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Obi Mikel, giocato mentre padre rapito

NIZHNY NOVGOROD (RUSSIA), 3 LUG - Il capitano della
Nigeria, John Obi Mikel, martedì scorso ha giocato il decisivo
incontro di coppa del mondo contro l'Argentina con l'angoscia
per il rapimento del padre a fine di riscatto. Gli era stato
però detto di non denunciare il sequestro, altrimenti il
genitore sarebbe stato ucciso. La Nigeria è stata poi sconfitta
2-1 e la circostanza é stata rivelata solo nelle ultime ore,
dopo che ieri il genitore era stato liberato dalla polizia,
assieme al suo autista, interrompendo circa un settimana di
prigionia. "Non ho potuto neanche informare gli allenatori o la
delegazione della Nff", lal Federcalcio nigeriana, ha rivelato
Obi Mikel. "Mi era stato detto che avrebbero sparato a mio padre
su due piedi se avessi fatto denuncia alle autorità o parlato
con qualcuno - ha aggiunto - Ero emotivamente sconvolto,
"confuso. Non sapevo cosa fare, ma alla fine ho capito che non
avrei potuto deludere 180 milioni di nigeriani".

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