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La Polonia fa marcia indietro, 'le parole del premier sono un'iperbole'

BRUXELLES - Varsavia fa marcia indietro. Le espressioni utilizzate dal premier polacco Mateusz Morawiecki nell'intervista al Financial Times, e in particolare il riferimento a una "terza guerra mondiale" che la Commissione Ue potrebbe avviare sul tema dello stato di diritto, non sono altro che "un'iperbole, una figura retorica che viene utilizzata in varie situazioni e non va presa alla lettera". Lo ha detto Piotr Muller, portavoce del primo ministro polacco, in una conferenza stampa, secondo quanto riportano i media locali.

"Non trarrei le stesse conclusioni che l'opposizione sta cercando di trarre oggi", ha aggiunto il portavoce, spiegando che "è improprio utilizzare queste parole facendo credere che siamo a rischio di una guerra". Le dichiarazioni di Morawiecki sono state aspramente criticate da alcuni esponenti dell'opposizione tra cui Donald Tusk, presidente del Partito popolare europeo (Ppe), che in un tweet ha commentato: "In politica la stupidità è causa delle più gravi disgrazie".

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