No, che sia il favorito meglio non dirlo. Per quella sana scaramanzia che, come una formula magica, propizia più fortuna se si tace che se si dice. Ma va bene pensarlo, crederlo, crederci. È buono e giusto e necessario guardare indietro per vedere quanto si sia andati avanti e trovarci sempre lui. Quello stesso artista smaltato, talvolta schermato da occhialoni bianco luce. Il ragazzo rock venuto in trasmissione il primo giorno e, puntata dopo puntata, tra frecciate e sfrecciate, arrivato lì dove si era sempre proiettato: la finalissima di Amici. Stasera sarà l'ultima puntata dell'edizione 21, lo stesso numero dei suoi anni. Sono nati insieme Luigi Strangis e il suo sogno. E stasera il cantautore calabrese di Lamezia Terme rinascerà, comincerà tutto daccapo come se questi ultimi nove mesi di scuola non fossero stati altro che una gestazione, come una rigenerazione. Come se "passare" la semifinale, prendersi la maglia d'oro alla terza manche ("Non ci credo… grazie mamma, grazie papà!") non fosse già stato più difficile del previsto. Luigi Strangis ha "vinto" il proprio posto in finale (con i diretti concorrenti Sissi, Alex e Albe e i ballerini Michele e Serena) al pianoforte. Anzi… dopo essersi mostrato abbracciato alla chitarra, dietro il contrabasso, sulla batteria... il premio l'ha guadagnato con lo strumento degli strumenti: la voce. Accompagnata da una scrittura dirompente, prorompente, prepotente. Da una firma urgente, dall’interpretazione ungente. Sarà che alle spalle, sulle spalle, ha una storia di quelle che cambiano la vita. E si sente. La malattia, il diabete scoperto a 16 anni e tutti quei sintomi da controllare nel nome di una normalità da riprendersi. Le emozioni da gestire, gli alti e bassi da bilanciare. Le mani come indicatore, le bustine di zucchero come antidoto, le lacrime come sfogo. E quel mantra (“in fondo c’è di peggio”) come insulina. Lui ha madre calabrese e padre napoletano (che venerdì lo ha sorpreso presentandosi con quella vecchia chitarra comprata per il suo Luigi piccolo, per il suo piccolo Luigi), ha frequentato il Liceo Musicale Tommaso Campanella di Lamezia. È "testardo, disordinato, competitivo. Mi fa arrabbiare chi non mi rispetta, chi non rispetta gli altri, chi non mi ascolta e chi mi comanda. Per me cantare significa non pensare. Non ho mai studiato canto. Scrivo e arrangio tutto da solo”. Così si è presentato a settembre, con una descrizione al gusto di promessa. Come una scommessa, alla quale più di tutti ha creduto Rudy Zerbi. E Luigi se l'è giocata, se l'è cantata e suonata a lungo e in largo. Stasera, insieme alla scimmietta che lo accompagna sempre dovunque, ci sarà Lino, il suo nuovo orsacchiotto (regalo dell'AGD, associazione di aiuto a bambini e giovani con diabete). Stasera in scena c'è già un contratto, firmato con la neonata 21CO (un progetto discografico interno al talent di Maria de Filippi, fondato dagli ex Giordana Angi e Briga insieme ad altri fedelissimi della Fascino). S’intitola “Strangis” l'Ep disponibile da oggi, anticipazione del disco fuori il 13 giugno. Stasera a Lamezia un maxi schermo su corso Numistrano collegherà Luigi alla sua gente. Stasera il messaggio è uno: "Tu tienimi stanotte, domani non lo so… ma chi se ne fotte”.
La finale: regole e curiosità
Sei concorrenti in gara (prima volta nella storia del programma): Albe, Alex, Luigi e Sissi (cantanti), Michele e Serena (ballerini). Un vincitore assoluto (che si aggiudicherà il montepremi di 150mila euro e alzerà la coppa consegnata da Giulia Stabile, trionfatrice della scorsa edizione) e due vincitori di categoria (canto e ballo, 50mila euro ciascuno). Quindi il premio della Critica assegnato dai giornalisti, quello delle Radio e degli sponsor. Stop alle squadre, si gareggerà tutti contro tutti. La gara procederà per “duelli” fino alla sfida finale nella quale il pubblico, attraverso il televoto, decreterà il vincitore della stagione. Ospiti della serata Alessandra Amoroso e Sofia Goggia. In studio anche la giuria composta da Stefano De Martino, Stash, Emanuele Filiberto e dai sei professori Rudy Zerbi, Alessandra Celentano, Lorella Cuccarini, Raimondo Todaro, Anna Pettinelli e Veronica Peparini.