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I cittadini accendono il dibattito sul futuro dell'Ue

STRASBURGO .  "Le propose elaborate dai cittadini stanno diventando reali e realizzabili". Così l'eurodeputato portoghese del Ppe, e professore di diritto costituzionale, Paulo Rangel, descrive il cambio di passo percepito alla plenaria della Conferenza sul Futuro dell'Europa conclusa oggi nell'Emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo. Le raccomandazioni elaborate nei primi due panel dei cittadini e nei gruppi di lavoro misti, in cui i cittadini siedono assieme ai rappresentati dell'Eurocamera, della Commissione e del Consiglio Ue, sono finalmente arrivate al dibattito della plenaria dove lentamente confluiranno nel documento finale destinato a diventare l'ispirazione delle istituzioni Ue per le riforme necessarie all'Ue per adattarsi alle sfide del futuro.

"I cittadini insistono con entusiasmo affinché si rivedano alcuni articoli dei trattati per dare la competenza sanitaria all'Ue", ha commentato l'eurodeputata del Partito democratico, Patrizia Toia, selezionata a partecipare ai lavori nel gruppo di lavoro sulla salute. "Si è lavorato intensamente e parlato di un piano d'azione per affrontare la disparità dei livelli sanitari in Ue e creare dei livelli essenziali omogenei in tutta l'Europa", ha spiegato l'eurodeputata all'ANSA. Felice dell'andamento dei lavori anche la cittadina Valentina Balzani specialista di comunicazione ed editoria dalla provincia di Modena, e ambasciatrice dei cittadini alla plenaria. "I lavori sono entrati in una nuova fase, molto più attiva e con un confronto più acceso.

Nel nostro gruppo di lavoro stiamo trattando temi di attualità molto importanti come quello del contrasto alla disinformazione con la creazione di codice di pratica per prevenire le fake news e sulla protezione della privacy dei dati in particolare sulla tutela minori", ha specificato Balzani. Qualche frizione invece nel gruppo di lavoro sulla posizione dell'Ue nel mondo dove il moderatore del gruppo, il presidente del gruppo del Ppe all'Eurocamera, Manfred Weber, ha richiesto che le proposte portate dagli eurodeputati avessero più integrazione con quelle dei cittadini per un documento finale più 'corale' rispetto alla richiesta dei rappresentanti del Consiglio Ue di mantenerle solo come lista di proposte dei cittadini. Critico l'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, che ha definito i lavori del gruppo di lavoro "un autentico circo" e che via Facebook fa sapere di avere inoltrato un'interrogazione alla Commissione Ue per sapere il costo completo dei lavori della conferenza.

Le discussioni proseguiranno nella prossima plenaria, in previsione sempre a Strasburgo l'8 e il 9 aprile per poi sfociare entro il 9 maggio nel documento finale di questo esercizio di democrazia partecipativa, il primo di questo genere nella storia delle istituzioni Ue.

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