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Soleil Sorge si confessa a "Verissimo": dalla morte del suo primo amore alla storia con Alex Belli

Soleil Sorge, la vita prima delle telecamere, la malattia della madre, la morte del suo primo amore, il teatrino con Alex Belli e l'amore fuori dalla casa. Si è raccontata a cuore aperto l'ex gieffina, uscita dal reality più famoso (e lungo) d'Italia ad un passo dalla finale. Nel salotto di Verissimo, intervistata da Silvia Toffanin, ha parlato di quell'amore, vissuto e stroncato quando era appena sedicenne. "Non posso dire come l'ho affrontato perché forse non l'ho affrontato affatto. Mi ha buttata giù, ero ancora troppo giovane e acerba nei confronti della vita. Ero troppo giovane per capire che la vita può svanire in un attimo. La forza per reagire ed andare avanti l'ho trovata nella vita stessa".
Lui non faceva uso di droghe, ma ha avuto la curiosità di provare. Una volta e overdose. "Io ero lì per caso, avevo fatto un corso di riabilitazione quell'estate, mi sono trovata lì a doverglielo praticare e i sanitari che l'hanno soccorso mi hanno detto che in quel momento l'ho salvato. Poi per lui si sono aperte le porte di un centro di riabilitazione, perché doveva affrontare le sue tante fragilità. Quindi è riuscito a tornare all'università. "Lo hanno trovato morto nella sua stanza, nei dormitori, per un mix letale di droga e alcool".
Un dolore grandissimo, che Soleil ha dovuto affrontare poco dopo la malattia di sua madre. "In quel periodo facevo ancora le medie, lei mi disse che aveva rasato la testa per via di una scommessa. Poi si è presa cura lei di me, per aiutarmi a capire quello che stava accadendo".
Quindi la depressione, le ansie, nello stesso anno cinque incidenti d'auto... "Sono diventata forte perché ho dovuto diventarlo". Nella casa Soleil giura di essere sempre stata se stessa. "Certo, magari: ogni tanto qualcosa l'ho omessa, mordiamoci la lingua che conviene. Ogni tanto ripaga. Ma a livello emozionale ho vissuto ogni sfumatura e ognuna ho cercato di viverla al 100% come se non ci fossero state le telecamere". E poi c'è quella storia "fuori". Quell'uomo del mistero che ha aleggiato in certi discorsi mai completamente detti. "Ho sempre cercato di mantenere un velo su tutto. Stavamo insieme da poco prima che entrassi al GfVip, ma è stato così intenso che anche quel poco ci ha tenuti insieme". Lui si chiama Carlo, così dicono. "Ma vuole restare fuori dai riflettori e io voglio rispettare la sua volontà".

Eppure, nonostante i buoni propositi, dopo tutto quello che è successo con Belli nella casa, è stato tirato inevitabilmente in mezzo. E così si arriva ad uno dei temi caldi di questa edizione, quello che più di tutti ha tenuto banco settimana dopo settimana, mese dopo mese. "Il trasporto con Alex? Sono consapevole che non sia facile accettare quel che si è visto, ma io non sono mai stata innamorata di Alex. Spero si possa capire anche quel che ho sbagliato, mi assumo le mie responsabilità. Chi mi ama, mi capirà".

Alex Belli Soleil l'ha amato "umanamente", niente di più. Almeno così si è ridimensionata tutta la vicenda, alla luce della "mancanza dei riferimenti che rimangono fuori da quella porta rossa, che ti stringe a chi sta dentro con te. Ma lui non è mai stato il mio tipo. La complicità, la chimica, non è mai sfociata nel romanticismo. Peraltro non ho mai voluto rovinare il suo matrimonio con Delia. Anche come donna, lungi da me portare sofferenza a l'uno o a l'altra".
Chimica artistica o erotica, di fisico c'è stato tutto. "Lì è tutto fisico, coccole, baci, abbracci. Avete visto tutto ciò che è successo. Io ho voluto freddare e fermare certi suoi slanci. Davanti al suo ti amo ho reagito da donna che già l'aveva intuito. Era difficile frenare il desiderio di vicinanza, mancava poco che accadesse altro".
Teatrino? "Sono stanca di sentir parlare di vittime e carnefici. Non c'è stato niente di più vero di quello che abbiamo vissuto".

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