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Ue-Cile, tutela a Prosecco e a 39 alimenti Dop italiani

BRUXELLES - L'Accordo di cooperazione Ue-Cile firmato oggi a Bruxelles aggiunge denominazioni come il Prosecco alla lista dei circa 1.700 vini europei Dop e Igp già tutelati in Cile, e fornisce protezione a 216 prodotti alimentari Dop e Igp di cui quasi un quinto italiani. La lista di vini e liquori sotto protezione legale coprirà tutte le Dop e Igp attualmente registrate nell'Ue. Per quanto riguarda gli alimenti, 39 sono le denominazioni italiane, dall'Aceto Balsamico di Modena al Vitellone Bianco dell'Appennino centrale. Parmigiano Reggiano è protetto. La denominazione Parmesano, già in uso in Cile da anni, sarà protetta dall'annuncio dell'accordo.

Sarà quindi consentita solo a una lista chiusa di aziende cilene che già lo utilizzano. Per il settore agroalimentare europeo e italiano è di interesse anche la liberalizzazione per l'export di formaggi (oggi sottoposta a quota) e di prodotti agricoli trasformati. In cambio di queste concessioni, il Cile beneficerà di quote addizionali per l'accesso al mercato unico su carni bovine (2mila tonnellate), pollame (18mila tonnellate), suine (9mila) e ovine (4mila). Il trattato abolisce l'aumento automatico della quota, previsto dal precedente accordo. L'Ue aprirà anche una quota di 11mila tonnellate per l'olio di oliva cileno. Nel capitolo sui sistemi alimentari sostenibili, Ue e Cile vietano l'uso in allevamento di antibiotici per la promozione della crescita.

Accesso più facile a materie prime strategiche per il Green Deal come il litio per le batterie, e tutela in Cile per tutti i vini e liquori e oltre duecento prodotti europei Dop e Igp, di cui quasi un quinto italiani. Sono alcuni dei risultati ottenuti dall'Ue nell'accord, che aggiorna il precedente quadro per gli scambi, siglato 20 anni fa, nel 2002 ed è il primo a includere impegni di adesione agli standard dell'Organizzazione internazionale del lavoro e all'accordo di Parigi sul clima.

Il nuovo accordo Ue-Cile prevede l'accesso senza dazi nel mercato cileno per tutti i prodotti Ue tranne lo zucchero. Amplia le possibilità per le aziende Ue di offire servizi finanziari, per il trasporto marittimo e le telecomunicazioni. Rende più facile, eliminando alcune pratiche potenzialmente discriminatorie, l'accesso Ue a materie prime strategiche per la transizione energetica, come il litio, rame, idrogeno, e liberalizza gli investimenti da ambo le parti.

Per Bruxelles l'Accordo per un quadro avanzato Ue-Cile "ha un valore soprattutto politico, per rafforzare alleanze con Paesi con vedute simili all'Ue su democrazia e diritti", spiega un alto funzionario della Commissione europea. Nel testo sono presenti impegni su principi democratici e stato di diritto, adesione agli standard dell'Organizzazione internazionale del lavoro e all'accordo di Parigi sul clima, iniziative contro la discriminazione di genere e sui sistemi alimentari sostenibili. La parte dell'accordo che riguarda la cooperazione politica e gli investimenti dovrà essere ratificata da tutti i Paesi Ue. La parte su dazi e scambi di beni e servizi sarà esaminata a livello Ue ed entrerà in vigore dopo il via libera dell'Europarlamento e del Consiglio Ue.

"Oggi l'Ue e il Cile portano il nostro partenariato a un livello superiore, il nostro accordo commerciale ci avvicinerà come partner economici e alleati globali". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea con delega al commercio Valdis Dombrovskis commentando l'ammodernamento dell'accordo commerciale tra Cile e Ue.

"Si tratta di un accordo importante in materia commerciale ma anche per le relazioni internazionali dell'Ue - ha aggiunto l'Alto rappresentante per gli affari esteri dell'Unione, Josep Borrell - il 2023 deve essere l'anno dell'Europa e dell'America latina e non è un caso che cominciamo proprio dal Cile, il primo Paese della regione con cui 20 anni fa abbiamo firmato un accordo".

"Nella sua parte politica - ha commentato la ministra degli Esteri cilena Antonia Urrejola - l'accordo aumenta la cooperazione già esistente su temi come la lotta al terrorismo, nella parte sugli investimenti una Corte permanente migliorerà in modo sostanziale la risoluzione di eventuali controversie".

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