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“Fosca Innocenti”, per attrarre non basta la simpatia di Vanessa Incontrada

Possiamo affermare che, grazie alla possibilità di cambiare canale, nessun telespettatore è stato maltrattato durante la visione di Fosca Innocenti, venerdì, in prima serata su Canale 5 e chi, eroicamente, è rimasto fino alla fine a vedere il primo episodio, non riporterà effetti collaterali. Avete capito già qual è, in sintesi, la nostra opinione sulla nuova fiction del Biscione, capolavoro di rara fattura che ci ha fatto persino rimpiangere la messa in onda del GFVip.
Anzi, a proposito del reality che per due settimane consecutive, la prima per evitare il confronto con il Festival di Sanremo e la seconda per fare spazio a Fosca, ha saltato la classica giornata di programmazione, anche qui, possiamo affermare con certezza che, messa a confronto la recitazione degli attori della fiction con quella di Alex Belli, quest’ultimo appare emulo di Laurence Oliver e può tranquillamente candidarsi all’Oscar come migliore attore protagonista. Resta, quindi, almeno per noi, un mistero come Fosca Innocenti, sia stato il programma più visto di venerdì, immaginiamo con grande afflizione di Milly Carlucci alla conduzione della ennesima edizione del Cantante mascherato, ma, dopo una settimana di overdose cantantifera sanremese, c’era da aspettarsi un sano rigetto verso un ulteriore varietà a base di canzoni, per di più eseguite da personaggi travisati in carri carnevaleschi. Certo, merita encomio il fatto che Canale 5 abbia voluto realizzare un prodotto al femminile, perché nel commissariato diretto da Fosca, interpretata da Vanessa Incontrada, sia le agenti che il PM di riferimento siano tutte donne. Una notazione va anche alla lingua, visto che la storia è ambientata ad Arezzo, la parlata toscana fa da padrona con una percentuale di acca aspirate superiore alla normale tollerabilità.
Per il resto la trama pilucca di qua e di là senza una identità originale, ispirandosi ma a parti invertite al rapporto che nei Delitti del Barlume, lega il proprietario di un bar, lì interpretato da Filippo Timi, con la capa del locale commissariato e, anche qui, la protagonista rivela un malcelato interesse per Cosimo, gestore di una enoteca impersonato da Francesco Arca. Se poi, pensate che Fosca per la risoluzione delle indagini fida sul suo straordinario olfatto, così come Blanca, suppliva alla mancanza di vista con la sviluppata percezione degli altri sensi, comprenderete che manca completamente la caratterizzazione del prodotto che, ovviamente non può contare esclusivamente sulla simpatia di Vanessa Incontrada.

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