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L'Ue chiede il contributo dell'industria sull'uso dell'intelligenza artificiale in finanza

BRUXELLES - La Commissione europea ha lanciato oggi una consultazione mirata e una serie di workshop per raccogliere i contributi delle parti interessate sull'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nella finanza. Lo comunica l'Esecutivo comunitario in una nota, specificando che le iniziative riguardano i casi d'uso, i benefici, gli ostacoli, i rischi e le esigenze delle parti interessate.

"L'AI Act dell'Ue e le norme esistenti nel settore finanziario forniscono una solida base per consentire l'innovazione tecnologica e al contempo la comprensione e la gestione dei rischi" ha dichiarato la commissaria europea per i Servizi finanziari, Mairead McGuinness, evidenziando come sia "fondamentale che la Commissione e le altre autorità competenti lavorino a stretto contatto - e anche con i partecipanti al mercato - per attuare queste norme in modo ragionevole, responsabile e coerente".

La consultazione e i workshop sono rivolti a tutte le parti interessate del settore finanziario. I contributi ricevuti consentiranno alla Commissione di fornire indicazioni al settore finanziario per attuare l'Ai Act, la legge europea per regolare l'intelligenza artificiale, nelle loro specifiche aree di mercato. Le parti interessate sono invitate a rispondere alla consultazione entro il 13 settembre.

Sono particolarmente graditi i pareri delle aziende che già forniscono o sviluppano sistemi di Ia. Inoltre, una serie di workshop organizzati in collaborazione con le autorità di vigilanza europee e nazionali darà alle parti interessate l'opportunità di presentare progetti e scambiare informazioni sugli ultimi sviluppi. Le iscrizioni ai workshop, che si terranno in autunno, sono aperte fino al 26 luglio

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