miracolo dello scorso anno compiuto da mister Nicola. Sconfitta amarissima per l’Atalanta, alla sua seconda sconfitta di seguito, dopo quella in casa contro la Juventus nel turno precedente. I bergamaschi sono al momento settimi in classifica a 58 punti, i campani salgono al 15esimo posto con 38 punti.
I padroni di casa scendono in campo pensando di vendicare la pesante sconfitta per 8-2 dell’andata e Sousa sorprende tutti schierando una formazione piuttosto offensiva con Botheim, Piatek e Dia, in campo contemporaneamente. Nell’Atalanta, Zapata ritrova una maglia da titolare: assenti, invece, per infortunio Boga e Ruggieri. Primo tempo difficile per Atalanta e Salernitana, costrette a fare i conti non solo con gli avversari, ma anche con le difficili condizioni meteorologiche. Sull'Arechi si abbatte il diluvio, piuttosto intenso soprattutto nei venti minuti finali di tempo: il terreno di gioco si inzuppa d’acqua e la circolazione di palla diventa difficoltosa. La partita è molto equilibrata, soprattutto nei duelli in mezzo al campo: la Salernitana è ben schierata e prova a imporre il proprio gioco, ma la pressione a uomo dei bergamaschi impedisce ai granata di avvicinarsi troppo alla porta di Sportiello.
Le occasioni migliori le ha l’Atalanta con un Zapata molto cercato dai compagni che, però, fallisce due occasioni di testa, prima al 19' e poi al 42'. Nella ripresa le condizioni del campo non migliorano, seppur un timido sole e un vento meno intenso. Gasperini si gioca subito la carta Hojlund, mentre perde Soppy e Djimsiti nel corso della ripresa, entrambi per infortunio. Al 56' Dia ha un occasione clamorosa per segnare il gol del vantaggio: il nigeriano, però, a Sportiello battuto, spedisce alta la sfera. Cresce la Salernitana che aumenta i giri del pressing e l’intensità: l’Atalanta è meno precisa nella manovra e perde molti possessi in maniera molto banale. Quando meno te l’aspetti, però, ecco arrivare l’episodio che cambia la partita: Candreva al 93' porta in vantaggio la Salernitana con un violento tiro all’angolino basso. Un duro colpo per l’Atalanta, lontanissima ormai dal sogno Champions.
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