BRUXELLES - Gli attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell'Unione europea sono diminuiti del 43% nei primi 10 mesi del 2024, attestandosi a 191.900, a causa di cali significativi sulle rotte migratorie del Mediterraneo centrale (-62%) e dei Balcani occidentali (-80%). E' quanto comunica Frontex in base ai dati preliminari raccolti. Il confine terrestre orientale, poi, ha visto i maggiori incrementi del 195%. Secondo Frontex le principali nazionalità dei migranti irregolari finora quest'anno sono state siriani, maliani e ucraini.
La rotta del Mediterraneo centrale ha continuato il suo forte trend discendente quest'anno grazie agli sforzi delle autorità tunisine e libiche per combattere i gruppi di trafficanti, segnala l'agenzia di frontiera dell'Ue. Il numero di arrivi su questa rotta è diminuito in particolare del 62% tra gennaio e ottobre, con 55.227 arrivi. La rotta del Mediterraneo orientale ha continuato invece a crescere, con un aumento del 14% in dieci mesi, portando il totale a 54.989. A ottobre, questa è stata la rotta più trafficata in termini di arrivi in Europa, con 7.300 rilevamenti.
Il numero di attraversamenti irregolari della frontiera sulla rotta dell'Africa occidentale è rimasto elevato nel periodo gennaio-ottobre, raggiungendo oltre 34.091. I confini terrestri orientali hanno registrato un aumento del 195%, raggiungendo 15.234 arrivi quest'anno. Sulla rotta della Manica tra gennaio e ottobre i rilevamenti sono aumentati del 5%, raggiungendo le 57.162 persone. I migranti irregolari diretti nel Regno Unito arrivano principalmente attraverso i Balcani occidentali, le rotte del Mediterraneo centrale e occidentale, ma anche attraverso la Bielorussia.