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C'è l'accordo all'Eurocamera sulla riforma dell'Ets

BRUXELLES - I principali gruppi politici dell'Europarlamento hanno trovato un compromesso che dovrebbe spianare la strada all'approvazione della riforma dell'Ets e dei regolamenti collegati nella plenaria del 22 e 23 giugno. Lo ha reso noto in una conferenza stampa il responsabile del dossier sul "dazio" climatico Cbam, Mohamed Chahim (S&D).

L'accordo prevede la presentazione di diversi emendamenti comuni con il Ppe e Renew entro alle 13 di oggi. "Abbiamo un accordo, finalizzare questa legislazione la settimana prossima con il massimo sostegno dell'Europarlamento è di estrema importanza", ha detto Chahim.

"Si tratta di emendamenti molto tecnici", ha spiegato Chahim. "Riguardano quattro elementi, la fine delle quote gratuite, le compensazioni all'export, il fattore di riduzione delle quote di emissione scambiabili, che aumenta leggermente di anno in anno e l'estensione del Cbam a più settori".

Su tutti e quattro, ha spiegato l'eurodeputato olandese, "abbiamo lavorato molto duramente con Renew e Ppe" per trovare un punto di equilibrio".

Circa la transizione verso la fine delle quote di emissione gratuite, di cui attualmente beneficiano le industrie Ue ad alta emissione e su cui era avvenuta la spaccatura la settimana scorsa a Strasburgo, l'accordo prevede un periodo dal 2027 al 2032 (S&D chiedeva 2026-32, il Ppe 2028-34).

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