Accuse di doping, finale dei 4x100 e futuro... in Italia. Marcell Jacobs a tutto tondo alla fine della semifinale della staffetta italiana che è valsa l'ennesimo sogno di un'Olimpiade - quella di Tokyo 2020 - sempre più a tinte azzurre. C'è tanto, appunto, di azzurro anche nei pensieri di Jacobs, che non le manda a dire al termine dell'ennesima prestazione mostruosa. «Non gli rispondo nemmeno per non dare soddisfazione: non mi toccano assolutamente», afferma in riferimento a chi lo ha improvvidamente chiamato in causa per il clamoroso cambio marcia nei 100 metri, avanzando sospetti. «Sono arrivato qui facendo tanti sacrifici, tanto lavoro, tante sconfitte, tante delusioni. Mi sono sempre rialzato e tirato su le maniche: quello che è successo è solo grazie al duro lavoro». Anche sulla famiglia e sul suo Paese nessun dubbio. «Non ho alcuna intenzione di andare a vivere in America, qui in Italia mi trovo benissimo, ho tutto quello che mi serve e non ho mai avuto l’intenzione di pensarlo: è solo questione di riallacciare i rapporti che non avevo mai vissuto prima». Finalino dedicato alla nuova impresa, a stretto giro di posta, che attende lui e il resto della batteria azzurra sui 100 metri. «Visto che abbiamo fatto grandi cose, sogniamo anche per domani. La medaglia d'oro? Ce l’ho nel letto con me. Ho sentito l’amore di tutti dall’Italia; seguiteci anche domani».
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