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Fitto, ritorno alle vecchie del Patto di stabilità regole grave errore

BRUXELLES - "Il tema del Patto di stabilità sarà centrale nel dibattito dei prossimi mesi. Abbiamo sospeso le vecchie regole durante la crisi del Covid, farlo ha rappresentato una scelta doverosa e obbligatoria in quel momento. Immaginare che appena superato il dramma, quando si inizia a intravedere un po' di ripresa, si possa tornare indietro sarebbe un gravissimo errore". Cosi l'eurodeputato di Fratelli d'Italia e co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Raffaele Fitto durante il forum Ansa al Parlamento europeo. "Guardando la Germania, c'è un governo che nasce con un ruolo rilevante di alcuni partiti come il partito liberale che non nasconde che le posizioni rispetto al tema del Patto di stabilità siano più in linea con quelle dei paesi frugali e quindi questo rappresenterebbe un problema importante", ha aggiunto.

Secondo Fitto inoltre "non possiamo tenere il Patto Ue per la migrazione fermo ad aspettare elezioni in Germania o addirittura in Francia per altri mesi mentre il flusso migratorio, soprattutto in Italia, continua regolare e intenso". "In Europa ci sono tre fronti di immigrazione trattati in maniera differente. Non si ha alcuna difficoltà a confermare a ribadire e finanziare l'accordo con la Turchia per bloccare il fronte delle migrazioni, andavano però rifinanziati anche agli altri fronti. Perché con la Turchia c'è stata la capacità di intervento e la solerzia di tutti, mentre sul fronte sud del Mediterraneo non c'è nulla che possa lasciare intravedere un intervento comune?", ha continuato Fitto, sottolineando che vi è anche "un terzo fronte da affrontare causato dall'azione Lukashenko che ha messo in piedi un sistema di trasferimento di immigrati dalla Bielorussia alla Polonia". 

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