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Regioni Ue chiedono meno burocrazia per avere fondi per il clima

BRUXELLES - Meno burocrazia per semplificare l'accesso ai fondi europei e agli aiuti finanziari pensati per la lotta al cambiamento climatico: è la richiesta avanzata dal Comitato europeo (CoR) delle regioni che in questi giorni ha adottato una serie di pareri dedicati al clima. Una delle proposte riguarda la nuova strategia Ue per l'adattamento al cambiamento climatico. Nel documento il Comitato chiede anche incentivi di mercato e più cooperazione con il mondo accademico e le imprese per promuovere l'innovazione. Il relatore finlandese Markku Markkula (Ppe) ha sottolineato la necessità di porre fine alle sovvenzioni ai combustibili fossili e di garantire una tariffazione efficace delle emissioni.

L'invito rivolto alla Commissione è invece di raccomandare vivamente agli Stati membri un coinvolgimento maggiore di città e regioni nei piani di adattamento. Il Comitato ha anche proposto di estendere la portata dell'Osservatorio europeo sul clima e sulla salute per includere anche gli effetti dell'urbanizzazione e l'invecchiamento nei dati raccolti. In un'altra opinione, il francese Vincent Chauvet (Renew Europe) ha chiesto un quadro di valutazione regionale in vista della prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a novembre a Glasgow. Il Comitato ha tra l'altro suggerito che venga fatto uno studio sulla capacità di assorbimento dei finanziamenti da parte degli enti locali e regionali e delle imprese.

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