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La guerra frena la ripresa del settore delle valvole, Italia 2° produttore in Ue

BRUXELLES - Il settore europeo delle valvole e rubinetti, con l'Italia secondo Paese produttore dopo la Germania, è cresciuto nell'ultimo anno ottenendo risultati migliori rispetto al periodo pre-covid, ma rallenterà nel 2022. Secondo i dati presentati oggi a Bruxelles da Oxford Economics per l'industria europea del settore (Ceir) il mercato globale delle valvole industriali è cresciuto dell'8% nel 2021, a quasi 70 miliardi di euro. Quest'anno si preannunciava un'espansione della domanda del 6% rispetto al 2021, ma secondo le stime l'impatto della guerra Russia-Ucraina ridurrà la crescita prevista.

In questo quadro, "le aziende italiane, grazie alla buona patrimonializzazione consolidata in tanti anni di attività, stanno resistendo a due anni di pandemia con una situazione economica resa estremamente incerta dalla guerra in atto sui confini europei - ha detto Sandro Bonomi, presidente di Avr, l'associazione dei costruttori valvole e rubinetti federata Anima Confindustria - questa lunga crisi aggravata da costi esorbitanti di tutte le materie prime è estremamente difficile da gestire". "Per pianificare le nostre attività - ha concluso Bonomi - serve stabilità sociale, economica e valutaria che oggi sembra essere un miraggio difficilmente raggiungibile".

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