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Nicchi, si rischia nuova Calciopoli

ROMA, 16 APR - "Minare l'indipendenza e la terzietà
della classe arbitrale potrebbe significare l'inizio di una
nuova Calciopoli". Marcello Nicchi, presidente Aia, prospetta
"scenari nefasti", nel caso l'associazione arbitri perdesse il
suo 2% di diritto di voto in assemblea, se la Figc recepirà i
principi informatori degli statuti federali approvati dal
Consiglio nazionale Coni. "Lo sciopero? Io faccio di tutto per
calmare gli arbitri - ha aggiunto - ma se un giorno qualcuno
arriverà al campo e non troverà l'arbitro non si sorprenda".
"L'arbitro deve votare perché è un principio democratico", ha
aggiunto Nicchi a 'Radio anch'io sport'. "Qualcuno vuole
mettere le mano sugli arbitri: il 2% è un'attribuzione
residuale. A chi gioverebbe questa decisione, se non alla serie
A che non ci vuole riconoscere questo diritto, come del resto
dichiarato dal commissario Malagò? - ha aggiunto Nicchi - .
Tutte le altre componenti sono a nostro favore. Mettere le mani
sugli arbitri significherebbe che ognuno dice la sua".

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