Dopo sei semifinali consecutive ai Giochi olimpici, l'Itavolley maschile fallisce l'accesso tra le prime quattro del mondo. Gli azzurri escono sconfitti da un match incredibile con l'Argentina con i ragazzi di Blengini ko al tie-break dopo una partita durata 2 ore e mezzo circa. Finisce, dunque, anche il sogno olimpico di Valentini (vice allenatore di Vibo Valentia) e di Daniele Lavia (giovane martello di Rossano) Italia - Argentina 2-3 (25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15) Iniziata la gara nel migliore dei modi gli azzurri si sono progressivamente smarriti cedendo il passo agli avversari portatisi sul 2-1. Nella seconda parte della gara però Juantorena e compagni hanno reagito portando al gara al quinto set. Nel tie-break, però, sul 10-8 in favore dell’Italia, un turno al servizio di Lima ha messo nell’angolo gli azzurri che a quel punto hanno perso sicurezza fino ad arrendersi 15-12. L’Italia è scesa in campo con il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Zaytsev, Galassi e Anzani i centrali, Juantorena e Michieletto gli schiacciatori con Colaci libero. Argentina schierata con De Cecco in palleggio, Lima opposto, Conte e Palacios schiacciatori, Loser e Lima i centrali con Danani libero. Primo set davvero ben giocato dai ragazzi di Blengini che hanno messo in mostra una buona pallavolo dimostrando grande concentrazione. Bene in tutti i fondamentali, gli azzurri hanno sviluppato buone trame d’attacco respingendo con forza i tentativi di rincorsa dei sudamericani che hanno finito per cedere 25-21. Nel secondo parziale dopo un iniziale vantaggio di 4 lunghezze (8-4) per gli azzurri, l’Argentina si è rifatta sotto impattando la situazione sull’11-11 e poi sul 13-13. Nonostante il ritorno degli avversari Zaytsev e compagni hanno continuato a giocare la loro partita e grazie all’importante contributo di Michieletto in questa fase si sono riportati avanti (19-17) anche se l’albiceleste non ha mai mollato rimanendo a contatto (19-19) fino a portarsi in vantaggio (19-21 e 20-22) riuscendo a gestire fino al 23-25 che ha decretato la parità. Terzo set iniziato con un po’ di ruggine del set precedente da smaltire per gli uomini di Blengini ritrovatisi sotto di 5 lunghezze (7-12, 8-13). A quel punto il CT ha inserito Piano e Vettori al posto di Anzani e Zaytsev riuscendo a ottenere una reazione dalla sua squadra che, tuttavia sempre inseguendo, è rimasta a contatto degli avversari. Il tentativo di recupero è però fallito a causa soprattutto del servizio venuto a mancare (e delle percentuali d’attacco calate vistosamente) permettendo così ai sudamericani di vincere il parziale sul 25-22 completando quindi la loro rimonta. Quarto set iniziato con un buon approccio da parte degli azzurri che hanno ritrovato smalto nella fase d’attacco e al servizio, mettendo così nuovamente in difficoltà gli avversari (18-8). Il buon margine di vantaggio è stato ben amministrato fino alla conclusione del parziale arrivata sul 25-14. Il tie-break nelle fasi iniziali ha visto l’Italia partire nel migliore dei modi, ma poi, come detto, un turno al servizio di Lima ha minato le certezze del gruppo azzurro che a questo punto saluta la manifestazione e abbandona il suo sogno più grande.
Le dichiarazioni
GIANLORENZO BLENGINI: “Nel secondo set siamo stati avanti di qualche punto e in quel momento abbiamo commesso qualche errore di troppo in battuta e quello ha permesso loro di rifiatare e in più hanno cominciato a difendere molto, rimettendosi in partita. Nel terzo abbiamo faticato a riorganizzarci, mentre il quarto è stato a senso unico per noi. Nel tie-break siamo stati davanti anche di due punti, però a fare la differenza è stato un loro turno in battuta. Grazie a quella serie hanno preso un bel vantaggio e non ce l’abbiamo più fatta a recuperare. Sapevamo che ci avrebbe aspettato un match durissimo, l’Argentina arrivava a questa Olimpiade con una squadra matura e nel girone sono stati capaci di fare grandi cose, sfiorando addirittura la vittoria con il Brasile. Proprio per questo siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto nel primo set e siamo rimasti in partita sino alla fine, però non è bastato. L’Argentina così va avanti, mentre noi ci fermiamo qui. Tutti i ragazzi, sia quelli scesi subito in campo, sia chi è entrato dalla panchina ha provato a dare il 100% di quello che era nelle condizioni di dare. Per me allenare la nazionale italiana in queste sette stagioni è stato un orgoglio, ma prima ancora un privilegio. Io sono grato prima di tutto a Libenzio Conti che mi ha proposto sulla panchina azzurra al presidente Magri e mi hanno dato sostegno. Voglio ringraziare anche i presidenti successivi Cattaneo e Manfredi, il quale anche prima di diventare presidente mi ha fatto sentire un supporto davvero percepibile. Devo ringraziare, ovviamente, tutti i giocatori con i quali ho lavorato, tanti hanno dato alla nazionale una disponibilità quasi illimitata per portare più in alto la maglia azzurra. A volte ci siamo riusciti, a volte no, ma l’impegno non è mai stato meno del 100%. Rappresentare per due volte consecutive il proprio paese alle Olimpiadi è stato un grandissimo privilegio”. SIMONE GIANNELLI: “Le sconfitte fanno tutte male, peccato per il tie-break eravamo avanti, poi loro con un grande turno in battuta hanno ribaltato il set. Dispiace non aver sfruttato una buona chance nel secondo set, avevamo qualche punto di vantaggio e loro con delle buone difese sono rientrati in partita. Noi dovevamo sfruttare meglio la battuta, abbiamo commesso troppi errori. Non siamo stati abbastanza cinici e l’Argentina poi ci ha messo tanto del suo”. MASSIMO COLACI: “Perdere fa tanto male, 3-1 o 3-2 cambia poco, saremmo usciti comunque. I rimpianti ci sono per il secondo set, potevamo gestirlo meglio, così dispiace aver subito nel tie-break quei due aces che hanno spinto avanti l’Argentina. Io mi aspettavo una partita così, difficile: loro nel girone avevano fatto ottime cose e oggi si meritano i nostri complimenti. Dispiace lasciare l’Olimpiade perché è un torneo fantastico, ma evidentemente ci sono squadre che hanno meritato più di noi. Con questa manifestazione si chiude la mia esperienza in azzurro, speravo di terminarla in maniera diversa. Sono stati anni bellissimi, peccato non esser riusciti a prendere mai l’Oro, però si vede che gli altri hanno fatto meglio di noi. Di questa avventura porto con me tutto: i viaggi, le partite, le sconfitte, l’Argento Olimpico arrivato al termine di un’Olimpiade incredibile. Ora si aprirà un nuovo ciclo e spero che chi verrà dopo di me riuscirà a fare meglio”.
Il tabellino
ITALIA-ARGENTINA: 2-3 (25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15) Italia: Giannelli 3, Zaytsev 8, Michieletto 21, Juantorena 22, Galassi 12, Anzani 5, Colaci (L). Kovar, Sbertoli, Lavia, Vettori 10, Piano 4. All: Blengini Argentina: Conte 19, Loser 4, Sole 9, Lima 14, Palacios 18, De Cecco 4, Danani (L). Sanchez, Ramos, Poglajen 4, Pereyra 1, Mendez. All: Mendez Arbitri: Simonovic (SRB), Maroszek (POL) Durata set: 29’ 35’, 32’, 24’, 21’ Italia: a 5 bs 21 mv 13 et 27 Argentina: a 5 bs 15 mv 6 et 22 In aggiornamento Foto Fivb