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Olimpiadi, Martinenghi e 4x100: 51' d'incontenibile gioia. Inizia l'operazione riscatto per il nuoto

Diciamolo francamente: il terrore degli appassionati di nuoto serpeggiava da qualche ora. La consapevolezza di essere una delle squadre olimpiche più forti di sempre, unita alle lodi spalmate manco fossero miele d'acacia dagli addetti ai lavori (in gergo questo si chiama “the kiss of the death”, ovvero il bacio della morte, quando si glorifica qualcuno che non ha ancora “fatto” o qualcosa che non è avvenuto: vi dice niente l'atteggiamento dell'Inghilterra in occasione degli Europei di calcio?), ha fatto schizzare nella troposfera le aspettative nei confronti di atleti e atlete azzurre. Ma sì sa - it's coming home docet - la grande bellezza dello sport è quella che non ci sono verdetti preconfezionati (checché ne pensino i seguaci della dietrologia) o certezze prima di scendere in campo, in vasca o salire sul tatami. E così la prima giornata del nuoto tricolore è sintetizzabile così: un (mezzo)disastro. E tutti a dare addosso al povero Gabriele Detti, sesto nei 400 stile nonostante si tratti del suo “brodo”, ma in particolar modo alla sedicenne Benedetta Pilato. L'enfant prodige azzurra è andata in crisi - per sua stessa ammissione - e ha gareggiato come peggio non avrebbe potuto. Speriamo che la giornata degli errori non sia proseguita anche ne post, cioè quando c'era da scegliere se leggere o non leggere i commenti dei giornalisti-beninformati-addettiailavori-tifosi: roba da starci male anche per chi non ama lo sport e non conosce la baby Benedetta. Ma come si fa ad accanirsi così tanto con una ragazza del suo calibro che è ancora lontana dalla maggiore età? Eppure succede.

Riscatto dietro l'angolo

Anche stavolta, però, il karma ha “servito” i disfattisti e quelli che «mamma mia i nostri nuotatori che pena». Nella terza notte olimpica, o meglio nel giro di 51', i “delfini” italiani hanno sovvertito il trend e risollevato il morale dei tifosi veri, che sanno pazientemente attendere il momento di giubilo: bronzo nei 100 rana con un monumentale Nicolò Martinaghi e argento nella 4x100. E ancora devono scendere in vasca Federica Pellegrini, Simona Quadarella e Gregorio Paltrinieri. Cari troll dell'ultima ora, ne vedrete ancora delle belle.

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