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Emma Corrin scandalosa Lady Chatterley su Netflix

Promossa a pieni voti nella quarta stagione di The Crown nel ruolo di Diana, Emma Corrin ha affrontato la trasposizione del romanzo di David Herbert Lawrence, L’amante di Lady Chatterley, dal 2 dicembre arrivato nel rinnovato percorso di Netflix tra le proposte d’autore. Diretto da Laure de Clermont-Tonnerre, passato in anteprima al London Film Festival, il film con spettacolari location, curatissimo nei costumi e nelle scene, fa conoscere al pubblico giovane della piattaforma di streaming il romanzo dello scrittore inglese pacifista, ribelle e decisamente osceno per l'epoca (fine anni Venti) che aveva osato raccontare il tema del sesso fuori dal matrimonio intrecciato con i rapporti di classe con un verismo senza precedenti e dunque scandaloso. Ancor di più se si pensa che era la protagonista, la nobile Lady Chatterley, determinata a trovare l’appagamento sessuale.

Il romanzo messo all’indice fu pubblicato in Inghilterra in edizione senza censure solo nel 1960 ed anche in seguito è rimasto capostipite della letteratura alta e proibita. Lo spunto per Lawrence era la sua stessa vita sentimentale, il fallimento del matrimonio con la moglie tedesca Frieda von Richthofen, invaghitasi a quanto pare di un capitano dei bersaglieri italiani durante un loro soggiorno in Italia o, secondo altre fonti di un mulattiere. La regista, che aveva convinto con The Mustang, ha orientato il film su Lady Chatterley (Emma Corrin) letteralmente intrappolata con Sir Clifford Chatterley (Matthew Duckett) in un matrimonio di facciata, poco più che combinato, com'era tipico tra i nobili inglesi di inizio Novecento. Partito subito dopo le nozze per il fronte della Grande Guerra Clifford rientra nel Regno Unito sulla sedia a rotelle per le ferite riportate.

Lady Chatterley diventa una sorta di badante, isolata in un maniero di campagna frequentato solo da amici di lui, trascurata sotto ogni punto di vista. La donna, abituata alla vita di Londra, cerca disperatamente di fare qualcosa di più nella sua vita dorata ma triste, fin quando la conoscenza del guardiacaccia Oliver Mellors (Jack O'Connell) le farà scoprire una nuova dimensione di appagamento sessuale e sentimentale, ma soprattutto quanto sia importante la libertà in ogni sua forma.

E' un taglio proto-femminista (come del resto era il romanzo), il focus di questa nuova trasposizione dell’Amante di Lady Chatterley, inquadrato in una Inghilterra post bellica classista e maschilista, reazionaria e dalla morale rigidissima. Talmente è spostato su di lei che il guardiacaccia non emana quella scandalosa virilità, l’irresistibile carisma descritto da Lawrence, senza nulla togliere a Jack O'Connell uno dei volti emergenti del grande schermo. La coraggiosa Corine sarà disposta a tutto, perdendo anche il titolo, pur di fuggire libera con il suo amore. Già trasformato varie volte per immagini (il film con Sylvia Kristel e Nicholas Clay del 1982 su tutti), il romanzo resta esempio scandaloso, più potente dei film.

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