ROMA, 12 LUG - "È un'impresa storica": Igor Tudor, ex
difensore croato, a Radio Capital non nasconde lo stupore nel
vedere la nazionale croata in una finale del Mondiale. Finale
che fu solo sfiorata a Francia '98 dalla nazionale di cui Tudor
faceva parte: "Rispetto ad allora è tutto diverso, il calcio è
cambiato tanto, e allora la guerra era appena finita", racconta
il mister, "si possono fare dei paragoni, oggi come allora ci
sono tanti campioni, e poi c'è grande amore per la patria, una
connessione mentale che altre nazioni, con tutto il rispetto,
non hanno. Basta vedere campioni come Rakitic, Modric,
Mandzukic: hanno vinto tutto, ma quando vanno a giocare per la
nazionale croata danno il massimo". La Croazia arriva alla
finale dopo aver giocato per tre partite fino ai supplementari:
la fatica può influire sulla finale? "Non direi - risponde Tudor
- La Francia sulla carta è favorita ma non sono scaramantico e
dico 2-1 per la Croazia. Siamo arrivati a Roma, adesso dobbiamo
vedere il Papa".
Caricamento commenti
Commenta la notizia