BRUXELLES - "Un quadro legislativo più rigoroso in materia di rimpatri sarà una delle prime proposte importanti del nuovo Collegio e una proposta di un nuovo approccio comune in materia di rimpatrio sarà presentata al Consiglio europeo di marzo." Lo ha annunciato, nella lettera sulla migrazione ai 27, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Il Commissario Brunner ha già avviato consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento europeo e altre parti interessate per una proposta che risponda alle esigenze sul terreno. L'obiettivo è rendere il processo di rimpatrio più semplice, più rapido e più efficiente", ha aggiunto.
"I preparativi per l'entrata in vigore definitiva del Patto sulla migrazione e l'asilo a metà del 2026 continuano a pieno ritmo, in linea con il piano di attuazione comune. Molti Stati membri hanno comunicato i loro piani nazionali di nazionali di attuazione entro il 12 dicembre. Invito coloro che non l'hanno ancora fatto a comunicare i loro piani al più presto. Stiamo accompagnando attivamente Stati membri nei preparativi per l'entrata in vigore del Patto, fornendo indicazioni e finanziamenti", ha sottolineato von der Leyen nella missiva. "Parallelamente, stiamo lavorando per accelerare l'attuazione del Patto, ove possibile. Abbiamo definito tre aree in cui possiamo accelerare il lavoro...: migliorare la gestione delle frontiere esterne; migliorare l'efficienza e l'equità del sistema di Dublino; una gestione più efficiente dei sistemi di accoglienza e dei rimpatri. Mantenere l'equilibrio tra responsabilità e solidarietà è essenziale", ha aggiunto la presidente.
"Stiamo accelerando la revisione del concetto di Paese sicuro, avviando consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento europeo, l'Unhcr e l'Oim. Abbiamo approfondito l'analisi delle soluzioni innovative per contrastare la migrazione illegale, seguendo le priorità segnalate dagli Stati membri. Si sta discutendo con gli Stati membri sullo sviluppo del concetto di hub per il rimpatrio nei Paesi terzi", ha aggiunto von der Leyen.
"E' importante garantire che l'incertezza prolungata" in Siria "non inneschi nuovi flussi di rifugiati. La caduta del regime di Assad avrà un impatto diverso su tutti i vicini della Siria, immediatamente colpiti dai movimenti dei rifugiati siriani. Alcuni hanno già attraversato il confine, desiderosi di tornare a casa", sottolinea von der Leyen, indicando che l'Ue e i suoi Stati membri sono chiamati ad "aiutare Libano, Giordania e Turchia a prepararsi per diverse eventualità, tra cui la pianificazione di emergenza per movimenti imprevedibili di persone e nuove sfide alla sicurezza".
"In Tunisia continuiamo a implementare tutti i pilastri del partenariato firmato a luglio 2023" e "gli arrivi dalla Tunisia all'Italia sono diminuiti di circa l'80% rispetto allo scorso anno". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella lettera sulla migrazione inviata ai leader Ue in vista del Consiglio europeo, evidenziando le "tendenze incoraggianti sulla rotta del Mediterraneo centrale", con gli arrivi dei migranti che finora quest'anno sono diminuiti "del 59%". "Un impegno costante è necessario per ottenere risultati e continuiamo ad approfondire le relazioni globali e strategiche con i principali Paesi di origine e transito", evidenzia la tedesca. In Tunisia, nel quadro dell'accordo di partenariato, "oltre 100 milioni di euro" sono "già contrattualizzati per una serie di attività legate alla migrazione, tra cui protezione, rimpatri, gestione delle frontiere e lotta al contrabbando. Sono state consegnate attrezzature per la gestione delle frontiere e firmato un contratto da 30 milioni per la sorveglianza costiera", ha ricordato.