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Arriva Huderia, servirà a valutare i rischi dei sistemi di intelligenza artificiale

BRUXELLES - Si chiama Huderia lo strumento elaborato dal Comitato sull'intelligenza artificiale (Cai) del Consiglio d'Europa con l'obiettivo di fornire una guida e un approccio strutturato per condurre valutazioni del rischio e dell'impatto dei sistemi di IA.

Si tratta di una metodologia volta a sostenere l'attuazione della Convenzione quadro sull'IA e i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto, primo trattato internazionale giuridicamente vincolante in materia adottato nel maggio scorso e aperto alla firma il 5 settembre 2024 a Vilnius. La metodologia, si legge in una nota del Consiglio d'Europa, prevede tra l'altro la creazione di un piano di mitigazione del rischio per ridurre al minimo o eliminare i rischi identificati, proteggendo il pubblico da potenziali danni.

Ad esempio, se si scopre che un sistema di intelligenza artificiale utilizzato per le assunzioni è prevenuto nei confronti di alcuni gruppi demografici, il piano di mitigazione potrebbe comportare l'adeguamento dell'algoritmo, l'implementazione della supervisione umana e/o l'applicazione di altre misure di governance adeguate e sufficienti.

La metodologia, che può essere utilizzata sia da attori pubblici che da attori privati, richiede rivalutazioni periodiche per garantire che il sistema di Ia continui a funzionare in modo sicuro e compatibile con gli obblighi in materia di diritti umani, man mano che il contesto e la tecnologia si evolvono.

Questo approccio, osservano da Strasburgo, garantisce che il pubblico sia protetto dai rischi emergenti durante l'intero ciclo di vita del sistema di Ia. Il Cai ha adottato la metodologia Huderia durante la sua dodicesima riunione plenaria, tenutasi a Strasburgo dal 26 al 28 novembre. Nel 2025 sarà integrata dal modello Huderia, che fornirà una biblioteca di conoscenze contenente materiali e risorse di supporto. 

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