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Il messinese Nino Frassica voce narrante in... "Collegio": "Sarà come tornare tra banchi"

Tra Fazio e Don Matteo, un nuovo libro e tre film in uscita

Tanti ritorni, da quello in Che tempo che fa con Fabio Fazio al set di Don Matteo in marzo, tre film fra i quali Improvvisamente Natale con Diego Abatantuono e un debutto: quello come voce narrante (al posto di Giancarlo Magalli) della nuova edizione de Il collegio (il docureality che porta 20 adolescenti a studiare in un istituto di un’epoca diversa) stavolta ambientato nel 1958, in onda su Rai2 in autunno. Sono solo alcuni dei nuovi capitoli artistici cui ritroveremo Nino Frassica, attore tra piccolo e grande schermo ma anche autore, dai suoi viaggi nella comicità surreale e libera ai libri.
Per Il Collegio «farò un pò lo spettatore di quello che vedo, una cosa che mi piace molto - spiega all’ANSA - per poi commentare, un’esperienza nuova. Voglio comportarmi come fare vedendo il programma a casa, meno speaker e approccio più personale, da spettatore che spiega anche un pò quello che succede. Cercherò di essere normale e sincero». Nel 1958 «io avevo sette anni - racconta - condividendo qualche aneddoto sugli anni di scuola -. Abitando in un paese, non c'era bisogno che i miei genitori mi accompagnassero, poi mia zia era la bidella. Ogni mattina passavo davanti a casa di mia nonna, la salutavo e le davo un bacetto. Se mi dimenticavo si arrabbiava...». C'era «una sola maestra, la signora Palella che era severa ma essendo amica di mio padre, con me chiudeva un occhio. Io però non ne approfittavo». Naturalmente «aspettavamo tutti la campanella che significava libertà». La materia preferita di Frassica «era la matematica, sono sempre stato abile con i numeri».
L’attore è felice di continuare a presentare i suoi immaginifici scoop da direttore e vicedirettore di Novella bella a Che tempo che fa: «Devo pensare in anticipo ai temi di cui mi occuperò visto che saranno 30 puntate... terrò conto anche dell’attualità». Poi «mi sto sbizzarrendo con un libro nuovo.
Nella scrittura sono veramente libero, non ci sono limiti, come nella pittura. Sulla carta si può spaziare. Sarà un libro un pò diverso dai soliti. Gli altri avevano materiale che abitualmente porto in tv, questo somiglia a un romanzo, si potrebbe chiamare anche così ma non ne rispetta le regole». Nella «mia comicità sono un 'deformatorè - sottolinea -. sono un 'vandalò. Cambio e rivoluziono tutto».
Nella scorsa stagione, l’artista siciliano è stato anche una presenza fissa ad Amici di Maria De Filippi con uno spazio «in cui cercavo a modo mio talenti senior: non so se è un’esperienza che si ripeterà... mi sono divertito a fare un programma nel programma, comportandomi in maniera opposta a quella di Maria.
Lei studia tantissimo e promuove realmente i talenti che porta avanti». Oggi un talent «è una possibilità preziosa per i ragazzi, basti pensare ai Maneskin».
Frassica ha già pronti anche tre film: I racconti della domenica di Giovanni Virgilio, Io e mio fratello di Luca Lucini e Improvvisamente Natale di Francesco Patierno con Diego Abatantuono: «Siamo due vecchi amici, ci siamo divertiti anche ad improvvisare, c'è una bella intesa con lui, mi è piaciuto molto lavorare con Diego».
Sul set di Don Matteo 14 con il nuovo protagonista Raoul Bova, invece, «andremo a marzo. Gli sceneggiatori stanno lavorando sulle storie. Io ancora mi diverto molto nelle parti della vita quotidiana. Tutte le sfaccettature del quotidiano permettono di fare commedia». Naturalmente «mi dispiace non poter lavorare più con Terence Hill, ma anche con Raoul mi trovo benissimo». Per Frassica il segreto di Don Matteo è «essere una serie dove trovi persone perbene e nelle storie c'è un pò di ottimismo e di speranza, cose che aiutano a stare bene».
Tra i tanti sogni artistici ai quali ha dato forma negli anni, ce n'è uno ancora non realizzato: «Ci penso da anni, ma ho sempre posticipato. Vorrei fare una sitcom con protagonisti che improvvisino, lavorando senza copione. Ora poi siamo in un momento di boom nel nostro mestiere, grazie anche alle piattaforme».

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