Lecce Spezia 0-0
LECCE (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 5.5, Baschirotto 6, Umtiti 5.5, Gallo 6; Gonzalez 5.5 (14'st Askildsen 6), Blin 6, Oudin 5.5; Strefezza 6, Colombo 5 (14'st Ceesay 6.5), Di Francesco 5.5 (47' st Pezzella sv). In panchina: Brancolini, Bleve, Pongracic, Lemmens, Cassandro, Romagnoli, Ceccaroni, Tuia, Helgason, Hjulmand, Maleh, Voelkerling. Allenatore: Baroni 5.5. SPEZIA (3-5-2): Dragowski 6; Wisniewski 6.5, Ampadu 6, Nikolaou 6; Gyasi 5.5 (38'st Ferrer sv), Bourabia 6 (18'st Zurkowski 5.5), Esposito 5.5, Ekdal 6, Reca 5.5; Nzola 6, Shomurodov 5.5 (18'st Agudelo 6). In panchina: Marchetti, Zoet, Kovalenko, Verde, Cipot, Krollis. Allenatore: Semplici 6. ARBITRO: Mariani di Aprilia 6. NOTE: pomeriggio nuvoloso, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Umtiti, Wisniewski, Esposito, Nzola, Blin. Angoli: 5-2 per lo Spezia. Recupero: 0; 3'. Termina in parità il delicato scontro salvezza della 36 giornata di Serie A tra Lecce e Spezia: 0-0 il risultato del Via del Mare, al termine di un match abbastanza noioso e privo di grandi emozioni, in cui le due squadre si sono preoccupate più di non prenderle che di darle. In forza di questo risultato la Cremonese è retrocessa in serie B a due giornate dalla fine del campionato. Il punto a testa per Lecce e Spezia alla fine fa comodo sia alla squadra di Baroni, che si porta a +3 sulla zona retrocessione, che a quella di Semplici, ora a +1 sul terzultimo posto del Verona. Migliore l’avvio della formazione ligure, che dopo sei giri di lancette dal fischio d’inizio calcia per la prima volta verso la porta con Nzola, impreciso di poco con un mancino da fuori area. E’ di fatto questa l’unica vera occasione di un primo tempo comunque equilibrato ma privo di particolari emozioni. Nella ripresa il copione della gara non cambia, provano a venir fuori dal guscio anche i salentini, ma entrambi i portieri restano di fatto inoperosi. Al 77' per lo Spezia è ancora Nzola a rendersi pericoloso, l’attaccante bianconero però fallisce una buona chance da situazione di corner colpendo solo l’esterno della rete da posizione invitante. Un paio di minuti più tardi prova a rispondere il Lecce con una conclusione dalla distanza di Strefezza, troppo centrale e bloccata senza problemi da Dragowski. Nel finale, in pieno recupero, arriva la più grande palla gol del match per i bianconeri, con Ekdal che dopo un batti e ribatti in area viene murato provvidenzialmente da Askildsen. Al triplice fischio così resiste lo 0-0.
Torino-Fiorentina 1-1
MARCATORI: 3'st Jovic, 21'st Sanabria. TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 5.5; Djidji 6, Schuurs 6, Buongiorno 6.5; Singo 6 (16'st Aina 6), Ricci 5.5, Ilic 6, Rodriguez 5.5 (16'st Lazaro 6); Karamoh 6 (16'st Miranchuk 6.5), Vlasic 6; Sanabria 7 (35'st Pellegri sv). In panchina: Fiorenza, Gemello, Bayeye, Gravillon, Adopo, Gineitis, Linetty, Seck, Vieira, Vojvoda, Zima. Allenatore: Juric 6. FIORENTINA (4-2-3-1): Cerofolini 5.5; Venuti 6, Quarta 6, Igor 5.5, Terzic 6; Mandragora 6.5 (28'st Bianco 6), Duncan 6; Sottil 6.5 (1'st Jovic 7.5), Barak 5.5 (40'st Ranieri sv), Saponara 5.5 (20'st Brekalo 5.5); Kouame 6.5 (28'st Ikone 5.5). In panchina: Terracciano, Vannucchi, Dodo, Milenkovic, Kayode, Castrovilli, Cabral, Biraghi. Allenatore: Italiano 6.5. ARBITRO: Massimi 6 NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 20.403. Ammoniti: Mandragora, Singo, Bianco. Angoli: 3-1 per il Torino. Recupero: 0'pt, 5'st. Torino-Fiorentina hanno chiuso in parità (1-1), un risultato che non serve a nessuna delle due squadre che speravano di raggiungere l’ottavo posto in classifica e che invece si trovano ad occupare la decima posizione con 50 punti, in coabitazione con il Bologna. I gol nel secondo tempo: a Jovic ha risposto Sanabria. A gettare alle ortiche i possibili tre punti sono stati sicuramente i granata che, oltre a confermarsi squadra da trasferta, non sono stati in grado di approfittare di una Viola rimaneggiata, reduce dalle fatiche di Conference League. E invece sono stati proprio gli ospiti, dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, a cercare e a trovare il gol al 48' con Jovic, entrato nella ripresa al posto di Sottil, lesto di testa ad approfittare di una disattenzione della difesa. Sbloccato il match, la Fiorentina ha sprecato altre occasioni per raddoppiare. Il Toro si è svegliato soltanto più tardi con alcuni cambi decisi da Juric: al 66' bellissimo il gol del bomber Sanabria su passaggio di Buongiorno, sempre più decisivo in zona d’attacco.
Napoli-Inter 3-1
MARCATORI: 22'st Anguissa, 37'st Lukaku, 40'st Di Lorenzo, 49'st Gaetano. NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 7.5, Rrahmani 6.5, Kim 7 (29'st Juan Jesus 5), Olivera 6; Anguissa 7.5, Lobotka 6.5, Zielinski 6.5 (38'st Gaetano 7); Elmas 6 (24'st Raspadori 6), Osimhen 6 (24'st Simeone 6.5), Kvaratskhelia 6.5 (37'st Politano sv). In panchina: Gollini, Marfella, Demme, Mario Rui, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Ndombèlè. Allenatore: Spalletti 6.5. INTER (3-5-2): Onana 6.5; D’Ambrosio 6.5, De Vrij 5.5, Bastoni 6 (13'st Acerbi 6); Bellanova 5.5 (29'st Dumfries sv), Barella 6 (13'st Brozovic 6), Asllani 6, Gagliardini 4, Gosens 5.5 (35'st Martinez sv); Lukaku 7, Correa 5.5 (29'st Dimarco 6.5). In panchina: Handanovic, Cordaz, Dzeko, Calhanoglu, Darmian, Stankovic, Akinsanmiro. Allenatore: Inzaghi 5.5. ARBITRO: Marinelli di Tivoli 5. NOTE: cielo nuvoloso, campo in buone condizioni. Al 41'pt espulso Gagliardini per doppia ammonizione. Ammoniti: Elmas. Angoli 4-1 per il Napoli. Recupero 1' pt, 6' st. Il Napoli prosegue al meglio la sua lunga festa scudetto superando in casa per 3-1 un’Inter che ha fatto riposare più di un titolare. Sono Anguissa, una perla di capitan Di Lorenzo nel finale e la prima rete in campionato di Gaetano a regalare il successo agli azzurri, rimasti in superiorità numerica per buona parte dell’incontro a causa dell’espulsione di Gagliardini. I neo campioni d’Italia partono meglio e al 17' sfiorano il vantaggio con Anguissa, che con un velenoso sinistro dal limite calcia a lato di un soffio. Al 23', l’arbitro grazia Gagliardini che, già ammonito, commette un fallo in ritardo da dietro su Kvaratskhelia. Il centrocampista ex Atalanta ci ricasca però al 41', quando commette un intervento ingenuo sul piede di Anguissa ricevendo il secondo giallo e terminando così la sua partita con largo anticipo. Il primo tempo finisce senza reti. - La prima chance della ripresa è ancora per i partenopei, con Di Lorenzo che va al tiro a sorpresa dopo un corner corto ma Onana è attento e devia. Il portiere camerunense si ripete al 21', quando salva in tuffo un destro a giro di Kvaratskhelia. La difesa nerazzurra deve però capitolare un minuto più tardi. Zielinski serve Anguissa in area, il quale si sposta la palla sul destro in una frazione di secondo e trafigge il suo connazionale con una conclusione secca, firmando l’1-0. Il neo entrato Raspadori sfiora il raddoppio al 32', quando riceve una palla invitante in area da Lobotka ma si allarga troppo il pallone nel tentativo di scartare Onana. Un minuto più tardi, Marinelli annulla il 2-0 di Simeone per un presunto fallo commesso da Zielinski su D’Ambrosio al momento dell’assist che sembrava però non esserci. I campani sembrano controllare, ma al 37' arriva la doccia fredda. Dimarco crossa dalla sinistra, Juan Jesus si addormenta e Lukaku ne approfitta con una zampata ravvicinata che batte Meret da due passi. Gli uomini di Spalletti però non si abbattono e al 40' trovano il 2-1. Di Lorenzo riceve la sfera dal limite e indovina un sinistro a giro millimetrico che si spegne sotto l’incrocio dei pali con Onana immobile. In pieno recupero, un contropiede ben orchestrato da Simeone viene finalizzato da Gaetano per il 3-1 che chiude definitivamente i conti con il destro. Il Napoli sale così a quota 86. L’Inter rimane invece terza con 66 punti ma con solo due lunghezze di vantaggio sul quinto posto occupato dal Milan.
Lazio Udinese 1-0
MARCATORE: 16'st Immobile (rig). UDINESE (3-5-1-1): Silvestri 7; Perez 6, Bijol 6, Masina 5; Pereyra 6, Arslan 6 (25'st Nestorovski 6), Walace 6, Lovric 5.5, Udogie 5.5 (25'st Zeegelaar 6); Samardzic 5.5 (42'st Thauvin sv); Beto 6 (42'st Vivaldo sv). In panchina: Padelli, Piana, Abankwah, Buta, De Sousa, Guessand, Centis, Russo, Bassi. Allenatore: Sottil 6. LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6 (30'st Marusic sv), Casale 6.5, Romagnoli 6.5, Hysaj 6; Milinkovic-Savic 6, Vecino 6, Luis Alberto 6.5; Felipe Anderson 5.5 (1'st Pedro 6), Immobile 7, Zaccagni 6 (42'st Basic sv). In panchina: Maximiano, Adamonis, Patric, Gila, Radu, Bertini, Cancellieri, Gonzalez. Allenatore: Sarri 6.5. ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Felipe Anderson, Udogie, Pereyra, Bijol. Angoli: 8-3 per la Lazio. Recupero: 1' pt; 4' st. La Lazio mette una bella ipoteca sulla Champions grazie alle vittoria di misura contro l’Udinese nella 36esima giornata di Serie A. Alla Dacia Arena di Udine basta il gol di Immobile su calcio di rigore dopo un’ora di gioco per blindare il terzo posto a due partite dalla fine del campionato. I biancocelesti erano a caccia di punti pesanti per mettere un altro tassello sulla qualificazione e, in un primo tempo che non regala grandi emozioni, la squadra di Sarri è quella che va più vicina al vantaggio in due occasioni. Prima con Immobile, dopo venti minuti, con un colpo di testa deviato in calcio d’angolo da Silvestri. Poi sul finale di frazione con Luis Alberto, che conclude di poco fuori con il destro a giro. Tra le due azioni, il tempo scorre senza che l’Udinese riesca a rendersi pericolosa. Gli uomini di Sottil però restano sempre compatti e difendono con ordine. Il secondo tempo riparte dunque dal giusto risultato di 0-0. Il primo lampo della ripresa arriva subito e porta la firma di Immobile: a salvare i friulani è ancora Silvestri con un’altra bella parata. La Lazio sembra tornata in campo con maggiore convinzione e colleziona svariate occasioni per andare in vantaggio. Ci provano Luis Alberto e Vecino, sfortunati nelle conclusioni. Solo dopo un’ora di gioco arriva la svolta per i biancocelesti: l'arbitro Pairetto fischia calcio di rigore per il fallo di Masina su Immobile, al 61' l’attaccante va sul dischetto e non sbaglia l'esecuzione dello 0-1. Dalla rete in poi è tutta un’altra storia, Romagnoli sfiora il raddoppio colpendo un palo clamoroso. L'Udinese fatica ma nel finale si vede annullare il pareggio di Nestorovski per fuorigioco. Alla Lazio basta un solo gol per avvicinarsi sensibilmente alla Champions: sale a quota 68 quindi a +4 punti sul Milan quinto. I friulani restano a 46 punti e senza obiettivi attendono solo la fine del campionato.