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Case green, Canfin: "Necessaria la garanzia per fondi Ue sufficienti"

STRASBURGO - "Nel testo che sarà votato in plenaria sarà fondamentale garantire che mezzi finanziari siano associati agli obblighi di ristrutturazione". Lo dice all'ANSA sulla proposta di direttiva Ue per le 'case green' il presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo Pascal Canfin (Renew).

Nel testo legislativo la posizione dell'Eurocamera "è più ambiziosa della Commissione Europea e del Consiglio, e lo accolgo con favore: è necessario mettere il settore edile su una traiettoria allineata alla neutralità climatica entro il 2050 al più tardi", spiega. Nel testo, che presto verrà votato in plenaria, "sarà fondamentale garantire che mezzi finanziari siano associati agli obblighi di ristrutturazione".

Canfin fa riferimento alla proposta dell'Europarlamento di utilizzare il Fondo sociale per il clima e dei finanziamenti del Recovery come garanzia per un quadro di sostegno specifico tramite strumenti finanziari per la riqualificazione energetica degli immobili. In un'intervista pubblicata oggi da Il Sole 24 Ore, il relatore dell'Europarlamento Ciaràn Cuffe (Verdi europei, Irlanda) ha spiegato a grandi linee su cosa stanno discutendo gli eurodeputati.

Secondo la proposta di direttiva presentata dalla Commissione ciascun paese deve individuare il 15% del parco immobiliare più inefficiente dal punto di vista energetico, classe G, e portarlo almeno alla classe F entro il 2030. Cuffe propone che gli edifici delle tre classi più basse (E, F, G) raggiungano la classe D entro il 2030. Nell'intervista al quotidiano di Confindustria, Cuffe chiarisce che anche per l'Europarlamento, come per Consiglio e Commissione, la decisione di vietare la vendita o l'affitto di immobili inquinanti non è in discussione, in quanto appartiene alle autorità nazionali.

 

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