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Da Cosenza alla Conferenza sul Futuro dell'Ue, serve più rispetto dei diritti umani

STRASBURGO - "Ci vantiamo tanto di garantire i diritti umani nell'Unione europea che, però, nelle singole politiche - ad esempio sulla questione migratoria - non vengono rispettati dai singoli Stati". Questa è l'opinione di Giuseppe Mancuso, impiegato 36enne di Cosenza, tra i cittadini estratti a sorte per partecipare al secondo incontro della Conferenza sul futuro dell'Europa a Strasburgo.

"È un evento straordinario - ha continuato Mancuso -, sto toccando con mano i miei studi in Scienze politiche. Ho fatto una tesi sulla tutela dei diritti umani in Europa e sono tematiche che sento molto vicine a me, che sono europeista".

Secondo Mancuso, "l'Ue potrebbe migliorare nell'essere più presente negli Stati membri, in cui la politica nazionale è messa sempre in primo piano rispetto alle questioni discusse in Ue". Insieme al cittadino calabrese, altri duecento europei selezionati a sorte sono riuniti questo fine settimana negli uffici francesi del Parlamento europeo per discutere di democrazia, valori europei, stato di diritto e diritto alla sicurezza.

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