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L'Eurocamera approva il bilancio 2025 ma salta accordo sulle priorità politiche

STRASBURGO - Arriva il via libera dell'Eurocamera alla sua posizione sul bilancio 2025. L'Emiciclo di Strasburgo ha però respinto, con 233 a favore, 360 contrari e 59 astenuti, la risoluzione politica a supporto del bilancio redatta dal socialista rumeno Victor Negrescu in cui si indicavano le priorità politiche a supporto del nuovo bilancio. "La tensione tra i gruppi è alta e il fatto che il Ppe e l'estrema destra abbiano votato assieme alcuni emendamenti ha generato una dura reazione e la bocciatura del testo politico. Personalmente posso solo dire che io non voterò mai con l'estrema destra", ha spiegato Negrescu in conferenza stampa a Strasburgo. "Tuttavia come relatore posso andare al negoziato con il Consiglio a difendere i numeri del bilancio che sono comunque stati approvati", ha spiegato il relatore.

"Ci siamo sentiti traditi dal Ppe che ha votato con i Patrioti, non è stata una questione di contenuti, la posizione dei popolari era ben riflessa nel testo grazie ai negoziati in commissione Bilancio", ha continuato Negrescu. "Tuttavia votando gli emendamenti dei Patrioti il Ppe ha votato contro le sue stesse posizioni, contro quanto negoziato dal loro relatore ombra: credo che questo sia stato un grave errore, qualcuno non è stato fedele alla coalizione pro-europa oggi", ha detto il rumeno.

L'eurodeputata di Renew Fabienne Keller  ha deplorato il crollo della fiducia nei confronti del Ppe che non rispetta la maggioranza von der Leyen". Per i Verdi l'episiodio "non è un piccolo episodio ma una frana", come scrive su X l'eurodeputata tedesca, Hannah Neumann.

Sono passati inizialmente gli emendamenti del partito dell'estrema destra tedesca AfD sui muri anti migranti e sugli hub di rimpatrio. Una vittoria di breve durata però poichè successivamente l'intero testo emendato sul bilancio Ue per il prossimo anno è stato bocciato. Ma i due emendamenti approvati e poi decaduti con il voto negativo espresso dall'aula sull'intero testo la dicono lunga sull'aria che tira a Strasburgo. Con 329 si, 297 no e 15 astenuti era infatti passato l'emendamento 45, presentato dall'eurodeputato dell'AfD, Alexander Jungbluth, che chiedeva "finanziamenti adeguati per la costruzione di barriere fisiche". 

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