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Regioni italiane all'attacco della direttiva Ue sulla qualità dell'aria 

BRUXELLES - Quattro regioni italiane sono pronte alla controffensiva sulla revisione della direttiva Ue sulla qualità dell'aria. Con una posizione comune, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, insieme alle altre Regioni europee della Air Quality Initiative come Catalogna, Comunità di Madrid, Stiria e alcune province olandesi, chiedono "obiettivi ambiziosi ma realistici con scadenze e misure fattibili, flessibilità che tenga conto delle caratteristiche specifiche delle Regioni e una migliore integrazione tra tutte le politiche dell'Ue che influiscono sulla qualità dell'aria".

Il documento congiunto sarà presentato al Parlamento europeo il 24 maggio alla presenza dei tre presidenti Attilio Fontana, Alberto Cirio e Luca Zaia.

"È fondamentale che la revisione della direttiva sulla qualità dell'aria aiuti le autorità regionali ad adottare le misure che consentiranno di migliorare la salute della popolazione dell'Ue", per questo "è necessario un ulteriore sostegno da parte della Commissione e degli Stati membri per contribuire a combattere le emissioni alla fonte", si legge nel documento, che include diverse proposte che prevedono un intervento a livello europeo sulla riduzione degli inquinanti atmosferici.

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