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L'uso dell'intelligenza artificiale per manipolare informazioni è limitato ma in evoluzione

BRUXELLES - La minaccia della manipolazione delle informazioni derivante dall'uso dell'intelligenza artificiale (Ia), ha un impatto su una scala non trascurabile, relativamente limitata, seppur in evoluzione. È quanto emerge dal rapporto annuale del Threat Landscape 2024 dell'Agenzia dell'Ue per la sicurezza informatica. Il rapporto, con un arco temporale di osservazione che va dal luglio 2023 al luglio 2024, prende in considerazione tre dimensioni per valutare l'impatto, ossia gli attori che conducono le campagne di manipolazione delle informazioni, i loro comportamenti e il contenuto.

In relazione agli attori, gli esperti sottolineano come in questa fase, stiano sperimentando la nuova tecnologia per "valutare come l'Ia possa essere sfruttata in questo contesto, e ci si aspetta un'evoluzione". Quanto al comportamento, il rapporto specifica che al momento "la misura in cui l'Ia viene utilizzata per diffondere contenuti non è del tutto chiara" ma si offrono alcuni esempi dimostrano l'esistenza del fenomeno, come oltre mille siti di notizie generati dall'Ia che operano con poca o nessuna supervisione umana, individuati da NewsGuard.

Gli esperti rilevano quindi un più ampio ricorso all'Ia per la creazione dei contenuti, siano essi testi, audio, immagini e video. "Tutto quanto sopra sembra segnare una progressione nell'uso dell'Ia per le attività Fimi (manipolazione delle informazioni e ingerenze da parte di attori stranieri, ndr), ma - si legge nel rapporto - l'intera gamma di conseguenze previste non si è ancora materializzata". 

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