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La Lombardia è al primo posto in Europa per morti da Covid nella 1a ondata

BRUXELLES - Dal triste primato di decessi nella prima ondata del Covid in Lombardia, a quello per consumo di suolo in Calabria. Sono alcuni dei principali fenomeni che emergono dal Regional Yearbook 2021, la fotografia delle regioni europee scattata da Eurostat su ogni aspetto della vita dei cittadini negli ultimi anni. Ma sulle realtà locali italiane i dati restituiscono soprattutto cattive notizie.

Da marzo a maggio 2020, infatti, in Lombardia il numero medio di decessi settimanali (458) è stato 2,5 volte superiore alla norma registrata nel periodo 2016-2019. Tra le cinque regioni Ue con il più alto tasso di decessi ogni 100mila abitanti, nella prima ondata c'è stata anche la Liguria (427) mentre le altre tre sono spagnole.

D’altronde gli italiani si confermano fra i più longevi d’Europa proprio insieme agli spagnoli, con gli uomini più anziani fra gli abitanti di Trento, Bolzano, Umbria, Marche, Toscana, Veneto e Lombardia.

Ma siamo quelli che fanno meno figli: quattro province in Sardegna (Oristano, Medio Campidano, Cagliari, Carbonia-Iglesias) hanno registrato un tasso di fertilità totale inferiore a 1 nato per donna nel 2019. Vale anche per altre 12 enti locali in Grecia, Spagna e Portogallo.

Così, secondo le proiezioni di Eurostat, diminuiscono gli abitanti in Regioni come Puglia, Basilicata e Sardegna e aumentano moderatamente in Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, con un incremento di oltre il 15% previsto nella provincia di Bolzano. Il tutto in un contesto di calo della popolazione nell'Ue, che dovrebbe contrarsi di 6,1 milioni di persone nei prossimi tre decenni (-1,4%).

Drammatica la situazione al Sud per quanto riguarda l’occupazione: Calabria, Campania e Sicilia sono tra le regioni Ue con il più basso tasso di occupazione nella popolazione tra 20 e 64 anni, con meno della metà della popolazione in età lavorativa che ha un impiego. Nelle tre regioni del Sud Italia e in Sardegna si registrano anche percentuali tra le più alte di giovani disoccupati (con tasso uguale o superiore al 40%).

Il record del Nord Italia è quello per più persone alla guida rispetto alle altre regioni. In particolare, il maggior numero di auto nell’Ue è stato registrato in Lombardia con 6 milioni nel 2019 e il tasso di motorizzazione più alto era invece in Valle d'Aosta (1.711 auto per 1.000 abitanti). La maglia nera nell’Unione europea per i feriti da incidenti stradali va alla Liguria, dove nel 2019 si è registrato il più alto tasso per milione di abitanti: 6.482 incidenti.

Infine, il nostro Paese conquista l’ultimo posto per l'erosione del suolo. Sono ben 34 le province italiane con l’erosione idrica più significativa in Europa: Crotone (con 20 tonnellate di suolo per ettaro perse solo nel 2016), Messina (18) e Vibo Valentia (17). Altrove, l’erosione peggiore è registrata in otto province austriache e sei greche.

Non va meglio nemmeno a livello di inquinamento dell’aria, per cui il Nord d’Italia sfiora i livelli record dell’Europa dell’Est. Le province con l’esposizione più alta al particolato fine nel 2018 erano infatti Brescia e Padova (alla pari con 24 microgrammi al metro cubo).

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