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L'incredibile sequestro Casana: il racconto dei fratelli Marina e Giorgio. E il coraggio di una madre

Il 22 agosto 1979 in Sardegna, si è compiuto il più rocambolesco e incredibile dei sequestri di persona in Italia. I banditi venuti dal mare, si calano dalla ripida scogliera di Capo Pecora e rapiscono due giovanissimi fratelli torinesi, Marina e Giorgio Casana rispettivamente di 16 e 15 anni.

Su RaiPlay in prima visione esclusiva dal 3 marzo, per la serie Racconti Criminali, a distanza di 42 anni i protagonisti ripercorrono quella drammatica vicenda: il sequestro, la prigionia, il rilascio, le indagini.  Per il rapimento dei fratelli Casana furono emesse undici condanne per complessivi centonovantotto anni di carcere.

Per le modalità è uno dei rapimenti più incredibili della storia dei sequestri: sei banditi vestiti da pastori, si calano dalla ripida scogliera di Capo Pecora – a sud del Golfo di Oristano – raggiungono l’isolotto dove si trova la famiglia Casana e minacciano di rapire la ragazza. Ma interviene la madre che indica ai rapitori di prendere anche l’altro figlio per non lasciare da sola Marina. Una scelta estrema da parte di una donna che fin dall'inizio cambia il piano criminale dei banditi, costretti a dover gestire due ostaggi.

E sarà sempre la madre a collaborare attivamente con la magistratura e le Forze dell’Ordine. Importanti anche le testimonianze dell’ex magistrato Ettore Angioni, all'epoca sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari; dell’ex comandante dei Carabinieri Luciano Gavelli, che seguì le indagini; del testimone oculare Gianmaria Sertorio, oggi questore vicario della Questura di Reggio Calabria, presente sullo scoglio al momento del rapimento e di Paolo Oggianu, nipote dell’emissario padre Cosimo Onni che dopo 61 giorni di prigionia, recatosi all'appuntamento coi sequestratori consegnò la tranche finale della cifra prevista come riscatto e restituì Marina e Giorgio ai genitori.

Un racconto corale che ricostruisce il rapimento sotto ogni angolazione, compresa quella giudiziaria. Il processo ai rapitori dei fratelli Casana fa da apripista: nel febbraio dell’82 inaugura il maxi dibattimento con 12 sequestri compiuti dalla cosiddetta “Superanonima Sarda” una monumentale istruttoria espletata dal giudice Luigi Lombardini e dall'allora sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Ettore Angioni, con alla sbarra un centinaio di imputati e una sentenza per complessivi 1.216 anni di carcere.   “L’incredibile sequestro Casana”, di Vania Colasanti, collaborazione Vincenzo Faccioli Pintozzi, produttore esecutivo Anna Rita De Camillis, regia di Letizia Rossi.

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