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Con rese terre più alte taglio del 40% del consumo del suolo

BRUXELLES - Con rese agricole più alte nelle aree del mondo più fertili, l'umanità potrebbe sfamarsi sfruttando il 40% in meno della terra attualmente utilizzata per produrre alimenti. Sono le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista 'Nature sustainability' dai ricercatori dell'Iiasa, l'Istituto internazionale per l'analisi dei sistemi applicati con sede a Vienna. Un'agricoltura più intensiva e con un uso dei suoli più efficiente su scala globale, consentirebbe di creare spazio per il ripristino di biodiversità, foreste e aree naturali. "Con le politiche giuste - spiega uno degli autori, Michael Obersteiner - il miglioramento delle tecnologie di produzione può essere efficace tanto quanto i cambiamenti nella dieta" per consumare meno suolo. Tuttavia, conclude lo studio, ulteriori ricerche sono necessarie sull'impatto di questo tipo di produzione a livello locale. 

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