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Corte Conti Ue critica discrezionalità Commissione su conti

BRUXELLES - Dalla Corte dei Conti Ue arriva una nuova critica al "potere discrezionale" che la Commissione Ue applica alle regole di bilancio comuni. Secondo l'ultimo rapporto della Corte che analizza il quadro di governance fiscale, "l'uso che la Commissione fa dei propri poteri discrezionali comporta il rischio di incongruenze tra le posizioni della Commissione e quelle delle istituzioni di bilancio indipendenti riguardo alla conformità alle regole di bilancio dell'Ue". E se "tale rischio si dovesse concretizzare, l'efficacia del quadro di bilancio europeo ne risulterebbe ridotta", scrivono gli esperti.

La Corte dei Conti Ue ha rilevato che la discrepanza di valutazione con la Commissione Ue è un problema sentito anche dalle stesse istituzioni di bilancio indipendenti. "Anche quando uno Stato membro devia in maniera significativa dagli aggiustamenti di bilancio richiesti (ossia la riduzione del disavanzo pubblico), la Commissione potrebbe decidere di non intraprendere alcuna azione e ritenere che lo Stato membro rispetti le regole di bilancio dell'Ue. Anche le istituzioni di bilancio indipendenti, nelle risposte all'indagine della Corte, hanno ravvisato in tali questioni debolezze che potrebbero incidere sul loro lavoro", spiega la Corte. In particolare, potrebbe esserci divergenza tra la valutazione del rispetto dell'Obiettivo di medio termine o del percorso di avvicinamento eseguita dalle istituzioni di bilancio indipendenti e la valutazione della Commissione.

 

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